L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 21 febbraio 2011

...Amore 2, 3, 4...


Per chi si domandasse come può essere una giornata che comincia con il "Cristo Compagnone" (di cui potete vedere l'immagine qui sopra), la risposta è non so voi, ma la mia è stata bella. ^_^

Ora, il 95% di voi - il che, avendo quattro lettori, vuol dire che il quarto è quasi convinto - potrebbe pensare che sono pazzo.
Potrebbe, se non si trattasse di una verità già assodata.

Il fatto è che svegliarsi la mattina perché le tue braccia si sono distese in una posa che, dal sonno alla veglia nella frazione di un attimo, è indubbiamente quella del Cristo Compagnone, non è una cosa che capita a tutti.
...e a tale proposito, preferisco essere definito "un amico speciale", grazie.

Ora, lucido in un istante, le reazioni possibili sono due - specie se non ti ricordi un tubo di quello che stavi sognando - o la prendi a ridere o ti spaventi.
M'è uscita la prima, e se cominci una giornata piegato dalle risate non può che cominciare bene.
...nonostante la teoria espressa dal mio amico scozzese Piers a metà mattinata, secondo la quale se cominci così bene non puoi che andare a scendere.
Del resto, in Scozia fa freddo.

Ad ogni modo, aspettare venti minuti l'autobus non mi è minimamente pesato.
E una volta tanto la canzone nel lettore mp3 era talmente bella che l'ho riascoltata più di un paio di volte, accennandola con fischiettii sommessi, privi di pudore.
L'ho anche fatta ascoltare alla ragazza delle pulizie, mentre entravo. Sì, io e la moretta caruccia che fa le pulizie distante dal mio ufficio e che incoccio in quell'unico momento della giornata ogni tanto scambiamo due chiacchiere. Non è bella, è ciaciona, ci farei sicuramente del sesso e sì, suppongo sia quello il motivo per cui ho cominciato a parlarle la prima volta; ma in fondo un bacetto sulle guance appena entri nell'edificio fa prendere meglio la giornata, no?
Quando incontro Mafalda che fa il cambio turno a quell'ora, a volte mi capita anche di avere il bacio all'ingresso, o addirittura fuori! ^_-
Com'era quel film... "Grimfang bacia tutte" o qualcosa del genere... ^_-

Ad ogni modo, la giornata è volata, o quasi.
Beh, quando gli occhioni verdi della studentessa di scenografia del primo anno ti chiedono qualcosa il tempo rallenta.
O quando il simpatico, ma strambo signore con cui hai avuto venerdì una lunga conversazione telefonica tipo la seguente
Lui - "...allora vengo lunedì, e porto il lettore blue-ray così il signor Luca [un collega] può vedere il filmato che volevo fargli vedere..."
Io - "Va bene, a lunedì!"
Lui - "...ma forse lunedì non posso, magari martedì..."
Io - "Guardi, la settimana è tutta libera, se viene lunedì o martedì va bene uguale."
Lui - "...oh, sa, è solo un mio problema di ansia..."
ti aspetta al bar perché gli hanno detto che ancora non ci sei, e da lì ti chiama al telefono perché gli sei passato davanti, ma non vi conoscete; ed esordisce dicendo qualcosa a proposito di un problema che ha con suo figlio - del quale tu vorresti ovviamente non sapere nulla o quantomeno il minimo possibile - per poi, per fortuna, precisare il pensiero nella formulazione , che sa molto più di razionale e ti evita la crisi d'ansia che sentivi montare, beh, in quel caso il tempo scorre un po' più veloce.
Anche se si dimentica l'ombrello e comunque prima o poi deve tornare.
Anche se il filmato che voleva far vedere a Luca consiste in una lunga, lunga serie d'inquadrature fatte con la macchina da presa storta. Dal suo balcone.
Già più interessante quella fatta dal treno, almeno qualcosa si muove.
Che poi magari faccio un'ingiustizia, perché ascoltando frammenti di conversazione tra i due, mentre Luca si girava verso di me con sguardo vagamente in cerca d'aiuto, la ripresa era comunque pensata - come la ricerca di un nuovo punto di vista. E in fondo anche lui rivedendo la parte ripresa dal balcone mormorava
"Era più veloce..." - accorgendosi che magari dopo due minuti quell'inquadratura aveva già sfrantumato le palle.
E poi c'era la documentarista dall'aria svampita e carina che guardava materiali sul 150° (madonna che cosa stiamo passando per l'Unità d'Italia... -_- e dire che nemmeno siamo uniti come italiani...), insomma di cose belle ne sono passate, oggi!

