L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

mercoledì 11 aprile 2007

Che giornata... di cinema !

Ed eccomi qui!
Sono appena tornato dalla visione di un gran bel film, all'Alhambra.
Si tratta di "Le vite degli altri", noto alle cronache per due motivi: il primo è l'Oscar al miglior film straniero, il secondo ve l'ho già detto, è perché è un gran bel film.
Non un film perfetto, visto che io e SaraB, con cui l'ho visto, siamo stati concordi su alcuni dettagli o tratteggi che non ci hanno convinto, ma decisamente un film di grandissimo livello. E si tratta pure di un'opera prima, visto che il regista ha all'attivo quattro corti e un paio di episodi di una serie tv... Un film asciutto, toccante, con un bel ritmo e attori con facce che sembrano scolpite per la parte che hanno. Ed un finale (e che frase l'ultima frase!) che premia quella parte di noi che ha il cuore gonfio di sana, onesta umanità.
Insomma, a farla breve ho pianto come un vitello, ed è uno di quei film con cui, quando esci dal cinema, ti senti più ricco. Quindi, via il culo dalle sedie e andate al cinema, prima che lo facciano sparire, come tutte le cose belle.
Quello che mi è venuto in mente, uscendo dal film, è una frase riportata su di una lapide nel museo dedicato alle fughe dalla DDR alla Repubblica Federale Tedesca, in Friedrichstrasse, se non ricordo male. Di fianco al Checkpoint Charlie.
La lapide, e la memoria non mi aiuta molto, era un ringraziamento solenne ai cecchini sovietici.
Sissignore.
Diceva più o meno così
"A tutti quegli innumerevoli tiratori scelti che mostrarono così poca mira."
Il corsivo è mio, ma serve a chiarire che, conti alla mano, in effetti migliaia e migliaia di anonimi tiratori provetti - destinati alle torrette proprio per questa loro 'eccellente' capacità - salvarono coloro che provavano a scavalcare con la sola forza della disperazione semplicemente sbagliando mira.
E' una scritta, e una lapide, e un ringraziamento che adoro.
E' Stefano Accorsi in "Capitani d'Aprile", anzi, è l'altro capitano, quello che quando il generale gli ordina di sparare su Accorsi imbraccia il fucile, punta, poi lo mette giù e manda il generale a cagare.
E' soprattutto quella parola finale, gridata, vitale, del mio film preferito, "I due nemici".
Un film così, quindi, non poteva non piacermi.
Come non potevano non piacermi le due donne sedute alla mia sinistra in sala, con le quali ho scoperto che tirarsi su a sedere a fine proiezione e chiedere con cortesia un fazzoletto perché, è evidente, hai la faccia irrigata dalle lacrime, beh, è un modo per fare colpo.
Soprattutto se esci dalla sala giusto giusto in tempo per accendergli la sigaretta.
^__^

Ma veniamo a come è cominciata questa giornata!!!
Sveglia per stare alle 09:00 alla stazione Valle Aurelia, perché...

