L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

venerdì 4 marzo 2011

Egidio e le pornostar

Restare colpevolmente indietro con i post sul blog ha il difettaccio infame di far accumulare notizie bomba.

Quella che ho ricevuto adesso, che mi galvanizza (nel senso elettrico del termine) e mi terrorizza al tempo stesso, però, è una di quelle notizie che richiede di sapere altre cose a monte, qualcosa tipo, ad esempio, sapere chi è Egidio.

Egidio ha calcato le scene del teatro.
Aveva un suo spettacolo, uno spettacolo che portava il suo nome, di cui era l'unico attore. Ora è finito a fare le pulizie in quello stesso teatro, l'unico modo che gli resta per calcare di nuovo la scena, con una scopa in mano, quando non c'è nessuno.
A spazzar via i resti della gloria degli altri, appena consumata. E nemmeno del tutto meritata.
Ma Egidio ha trovato un modo per diventare - a modo suo - di nuovo protagonista. Per avere la sua vendetta, e allo stesso tempo purgare i banalotti, gli stolti, gli spettacoli/spazzatura.
Per pulire più a fondo il teatro.
Lui disturba.
Si fa pagare per farlo: ha messo su la ditta Raffreddori, cui si rivolgono le comparse per essere certe di ottenere fragorosi colpi di tosse nei momenti topici dello spettacolo. Per vendicarsi della tirannia dei primi attori.
Ed Egidio è un maestro, che esegue alla perfezione.
Ma un giorno, qualcosa va storto...

Egidio sono io.
E' la mia parte.
La mia prima parte da protagonista in un corto che porta il mio nome, cioè, non il mio, quello di Egidio. E' un lavoro di un regista del secondo anno di regia, qui, alla scuola.
Le riprese sono durate quattro giorni - anche se avevo dato la disponibilità per tre: morale della favola, il quarto giorno ho rubato il tempo in ufficio, chiudendo a razzo per andarmi a vestire, truccarmi, girare, dismettere il tutto e ripiombare in videoteca.
E' stato bello. Ma devastante.
Ho scoperto ad esempio, che a forza di tossire viene da vomitare.
E che persino la tosse, se persistente, può essere contagiosa. Prima di alcuni ciak anche le comparse dietro di me tossivano: sarà perché l'ambiente ispirava il pensiero della polvere, e nel sentire la tosse brutale di un altro (me) il cervello manda gli input relativi, così, per cautelarsi...
E ho scoperto che c'è un certo modo di chiedere le cose a quelli della produzione: la richiesta timida di caramelle per la gola e succo di frutta non funziona. Quella un po' convinta e accompagnata da un colpo vero di tosse nemmeno. Quella un po' implorante, accompagnata da uno sguardo di supplica, beh, neanche. Quella minacciosa, leggermente velata d'incazzatura, ti consente di ottenere delle mentine.
Quella "ti prendo da parte, ti guardo negli occhi, col tono di voce ti faccio capire che mando a puttane tutto se non mi dai quello di cui ho bisogno ma senza dirti niente a riguardo in maniera diretta, e con la totale franchezza dell'insieme ti faccio capire che è un'esigenza reale e non un capriccio velleitario" ti fa ottenere le mentine di prima.
Però ti aiuta a far sì che nella testa di qualcuno aleggi qualcosa per la quale, andando a far la spesa per le provviste sul set gli venga quasi istintivo scegliere del succo di frutta pastoso, tipo alla pera, piuttosto che una bottiglietta d'acqua.
O forse è stata la tosse contagiosa. Mah.
^_^

Comunque sia, il corto è stato fatto, ed ora lo stanno montando.
Quelli che lo vedono mi fanno i complimenti, mentre il montatore - che a me comunque i complimenti li fa - è un po' scettico sull'ensemble. Ma ci sta. E' lì. Nel mio curriculum. ^_^
E poi il regista adesso ogni volta che mi vede s'illumina. Ed era uno che prima non mi si filava di pezza. =)P
Adesso attenderemo di vederlo in sala cinema...
...dove ho visto il corto che ha partecipato al RIFF, in cui facevo il minuscolo ruolo (ancora più minuscolo nel montato, giusto un flash) di un analista delle urine cui veniva versato in testa il contenuto delle sue analisi. Dopo averlo pestato, devastando il laboratorio. ^_^
Sì, a quanto pare se non mi menano o non mi fanno morire/soffrire non mi prendono in questi corti... =))PPP
Ad ogni modo, alla fine è carino. Si chiama "Hai in mano il tuo futuro".
Curiosità: il protagonista di questo corto è il regista di quell'altro!
...che mi abbia notato su quel set? ^_^
Peccato che nei titoli abbiano sbagliato il mio cognome, accomunandomi alla più famosa (ahimè) Patrizia.