Ma la più bella è successa al bar.
Ogni tanto becco un collega di cui - fino ad oggi - non sapevo di preciso l'occupazione, che mi sta simpatico a pelle. Ma tanto! Uno che proprio lo guardo e mi viene voglia di volergli bene. Faccio a gara per riuscire a offrirgli il caffè prima che lui riesca a pagarlo e ci scherzo sempre sopra.
E' un individuo bassetto, con gli occhiali e un occhio velato d'azzurro, ma soprattutto l'aria PERENNEMENTE - e merita il maiuscolo - allegra.
Un uomo felice della vita, anche nelle amarezze.
Oggi ero talmente di buon umore che, nel tentativo di scoprire senza chiederglielo sia il nome (che mi son scordato) che l'occupazione, gli ho chiesto:
"Su che state lavorando?"
Lui aggrotta le sopracciglia, scuote leggermente la testa e risponde
"Amore 2... Amore 3, 4 come cazzo era?"
Credo non mi abbiano mai sentito ridere così forte al bar.
Si stava riferendo a "Tutti pazzi per amore 3", ma la spontaneità, l'innocenza, il cuore di questo piccolo grande uomo avevano rivelato, in una battuta involontaria, che il re è nudo.
Dico, ma quanti di voi sentendo una cosa del genere non si rendono improvvisamente conto di avere le palle piene? Di non poterne più di guardare da vent'anni la stessa roba, di sopportare che da un quarto di secolo ci rifilino sempre le stesse cose!
E' sempre la stessa storia: amore, amore, amore, amore ovunque. E 3, e 4, e 5 e 6... Lui ama lei, ma viene ingannato dall'altro che gli fa credere che lei l'ha tradito, ma lei invece era fedele e visto che lui non la caga allora il cattivo ha spazio per provarci...
"I promessi sposi" è del 1827.
E a Manzoni ancora gli rode che non gli paghino mai i diritti.
Così, di chiacchiera in chiacchiera m'ha portato dove stanno loro - sono in tre - cioè il reparto tappezzeria. Sono i tre tappezzieri del Centro. E lì, nel lungo edificio dove da cinquant'anni si trovano - cioè da quando ci lavora lui, la tappezzeria saranno settanta anni che c'è - ammassate tutte le stoffe che hanno ornato la vita dei corti del Centro come dei lunghi - mi citava alcuni registucoli che le hanno usate, tipo Visconti, Rossellini... - m'ha fatto da Virgilio accompagnandomi per i corridoi, mentre la televisione accesa, impietosa, mi ricordava com'è finita la partita della Roma col Genova e m'informava che Montella s'è offerto di prendere il posto di Ranieri.
La prima di tutte le cose viste era questo grosso gonfalone con lo stemma papale, appeso in cima al soffitto, in fondo al corridoio. Lui, mi conduceva indicando, raccontando, spiegando cosa stavo guardando, come la guida di un museo. Dice che avranno fatto qualcosa come dodicimila film le cose che stanno là dentro. E mi faceva scorrere fra gli scaffali di broccati, lenzuola, coprilampade, anni settanta, cinquanta, inizio secolo, ottocento... le nappe delle tende, i tessuti sontuosi papalini. Persino una culla di vimini, appesa al soffitto.
Ed io lì a domandarmi come mai nessuno se li incula i tappezzieri del cinema.
Perché nessuno ha mai fatto un documentario su un posto così pieno di storia del cinema, così pieno di gente vera, che il cinema l'ha fatto. In disparte, magari. Ma l'ha comunque visto fare, e crescere, e l'ha nutrito con la sua opera. Nessuno ha fatto un documentario su di lui.
E fallo tu, dite. E c'ho pensato.
Magari appena scopro come si chiama.
Senza chiederglielo, però!


GrimFang