Giorni fa mi telefona Sergio, che nonostante per me sia un fratello non sento da una vita, e mi fa, più o meno, "c'hai da fare in questi giorni, sei libero, t'interessa..."
Si trattava di fare un casting per un promo della Met.Ro. e sembrava interessante. Va beh, mi son detto, oggi ho giusto giusto uno spazio libero, andiamo, conosciamoli, magari ti diverti.
Così vado, quand'era, giovedì scorso, mi riprendono, mi fanno delle foto, ci mettiamo a chiacchierare... ah, no... era quando dovevo andare a vedere la partita della Roma... mercoledì scorso...
(stendiamo un velo pietoso: un nuvolone grigio s'è addensato sul mio entusiasmo, e il '71 non è più una buona annata...)
Ok, torniamo a noi, qualsiasi giorno fosse vado lì e conosco un po' di gente. Gli mollo dei nomi e dei numeri di telefono tra i miei contatti (l'ho fatto, quindi amici comparsattori non rompete) che corrispondono più o meno alle descrizioni fisiche che stanno cercando. E poi vado.
L'altro giorno mi risento con Sergio per caso e scopro che m'hanno preso!
Non solo: ho avuto anche la parte che volevo!!!
^__^
Così oggi mi presento in lievissimo ritardo (no, lo so che quando dico lievissimo, detto da me, v'immaginate chissà che cosa... erano solo sette-dieci minuti) e trovo il resto della truppa. Il cast tecnico lo conoscevo già quasi tutto, ma è stato bello beccare come attori Biole, Egle, Gabriele (dell'Anonimarmonisti, che vi STRAconsiglio) e a mezza giornata anche Susi. Nonché conoscere le altre femmine del cast, ovviamente. ^__-
Veniamo forniti di passy con tanto di foto, e scortati da due della sicurezza - nostri angeli custodi fino alla fine - ci avviamo ai treni. Riprese di discese di scale e scale mobili, ingressi ai tornelli, salita sulla metro e poi giù verso Battistini con riprese a bordo. Qui, ci attende il treno RA329, con il quale ci facciamo fino a Anagnina e poi di nuovo su a Battistini per la prima volta. Nell'arco della giornata, lo abbiamo fatto almeno tre volte il percorso! Quindi non vi stupirete se vi dico che a fine giornata ho preso l'autobus per tornare a casa! ^__^
Nel primo percorso il 90% di noi viene fatto scendere strategicamente alle fermate per riprendere le discese dalla metro e poi riprendere le salite, al ritorno.
Come?
Semplice, lo spazio delle prime due porte del primo vagone era sempre il nostro, riservato - con gran giramento di bolas dei passeggeri delle ore di punta, i quali, invece di defluire dove il treno era comunque più vuoto restavano a far da tappo, stregati dalla telecamera, suppongo.
In tutto questo, io stavo vestito come vado al lavoro e - nella prima discesa di scale mobili in assoluto - mi sono preso per la seconda volta nella mia vita (la prima è stata per quel microsecondo di comparsata che ho fatto in "Conrad", cortometraggio di Marco Baldi) un grosso complimento per la recitazione!
Gh! ^__^
Il fatto è che, per tutta questa prima ondata di scene, io giravo senza occhiali!
E con la mia bella miopia non vedevo un emerito accidente!
^__^
Comunque, a me e un altro paio di persone non ci hanno fatto scendere - forse perché eravamo i più distanti - e quindi la tratta ce la siamo fatta tutta. Una parte anche con un cane che ha preso in simpatia Egle e Gabriele, mentre s'è messo subito ad abbaiare alla macchina da presa.
Una volta tornati a Valle Aurelia, e dopo un necessario caffé, ta-dah, eccomi pronto per il cambio.
Tornano gli occhiali, mi svesto, mi rivesto coi vestiti nuovi di zecca che mi son stati forniti (etichette ancora attaccate) e...
...e mi ricambio perché nel frattempo sono arrivati i cestini e non è il caso di sporcare giacca e camicia.
Pausa pranzo, quindi, e tra cestino B (Bianco), R (Rosso) e FF (Frutta e Formaggio), non ho dubbi e scelgo R.
La distinzione?
Allora, FF è per i vegetariani, B aveva pasta con le zucchine e scaloppina e R aveva ravioli al sugo e spiedini. Per il resto erano uguali: pane, insalata, banana, dolce e bustine da spremere con olio e aceto. Nel mio c'era anche una mosca defunta, ma visto che tutto era sigillato non m'ha fatto impressione.
Mangiamo, e stavolta sì che mi cambio.
Esco dallo stanzino messo a disposizione e sembro un uomo nuovo: già, perché solo ad indossare la divisa della Met.Ro. mi si sono drizzate le spalle e mi son sentito più alto di qualche centimetro!!!
Voilà, tornano gli occhiali ed ecco a voi il perfetto manovratore!!!
Perfetto?
Come prima cosa busso al gabbiotto all'ingresso. Entro e chiedo come sto.
"Che dite, sembro a posto?"
"Pari uno di noi!" - mi fa una, e poi dopo un attimo aggiunge - "Pure troppo!"
^__^
Ma... ma non potevo indossare quella divisa senza farlo!
^______^