Hey.
Ora che ci penso, avrò il mio nome su IMDb! 0__o'

Gh!

E quindi - restando sulla recitazione - adesso potrete forse capire di più la botta della telefonata di Vania, il mio regista.
Ho appena attaccato, con lui.
A teatro stanno facendo i provini per allargare la compagnia, quella vera, insomma, quella ufficiale. NON il gruppo Ygramul vero e proprio, ma una seconda pseudo compagine comunque professionista, e lui mi aveva chiesto di farlo sapere qui a scuola, perché cercano attori sì, ma anche scenografi e drammaturghi.
E insomma, io ho cominciato a darmi da fare, cercando di farlo sapere soprattutto a Eljana, la docente con cui mi trovo meglio e insomma non sto qui a farla lunga. Quindi, quando mi chiama Vania, suppongo che sia per questo.
E invece candido candido, papale papale, mi specifica che in realtà gli farebbe piacere se questo provino lo facessi io.
Da attore.
Per una cosuccia come "La tempesta" di un certo signor Shakespeare.
Nella messinscena di Vania, dove volano tavole di compensato in aria e si schiantano a terra a pochi centimetri di distanza dagli attori.
"La tempesta", che fu il lavoro di diploma di Vania all'Accademia.
"La tempesta", che fu il mio secondo lavoro pagato, perché feci una ricerca per Vania e mi pagò l'Accademia.
"La tempesta" che è, semplicemente, l'ossessione del mio regista.
-_-

Mi sto * in mano.
Sono terrorizzato all'estrema potenza; e ancor più perché dei sei attori richiesti, uno sarà Alessio che conosco, un'altro forse Federichino (e dio solo sa quanto ci stiamo pigliando poco a teatro sulla Commedia dell'Arte, che è scattata una sorta di competizione - da parte sua). Gli altri/e, nada. Chi sa chi sono.
Chi sa se sono bòne.
=)P (non ci posso far niente, son maschio e single!)

E qui, potrei parlarvi delle pornostar del titolo.
Il riferimento è stato il mio stato impostato su gmail per un po', quindi qualcuno già lo sa, e magari - come Maria - ha fatto la faccia schifata. ^_^
Ma mi è capitato, in maniera totalmente assurda perché - una volta tanto - stavo usando google per cercare un'immagine fantasy, d'imbattermi in un'immagine porno. "E grazie al cazzo" - già vi sento - "come se non capitasse mai!".
No, non è questo. Il fatto è che l'ho aperta - e fin qui tutto nella prassi - e mi sono trovato in una directory, non su una pagina web. E di files di immagini ce n'erano tanti, così ne ho aperto uno. Il primo.
E c'era il primo piano di questa pornostar con in mano, ben visibile...

...la sua patente.

Non sto scherzando.
La sua patente, e in un'altra foto la sua tessera sanitaria.

Forse non vi sono chiare le implicazioni.
Avevo davanti Leah Luv, e leggevo che in realtà si chiama XY, ed *abita* in WZ.
Con l'indirizzo.
In pratica, io potrei presentarmi in due posti in California, uno in Florida e uno nel Montana, suonare al campanello e dire salve [nome di pornostar] volevo dirti che c'è un buco grosso così... nella tua privacy.
I puntini di sospensione sono con dedica al Digia. ^_^
Quindi non solo un contatto, ma persino una scusa per conoscerle.
Poi, sul perché vorrei conoscere delle pornostar, sono cose che ben poche donne e assolutamente tutti i maschi capiscono. E non servirebbe parlarne qua.
In parte è qualcosa di affine a quello che proverebbe un sosia se gli dicessero "Vieni, che ti presento Elvis".

Ora, è rimasta fuori solo un'ultima cosa-bomba di tutte quelle che mi son successe in quest'ultimo periodo.
Ma in fondo, forse, quella merita un discorso a parte...
Buona vita,


GrimFang