L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 27 settembre 2010

Pa-pa-ris!

11:01 Paolo: carissimo
dimmi quando hai due secondi
11:02 dovremo organizzare un paio di cose logistiche
tipo quando arrivi dove atterri dove devi andare etc

(24 minuti )

11:27 me: due sec
SI RICHIEDE DI EFFETTUARE IL CHECK-IN ONLINE PRIMA DEL VIAGGIO E SI DEVE PRESENTARE ALL’AEROPORTO LA CARTA D’IMBARCO E UN DOCUMENTO DI VIAGGIO VALIDO
11:28 cosa intendono per documento di viaggio?
Paolo: carta d'identita nel tuo caso
me: ah ok
ANDATA
Da Roma (Ciampino) (CIA) a Parigi Beauvais (BVA)
Fri, 01Oct10 Volo FR9635 Partenza CIA alle 18:50 e Arrivo BVA alle 20:55
RITORNO
Da Parigi Beauvais (BVA) a Roma (Ciampino) (CIA)
Tue, 05Oct10 Volo FR9636 Partenza BVA alle 21:20 e Arrivo CIA alle 23:15

11:29 Paolo: okay
allora arrivi venerdì sera
me: yep
Paolo: arriverai a Beauvais
che è fuori Parigi
me: bien
Paolo: da li dovrai prendere un bus
ci sono freccione che te lo indicano
11:30 me: per dove?
Paolo: appena scendi dall'aereo
me: c'ha un numero?
Paolo: per parigi
me: ah ok
Paolo: è una navetta
dell'aeroporto
me: come si dice 'navetta' in francese?
^^
Paolo: navette credo
me: =P
Paolo: ma basta che dici bus por paris
pour
11:31 comunque il bus ti porterà a paris
me: sennò faccio lo spagnolo
'por'
Paolo: alla fermata della metro "port maillot"
la metro gialla
linea 1
me: ok
Paolo: tu entri nella metro gialla
11:32 me: direzione?
Paolo: chateau de vincennes
me: ok
Paolo: e scendi a Nation
me: scusa, de Vicennes
11:33 o Vincennes?
Paolo: la seconda che hai detto
me: con la n
Paolo: yes
dopodiché a Nation prendi la linea 2
blu
la direzione è solo una
me: SENZA uscire
Paolo: perché la linea due fa capolinea lì
11:34 naturalmente senza uscire
me: ok
Paolo: presa la linea 2
scendi alla fermata "Couronnes"
me: ok
Paolo: mi fai uno squillo quando stai per prendere la metro 2
11:35 me: a quale numero?
Paolo: 0033670830xxx
me: Ricapitolando:
j'arrive a Beauvais
11:36 je prend la navette pour Paris
j'arrive a Port Maillot, metro jaune, ligne 1
je descend à Nation
11:37 je te telephone à le numero 0033670830xxx
Paolo: quando parte la metro 2
me: je prend la ligne bleue, numero 2
et je descend à Couronne
Paolo: inverti le ultime due righe
me: giusto?
Paolo: tu prima prendi la 2
poi mi chiami quando parte
me: ok, 30 min prima che parte, chiaro
11:38 ^^
Paolo: una volta che sei sceso a Couronne, io ti aspetto fuori dalla metro
me: bien
Paolo: per quanto riguarda il contrabbando
dovresti portarci:
11:39 me: aspé
domanda
Paolo: vai
me: il bagaglio che porto (max 10 kg) è a mano o va in stiva?
Paolo: a mano
me: allora non posso portare roba in bottiglia
11:40 giusto?
Paolo: puoi portarla se è meno di un tot
mi pare
me: quale tot lo sai?
cmq scordati olio e sugo... ^^
Paolo: 25 ml max
11:41 certo non ci contavo
ci dovresti portare allora
una confezione di rinazina per il mio coinquilino
me: spray nasale?
Paolo: che sta a schioppà che qui in francia non la vendono
si
11:42 e un tocco di pecorino romano
me: pecorino come, stagionato, poco stagionato, molto stagionato
c'è una marca
Paolo: no
pecorino da grattuggiare
per la pasta
11:43 me: ok
Paolo: poi direi basta
i biglietti della metro li fai a port maillot
me: ah, chissà che pensavo
Paolo: uno ti basta per tutto il tragitto
ci sono sia macchinette che biglietteria
11:44 me: ok
Paolo: ti informo peraltro
che sbato 2
sabato
c'è la notte bianca di parigi
me: sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!!!!!!!!
^_ç__^
ma che culo!
11:45 Paolo: ti informo anche
che fa freddino
me: esattamente quello che volevo sapere
che me devo portà?
Paolo: siamo a 14 gradi
ed il tempo è nuvolo
me: maglione di lana d'alpaca o felpa pesante?
11:46 Paolo: con pioggerellina
diciamo che non è ancora freddo allucinante
io giro con maglione medio
e giacca a vento leggera
non piumino
11:47 me: ma io sono freddoloso...
non so, optare per una combo felpa d'alpaca e k-way...
Paolo: vedi te
me: col rischio che se sudo mi devasto prima di riuscire a togliere il KWay
11:48 cmq, se devo affrontare una notte bianca...
meglio stare parati
Paolo: secondo me una giacca a vento la devi portare sicuro
me: visto che non potrò prelevare al banco posta ^_- quanto mi devo portare secondo te?
Paolo: beh puoi prelevare uguale
11:49 paghi tipi un euro di commissione
comunque
fammi pensare
11:50 con duecento euro dovresti stare trqnauillamente [ndr:sic!] parato
dipende quanto vogliamo cenare fuori/casa
me: vuoi arrischiarti a farmi conoscere la cucina francese?
11:51 Paolo: ma qui intorno è pieno di roba etnica
io francese praticamente non c'ho mai mangiato
;-)
poi dipende quanto e cosa si vuol visitare
11:52 tieni presente poi che il fine settimana io vado a spasso con te
lunedi invece dovro un po lavorare
pensa un po' ai giri che vuoi fare, cosa vuoi vedere
11:53 alcune cose si pagano, altre no
me: Louvre
assolutamente
e poi non so
11:54 Paolo: c'è l'Orsay
me: immagino di voler bighellonare per le strade di Montmatre, mi pare
Paolo: il museo degli impressionisti
me: mh, sì
Paolo: vabbè
guardati una mezza guida e pensaci su
11:55 me: ecco, la Torre giusto da sotto... ^_-
ok
farollo
o in caso decido lì
Paolo: per l'alloggio
siamo in tre
io te e il mio coinquilino
me: io mammeta e te!
Paolo: tu dormi con me
me: =P
Paolo: quindi preparate
me: nooooooooooooooo
-_-
11:56 dì al tuo coinquilino che sono un ragazzo carino!!!
...ah, no, ha chiesto lo spray nasale
non mi conviene
meglio te che russi
Paolo: bravo
me: anche se russare per te è un eufemismo
Paolo: portati anche del bromuro che questa città è un ficaio
me: te unioni repubbliche socialiste sovieticizzi
11:57 ok, vado di valeriana
Paolo: vabbe mi sembra che ho detto tutto
me: porto pure la mia personale panacea
Paolo: sarebbe?
11:58 me: Tachipirina
11:59 Paolo: bravo
12:00 me: ok, vestiti detti
beni di consumo, detti
soldi, detti
precauzioni, sottintese
12:01 ^_-
che manca?
12:02 Paolo: niente mi pare

(6 minuti )

12:08 me: bueno
12:09 allora per la rinazina la prendo sotto casa
per il pecorino mi sa che mi tocca girare un po', per cercare quello buono
;)
12:12 nn si riesce a trovare l'elenco delle cose da non mettere nel bagaglio a mano...
12:13 dicono solo in non mettere armi, cose che sembrano armi e tutto ciò che può essere usato o sembrare un'arma
più agenti infettivi, cose radioattive e altre facezie del genere
12:14 poi mica lo spiegano che un'innocente bottiglia d'acqua da 30 ml può essere considerata qualcosa che sembra un'arma
12:16 Paolo: tutto nelle tue mani ouo essere un arma
anche un fagiolo
12:19 me: nelle tue, poi...

(7 minuti )

12:27 me: ^_-
soprattutto nell'intestino
Paolo: :-)


Ebbene sì, vado a trovare Paolino a Parigi!!! ^__^
Buona vita!


GrimFang

martedì 7 settembre 2010

Capocaccia

[Maledetti i giorni che passano e i post che restano incompleti...]

E' un po' che non vi aggiorno sulla mia situazione sentimentale.
I maligni diranno che è perché non c'è nulla da aggiungere.
...detesto quando i maligni hanno ragione. ^_^

Però, anche se non significa nulla, sono uscito con Alessia.
Questa Alessia.
Yep. Un mio collega quando l'ha saputo mi ha stretto la mano.
Curioso.
Proprio oggi altri due colleghi stavano amabilmente discutendo fra loro. Quello che mi sta più simpatico sosteneva ridendo che sono gay ma non me ne sono ancora accorto. Che devo ancora accettarlo.
Col senno di poi, il suo punto di vista è comprensibile: mi vede sempre circondato di gnocche pazzesche con le quali faccio lo splendido, ma poi non mi vede mai aqquartato (termine da me testé coniato, col significato di "appartato a paccare selvaggiamente contro una parete con lei avvinghiata a me come un quarto di bue è appeso al gancio"). ...facile che non se lo spieghi.
L'altro invece, quello che mi sta profondamente sul cazzo perché è un nerd andato a male, sosteneva invece che non fossi affatto frocio, ma solo un eterosessuale che non scopa da un sacco.
Al di là di quanto possa far piacere che un simile argomento di discussione possa allietare la giornata di due colleghi, non posso fare a meno di ripetermi.
...detesto quando i maligni hanno ragione.

E per far contento Degio, con "nerd andato a male" intendo quella tipologia di nerd che non vorrebbe essere nerd, ma un uomo di successo socialmente accettato anzi vincente, in modo da realizzare l'intima fantasia di scaricare vendicativamente le proprie attuali frustrazioni su coloro i quali (i vincenti) nell'essere tali ora lo umiliano.
Sì, una sorta di gay inconsapevole che si propone con atteggiamenti razzisti per affermare una mascolinità su cui sotto sotto è in forte dubbio.
Il nerd andato a male è cattivo gratuitamente, non può fare a meno di essere nerd - è la sua natura, l'unico modo che conosce per essere socialmente accettato (anche se avviene "in qualità di nerd") - ed è anche spocchioso, perché se proprio deve essere nerd, che almeno sia il vincente della categoria, gratuitamente volgare ed offensivo se si trova a far parte di una "cricca" nei confronti di coloro che non ne fanno parte o non sono presenti. E' l'uomo delle confidenze non richieste, l'invasore molesto degli spazi vitali dedicati al "non mi rompere il cazzo".

Però, io sono uscito con Alessia.
Una domenica mattina, con la pappa in bocca e la trachea occlusa, con sguardi da cucciolo cerbiatto disperato in cerca di una via di fuga, come se mi dovessero sparare da un istante all'altro (o disperatamente cercando una fucilata per togliermi dalla situazione)... insomma, con un briciolo d'ansia e tanto tanto talento per l'esagerazione. =)P
La situazione è figlia di un luuungo processo...

Quasi un anno fa ho invitato Alessia a mangiarsi un frullato nel posto migliore di Roma: Pascucci.
Quei frullati non sono frullati, non sono nemmeno delizie per il palato. Sono poesie.
Poesie che si sciolgono in bocca.
...il fatto poi che io ci porti spesso le ragazze che mi piacciono, che sia una delle poche tappe della mia personale mappa "Seduci una donna per la gola", e che l'ultima volta che ci sono stato - con Elisa - la cassiera mi abbia salutato con un sonoro
"Oh, tu, ogni volta una ragazza diversa!"
con tutto che ci sono andato a distanza di anni fra una e l'altra - il che fa piacere, ti senti un po' a casa, ti si riconosce un ruolo di rimorchione che non ti appartiene neanche lontanamente e genera un piacevole imbarazzo con la ragazza in questione perché fa apparire evidente il tuo goffo tentativo di seduzione - questo fatto, come dicevo, è del tutto secondario.
Però, per un motivo o per l'altro (tipo mie domeniche bloccate o tipo la sua relazione stabile con questo Marco) non si riusciva mai a imbroccare una data, un'occasione giusta.

Tra l'altro, nemmeno domenica l'abbiamo imbroccata: rischiava di saltare!
Già, perché avevo proposto sabato, anche se stavo a tocchetti minuscoli e speravo proprio che mi dicesse di no - ma almeno riprendevo l'argomento (serpeggiato via sms durante l'estate) e lo rendevo un minimo più reale, e prima che riprendessero le lezioni. E per fortuna anche lei non poteva. Però, l'alternativa proposta era o per la mattina successiva - e sarei dovuto andarmene alle 12.45 perché alle due dovevo stare a Sutri a fare animazione medievale di piazza - oppure si rimandava di un'intera settimana.
Con uno schiaffo alla paura e un conforto nell'avere un alibi per svignarmela invece ho scelto proprio la mattina successiva. Sperando di riuscire a dormire... cioè di dare a tutto questo l'importanza che ha: uscire per una passeggiata di un paio d'ore con una ragazza per un innocentissimo frullato.
Così, la mattina dopo ero sotto casa sua, che mi abita pure vicino, in leggero anticipo. Ho aspettato che scendesse, combattendo la sensazione sgradevole di pappa in bocca, ripromettendomi di fumare di meno e cercando di ricacciare il cuore giù dalla gola.
Ci salutiamo, sale in macchina e tira lì una battuta
"Pensa se è chiuso."
Colgo al volo l'occasione per una battuta
"Nooo... perché l'hai detto? Adesso sarà sicuramente chiuso!" - e sorrido.
Dixit.
ERA chiuso. ^__^
Morale della storia, siamo stati in giro per un paio d'ore di piacevole chiacchiera, e poi l'ho lasciata alla metro perché dovevo scappare - l'avrei riaccompagnata, ma ha insistito e poi ho preferito un approccio adulto.

Qui scatta l'inciso.
Nello scrivere questo post, per mettervi delle immagini, ho cercato su google.
Ed ho preso una sonora mazzata.
Mi viene in mente la puntata di "How I met your mother" - serie per la quale sono totalmente in fissa, mi sono scaricato e sparato in endovena 5 stagioni e resto in trepida attesa della 6a che parte il 30 settembre (viste tutte rigorosamente in originale con sottotitoli, dopo "The Big Bang Theory" ormai è un'abitudine) - sul bagaglio che ciascuno si porta appresso in una relazione, lì rappresentata da enormi valigioni con sopra etichette tipo "vive a casa col fratello", "monomaniaca" o "ha vinto un reality show".
Beh, io ho scoperto la grossa valigia di Alessia e non l'ho presa bene. Ci sono rimasto tra lo spaventato (al grido mentale di "ma una normale noooo?") e... il deluso. Non so nemmeno io bene, non riesco a chiarirlo, era come una sensazione di fitta al petto. Magari solo la banale presa d'atto di non conoscerla.
Ma in gran parte l'ho superata proprio grazie a quella puntata di una serie tv. Tutti abbiamo bagagli, compreso io. E i miei valigioni non sono piccoli. Nemmeno le etichette.
Così, giorni dopo, l'ho sdrammatizzata, accennandogliela.
"Che mi dici di..."
"Lasciamo stare. Ne possiamo parlare in privato?"
Ed ora che ci penso. Sono un colossale cazzone se ancora non l'ho fatto.

Saltando di palo in frasca - Digia... per favore - invece il 6 è stata la festa di Sara, che il giorno dopo tornava in Inghilterra. Per poi andare in USA. E in Canada. Non necessariamente in quest'ordine. Vabbé... insomma, siamo andati al locale dei suoi zii a Roma, un bel ristorante in cui non abbiamo mangiato (siamo solo andati a prenderla), ma che a naso e occhio fa buona cucina, dove abbiamo preso un bicchiere di vino con lei.
Dopo, per continuare a festeggiare e consentire ai proprietari di chiudere e andare a dormire, ci siamo spostati altrove.
La meta era un'altra, ma era chiusa, quindi abbiamo fatto un po' di strada in più e siamo sbarcati a "Gino passami l'olio", bel locale, con tavolini all'esterno e stampe erotiche antiche appese all'interno. Non ci ero mai stato, pur essendoci passato davanti una vita di volte (ok, non così tante, ma quant'è fica come espressione)...
...e quando entriamo, mi ritrovo davanti Sabrie, altra studentessa di recitazione.
Questa Sabrie.
"Lavori qui? Ma dai, da quanto?"
"Quattro anni".
Minchia. Quanti ne aveva, sedici?!?
Ad ogni modo, è sempre una bella sorpresa, e si fa un po' di chiacchiera, in un momento di pausa e l'altro. E' innegabile, è carina; e chiaro come il sole che anche lei sia finita nella mia lista delle possibilità - anche perché non avevo mai fatto caso a quanto è carina, prima.
Che poi, dopo che ci siamo aggiunti a vicenda su Facebook, è saltato fuori che anche lei andava al Mamiani.
EONI dopo di me, ma è stato piacevolmente curioso scoprirlo.
Comunque lei deve lavorare, noi siamo appena arrivati, c'è da scegliere che prendere, ed io butto l'occhio sulla lavagna con la lista dei vini al bicchiere.
Ed è lì.
Il primo.
Capocaccia.

Capocaccia, è il ricordo preciso di un capodanno, forse il più bel capodanno della mia vita.
Quello della videocamera che si rompe il 31 notte e si ripara il 1 mattina, da sola. Quello di me che la mattina me ne vado da solo con la camera a fare un filmato insulso per ore, arrampicandomi sull'impossibile della costa di Santo Stefano, facendomi la colonna sonora con la bocca come un novello Indiana Jones...
Quello delle bottiglie di pregiatissimo - e ottimo - Capocaccia bevute "alla goccia", tutti ciucchi in un attimo.
Mai più bevuto da allora.
Il mio non è un desiderio di assaggiarlo ancora, è un obbligo morale a celebrare il ricordo. E ne prendo un bicchiere.
E tuttora non riesco a non pensare, ripensandomi al pub col bicchiere in mano, a quanto sarebbe bello festeggiare ancora un capodanno così.

E mentre sono lì, mi sovviene che Sara mi ha detto che deve assolutamente presentarmi Francesca, che fa la casting director, per via delle mie... pulsioni attoriali. Oh, insomma, devo decidermi a dirlo una buona volta che volente o nolente io faccio l'attore.
A volte, non a tempo pieno, ma lo faccio, cacchio. E anche bene, a tratti. =)P
Comunque, beh, mi viene in mente che è assurdo che una giovane aspirante attrice si trovi a servirci al tavolo proprio dove c'è una casting director in cerca di gente. Per cui...
...sì, ok, ok. Ho detto OK Paolo!
...per cui quale migliore occasione di fare colpo su Sabrie?
Dai, però non era così bieca. Quando mi sono alzato per dire a Sara nell'orecchio che la cameriera era una studentessa di recitazione del centro quasi non ci avevo pensato. E poi mi andava di ricordarglielo anche per me stesso, tié!
=)PP
Certo non mi aspettavo la reazione di Francesca, che quando s'è alzata se l'è fatta proprio presentare.
E devo dire che mi sono stupito anche quando, poco prima, raccontavo a Sabrie che ero al tavolo con una casting director e... e me ne sono accorto solo allora: con una sceneggiatrice, una regista, e, mi pare un aiuto regista sicuri, poi gli altri magari non sapevo che facevano.
Che tavolata, ragazzi!
Così, Francesca s'è presa tutti i contatti di Sabrie, e a lei brillavano gli occhi quando siamo andati via.
Ma l'età anagrafica, la toglie brutalmente dalla lista. Oddio, mai dire mai, ma...
Quando ho letto l'anno di nascita su facebook mi sono sentito mio nonno.


GrimFang

giovedì 2 settembre 2010

Calendari

E' un po' che ci pensavo.
Intendo, di postarvi qui un esempio di quegli scritti - trattasi di email - che tanto dividono i miei colleghi fra fan del sottoscritto e gente che comincia ad evitarmi nei corridoi.
Perché?

Dovete sapere che, fra le mie tante incombenze, c'è anche quella di compilare i calendari.
Calendario, è l'abbreviazione per "calendario delle lavorazioni" ovverosia la costruzione ad incastro dei riversamenti da pellicola a supporto digitale o comunque audiovideo; in pratica, creare la working agenda per il settore detto telecinema.
Cercando di esplicare il tutto in due parole, l'affare consiste di questo:

1) n uffici mandano a noi le loro richieste di lavorazione per i più svariati motivi - impegni istituzionali, proiezioni, prestiti, scambi nazionali e internazionali, esigenze di preservazione e controllo, favori ad amici, eccetera - alle quali aggiungiamo le nostre - richieste di visione, copie interne, sostituzione materiali fallati, eccetera;
2) io trascrivo tutto su di un file word, ordinandole per data della richiesta e spostando in avanti le priorità - cioè quelle con una scadenza più vicina o con altri motivi di urgenza;
3) vado a spulciare nella banca dati pellicole la consistenza dei film - questo perché nessuno mi dice mai quanti rulli sono, nonostante io pietisca da secoli per avere le richieste complete di tutte le informazioni;
4) trascrivo accanto a ogni titolo il numero di rulli di cui consta, e mi faccio un secondo mazzo a riordinare il tutto in base a quanto è umanamente fattibile in una giornata - circa 11 rulli da 600 metri - e cercando di far conciliare la provenienza delle stesse, che possono venire dall'Archivio o dal Magazzino (la cosa migliore è equilibrare: una da qui e una da lì, ma l'Archivio ne contiene 10 volte tante, quindi quasi tutte vengono da lì);
5) ricontrollo di aver rispettato al meglio l'ordine di priorità e importanza delle lavorazioni, di aver equilibrato al meglio il tutto di modo che nessuno si debba lamentare, poi scrivo una di queste mie famigerate email, ci allego il file col calendario e la invio praticamente a mezzo edificio;
6) premendo il tasto "invia/ricevi" la mia mail col calendario parte, e ne arriva un'altra - immancabilmente - contenente una richiesta urgente più urgente delle altre, che fa saltare il calendario testé inviato.
^_^

Così, ne ho scelta una significativa.
Era l'epoca del vulcano islandese, e per la migliore comprensione del tutto vi dico che: Tonino è il tecnico del telecinema; Ivrea è la nostra sede dedicata al cinema d'impresa (che spesso ci manda vecchie pellicole da telecinemare); in giallo sono indicate le lavorazioni che hanno bisogno di particolari aggiuntivi; l'AAMOD è un committente che ci paga per i lavori di telecinema dei suoi materiali; la Sala Trevi è il nostro cinema (dipende proprio da noi); che Toffee è un diminutivo per il mio ex capo; Corona è il nome di un fondo di pellicole contese fra noi e Bologna; Pasquale è stato il mio mentore quando sono entrato a lavorare qui.
So...
Hope you enjoy it! ^^


Carissimi tutti, eccoci di nuovo qui per l'immancabile, imprescindibile, imprevedibile appuntamento con il calendario del telecinema!
Piccole rivoluzioni d'ottobre... come dite? Siamo ad aprile? Beh, anche l'originale rivoluzione d'ottobre era a novembre, quindi che volete, portiamo solo un lieve ritardo... colpa della nuvola di silicio del vulcano partenopeo Eyjafjallajkullallà, gemello del suo quasi omonimo islandese.
Dicevo, parziale riammodernamento dei locali del calendario, dove si sono spostati un sacco di mobili perché l'armadietto di Ivrea si è rivelato un cicinino più ingombrante: si pensava fosse un triremi, è spuntato fuori il Titanic... Quindi, scheletri di marinai a bordo, il buon Tonino ha dovuto spazzare il ponte, la coffa e la coperta, e invece dei due giorni previsti ci ha messo una settimana. Del resto, se la pellicola continua a saltare, sgusciare, slittare, spizzare, rilanciare, vedo, buio, chip uno che deve fare? Armarsi di santa pazienza a 16 o 35 millimetri e procedere chiane chiane, o pang'ono pang'ono come dicono in Malawi. E pang'ono pang'ono Tonino ha praticamente fatto tutto, AAMOD compresi (o imminenti).
Imminentemente! Su Rieduchéscional Channel!
Dopopòddimenocché, ci sono le urgenze già urgenti dei riversamenti per il Trevi, che sono stati compattati anche col ragionier Ugo, che attendeva un po' più in fondo, ma che per una volta nella vita è stato fatto passare avanti. Come quando era in fila per pagare le tasse.
Con loro, s'è infilata di straforo la new entry toffettiana della Città di Pavese, che è Torino, e che ci spiega perché Toffee lo voglia vedere (in realtà me l'avrebbe anche spiegato, ma il neurone in cui avevo archiviato il dato si è suicidato per la solitudine). Ora, questa città di Tortino oopps, Torino, che è anche la città di Pavese, ma mica solo la sua, eh, che ci abita pure Chiamparino, o il mio amico Daniele che è andato a fare il disegnatore, o il mio amico Lucio che anche lui è disegnatore, ma suona pure il jazz e lo swing manouche, e ha fatto la locandina di 7/8 di Stefano Landini che, ah già, ci vive pure lui... dicevo, la città di Tonino, che è Roma... ah, no... cioè... insomma, 'sto documentario fa parte o no dei Corona? No, perché ci siamo chiesti con Pasquale che alla 11 B ci sono pellicole che non sono inserite in banca dati e che... vabbè, ma quello è un futuro telecinema.
Tornando a noi, la suora assassina continua a ballare via dal telecinema, in un anno vissuto pericolosamente al Theatre Royal, ma finirà coi Sos Laribiancos, dimenticata a Regina Coeli. Quello che cambia invece è che Detto Mariano s'ammischia a Santi Invernizzi, creando nuovi orizzonti teologici per tutti e nuovi modi di declinare il verbo quando, ad esempio, ti dai un martello su un dito.
Al dodici maggio invece c'è un bel giallo svitato che al momento proprio non ricordo perché è così giallo, forse mal di fegato? Ad ogni modo, potrebbe essere un telecinema fantasma, ma non chiedetemi di connettere a quest'ora, che non vedo una fiesta e non ci vedo più dalla Opel.
Però so benissimo chi è la Elena che ci ha chiesto i telecinema delle cose di Ubaldo Maria, perché è una ragazza simpatica e molto carina che sta(va?) alla cineteca di Bologna. Tranquilli, è fidanzata.
Non con me.
Peccato.
Comunque, è per la sua tesi di dottorato, e siccome chiede materiali importanti pure per noi, forse ci si riesce a fare il telecinema anche di quel nitrato... eh?
Da lì in poi, tutto è in mano alla parola di Maria fino al 20, dove sono previsti due forse, in realtà, perché la richiesta era 'stramba' e stiamo aspettando i visti, i nulla osta, i beneplaciti, i lasciti che ci dicano (cosa che accadrà al 90%) "ntz!". E noi archivieremo la pratica senza colpo ferire.
Però, 'sto "Continente perduto" pare susciti di molto l'interesse dei ricercatori, internazionali e non, forse sarebbe il caso di dare un occhio per vedere se se ne può cavare qualcosa.
Il buon, ottimo, fantastico, e soprattutto (Valentina non me ne volere), romanista, Daniele ci ha già informato (uso il plurale maiestatis, che parlo di me) che il telecinema di questo titolo all'epoca non venne fatto perché la colonna è in magnetico. Poi, non so se si potrebbe passare la colonna in un modo, il video in un altro, e fare il mix alla foce del fiume invece che a monte. Sennò, sciacquiamo i panni in Arno e buonanotte.
E a proposito di buonanotte...
...zzzzzzzzzzzzzzzzzzz......
^_-

GrimFang