Mentre eravamo davanti all'uscita, radunandoci per girare una scena d'ingresso, è arrivata una metro e la folla ha cominciato a riversarsi oltre i tornelli...
C'erano due ragazze carine...
Avevamo scherzato in proposito giusto un attimo prima...
Ve lo ricordate "Febbre da cavallo"? (mitico!)
"Ora ti mostro come non solo trovo i soldi, ma come un vigile finto si trasfroma in un vigile vero..."
^__^
Mi paro davanti alle due e faccio
"Biglietti prego."
^____^

Si fermano, sorridono, mi fanno vedere gli abbonamenti, ringrazio e passano oltre.
Io mi rigiro verso gli altri che se la tajano, e faccio
"Test superato! Direi che sono convincente!"
Nel frattempo mi fanno notare due poveracce che si sono fermate in preda al panico, e stanno rovistando nelle borse alla caccia di biglietti. Le tengo d'occhio, anche queste sono ragazze, e anche queste sono carucce. Mentre parlo con gli altri e faccio il vago le osservo, e quando queste decidono di passare - E SCELGONO I TORNELLI PIU' LONTANI - mi avvicino: so già esattamente che cosa dire, e infatti lo dirò.
Loro rallentano, mi elargiscono un sorriso incerto, di quelli che fai quando ti hanno beccato con le mani nel sacco e sta per arrivarti la tegola in testa: gli leggo negli occhi che sta pensando a suo padre quando glielo dirà.
LEI mi fa:
"Il biglietto, vero?"
Ed io:
"Sono un attore: filate!"

^____^

Sì, caro Diggia, puoi aggiungere anche questa alla mitica "Sono sceneggiatore e regista"!
^___^

Non potete capire quanto mi sono divertito stamattina e oggi pomeriggio.
Quanti visi spauriti mi sono trovato davanti, quanta gente correva o cambiava strada. Uno guardava per terra e poi me, poi per terra e poi me, mentre con gli occhi implorava aiuto... Un altro invece mi ha chiesto informazioni (che sapevo!!! Capirai, mi ha chiesto da Valle Aurelia come si arriva al Gemelli!) e gliele ho date... Ah, potenza della divisa!
Stavo bene: momento catartico dopo le multe che mi sono beccato perché ero senza biglietto!
Considerate che la prima me la stavano per fare in quinta elementare (viaggiavo a scrocco fin dalla terza), quando mi hanno tanato sul 46/ e mi sono inventato una storia pietosa (mio padre doveva venirmi a prendere e non c'era) tanto che un passeggero commosso mi ha offerto uno dei suoi... gh... peccato che sullo stesso mezzo c'era una mia compagna di classe, Antonella Mei, che era anche la più pettegola della scuola... il giorno dopo manco supero la soglia d'ingresso che uno sconosciuto mi fa "Così si viaggia in autobus senza biglietto, eh?".
^__^
Antonella... all'epoca la odiavo; dopo la cena delle elementari, oramai più di dieci anni fa, le voglio un gran bene.
Quant'è vero che le persone cambiano. (Vabbé, dalle elementari, bello sforzo, direte voi...)

Insomma, a farla breve, giriamo la parte in cui io entro nella metro e do il cambio alla guida al manovratore (che abbiamo sempre chiamato macchinista, tutto il giorno), salutandolo e dandogli una pacca sulla spalla.
Realmente non è per niente così veloce: devi per forza scambiarti due parole su come va la vettura, se ci son problemi, e anche un paio di sacrosante chiacchiere su com'è andata la giornata!
Così la rigiriamo tre volte, poi lui giustamente si rimette al posto di guida e...
...e visto che per altre riprese non servivo...
Mi son fatto tutta la tratta Battistini-Numidio Quadrato (tipo) in cabina!!!
AAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!
Che figataaaaa!!!!
Mi son visto i tunnel finalmente frontali, tutte le stazioni, i percorsi, la gente sulla banchina... e mi son fatto spiegare un sacco di cose, l'ho subissato di domande.
Ad esempio, ho scoperto che il cavo appeso al soffitto delle gallerie è quello da cui prendono corrente i treni e sono circa 1500 volts. Abbastanza per friggere giusto l'incauto cretino che scenda tra i binari con in braccio una scala di metallo tenuta bella alta.
A terra, invece, ci sono i cavi a bassa tensione, che servono per l'elettronica.
Poi, mi ha spiegato la segnaletica (un po') ed ha chiarito cos'è una tratta pari (cioè che va da Sud a Nord) e per converso una dispari. Mi ha detto che noi compriamo questi treni dalla Spagna, e lo sapevo. Ma ha aggiunto che la Spagna compra i treni da noi!!! ^__^ Dalla Breda/Ansaldo. E ha notato come, se non ci fosse stato il trasporto marittimo, avrebbero dovuto percorrere come 'carico speciale' le tratte ferroviarie internazionali alla velocità di 30 km\h (ovvero: impossibile - nessuno è così scemo da paralizzare i trasporti in modo simile). Mi ha rivelato che i loro sono turni di 5 ore, che corrispondono su per giù a 4 viaggi andata/ritorno da capolinea a capolinea. Mi ha confermato che i binari morti oltre un capolinea si chiamano tronchini e servono a far cambiare binario alle vetture. Che poi un manovratore si deve fare tutto il treno a piedi per entrare nell'altra cabina. Mi ha raccontato come adesso la manutenzione della tratta sia data in appalto, e quindi non sia più accurata come una volta, che ogni sera due operai si facevano tutto a piedi a verificare la bullonatura delle traversine... E come l'umidità che si vede raccolta in pozze nei tunnel sia un problema di scarichi che da questi controlli dipende, e che può rendere più ostica la frenata. Come i tre segni gialli sulle banchine siano gli indicatori di fermata, per fare in modo che le porte si aprano in corrispondenza dei percorsi per non vedenti. Mi ha spiegato i limitatori di velocità, ed i via libera per andare a 80 Km\h. Ho visto le immagini (a colori, nitidissime!) delle telecamere a circuito chiuso interne al veicolo! Insomma, un sacco sacco sacco di roba.
Ed io questo angelo esplicatore non mi ricordo come si chiama!!! Mannaggia!
D'ora in poi se lo vedo lo saluto!
^__^

Sono stracontentissimo.
In settimana chiudiamo le riprese, quindi indosserò nuovamente la mia divisa da manovratore.
E poi...
Poi, incrociando le dita, vi potrebbe capitare di vedere il vostro amatissimo GrimFang sulla metropolitana, sopra ogni schermo, a ciclo continuato!
E con due ruoli: uno con e l'altro senza occhiali!
^____-


GrimFang

PS: due aggiunte dell'ultim'ora.
Mi sono anche aggiunto, a un certo punto, ai controllori veri! ^__^
Ci avevo parlato un po' prima, con uno di loro, e quando ripassando dopo poco mi son trovato davanti una "collega" in difficoltà le faccio
"Se vuoi anche se sono finto ti do una mano".
Credo non abbia ben colto il "finto", perché dopo mi è sembrata un po' confusa e imparpagliata, come i colleghi - a parte quello con cui avevo già parlato in precedenza che mi ha salutato dicendo
"Facce fà bella figura!" - gettando in una confusione ancora maggiore quelli che stavano con lui...
^__^
L'altra cosa sono le comunicazioni via radio all'interno della cabina.
Quando il famoso treno RA329 a Battistini non partiva per farci fare delle riprese, via radio s'è sentita una voce:
"Ma che cazzo ce frega a noi der cinema!"
^__^
Il fatto è che, come i camionisti, ogni conducente può parlare via radio con tutti gli altri treni in circolazione e con la centrale di controllo (all'occorrenza può escludere tutti e parlare solo con la centrale).
Bene, mentre stavo in cabina col mio angelo esplicatore, poco dopo aver appreso le tratte con la velocità di massima a 80 Km\h, dalla radio si sente un nitido, solare
"Waaaaaa-Hoooooo!!!"

^___^

E con questo è tutto.

Nessun commento: