L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

domenica 25 luglio 2010

Cosa significa sentirsi a casa?

Mai scritti tanti post in meno di 24 ore.

Ma mi è capitato di passare un sabato sera a casa, senza feste del vino bianco e giovani fanciulle, e di leggere questo.
E di trovarlo delizioso. Giustissimo e delizioso.
E anche ricco di spunti di riflessione, a cominciare dalla medesima radice delle parole abito e abitare.
Indossare una casa. Duplice adattamento, lei a te e te a lei.
Mi guardo attorno e vedo il disordine in cui vivo e penso che mi assomiglia.
Come il mio guardaroba, che non aggiorno spesso, e come la mia esistenza. In fondo, se ci sono dei giorni in cui mi vesto 'preciso', se non 'in tiro', ci sono anche dei giorni in cui sento che la casa mi deve calzare come un guanto. Certo, la casa dei miei sogni non è certo questa - e devo ammettere che l'unica cosa che abbia mai veramente immaginato della casa dei miei sogni sono il bagno e lo studio.
Per ora, mi sto abituando a vivere qui. Dove sono comunque in affitto.
Però, per la prima volta un paio di giorni fa, ho provato il frullatore anteguerra che c'è e quindi l'ho riposto in una busta nello sgabuzzino, dopo aver pulito latte e banana dal tavolo e dal pavimento.
Ho fatto spazio.
Ho cominciato a cambiare le cose qua dentro.
Sì, Degio, ho pensato pure al letto, ma ancora mi do tempo.

Per quanto riguarda il posto da cui partire, beh, questo è sicuramente il posto cui tornare.
La vivo più come una tana, un riparo dove andare a buttare le mie ossa sul letto, più che un trampolino di lancio da cui partire.
Difetto d'ottica? Mah. C'è da rifletterci.

"Questo significa sentirsi a casa: vivere questa relazione fatta di adattamenti, aggiustamenti, pentimenti, sistemazioni continue" - dice.
E a me viene in mente che lo stesso si può dire di una relazione.
E che forse la relazione migliore è proprio quella in cui ti senti a casa, no?
E se ne consegue che abitare, abito e abitudine in fondo sono solo la "disposizione interiore a essere, a vivere", beh, devo decisamente rifarmi il guardaroba. ^_-
Buona vita,


GrimFang

sabato 24 luglio 2010

Solitario Di Addario (o Ballo delle Coppie)

Serve un mazzo di carte tradizionali (napoletane, piacentine...).

Mischiate il mazzo e scoprite le prime quattro carte, disponendole in fila.
Se ci sono due carte dello stesso valore, ad esempio due nove, scartatele e rimpiazzatele con altre carte dal mazzo. Continuate a scartare le coppie di carte uguali (dovessero essere tre uguali scegliete voi quali due scartare).
Se avete quattro carte di valore differente, calate dal mazzo una seconda fila sovrapposta alla prima (lasciate comunque vedere il valore della carta sottostante), quindi procedete alla rimozione delle carte uguali sulla FILA, poi rimuovete eventuali coppie di valore uguale l'una sotto l'altra (cioé, ad esempio, fra prima fila e seconda, se si è sovrapposta a una carta un'altra col medesimo valore) e infine rimuovete le coppie di carte che ora siano "libere", cioè non bloccate da una carta soprastante.
Esempio:

1 5 9 7
3 5 3 9

Si rimuovono i 3 della seconda fila, i 5 che sono in colonna ed infine i 9 che sono (avendo rimosso i 3) entrambi liberi.
Solo dopo aver rimosso il rimovibile rimpiazzate le carte per reintegrare le file. Attenzione: se una fila è stata completamente rimossa non va rimpiazzata. Nell'esempio appena fatto resterebbero le carte

1 7

e sarebbero rimpiazzate solo le due carte centrali.
Se riuscite a scartare tutto il mazzo, il solitario è venuto.
Ricordate,
a) sempre rispettare l'ordine fila, colonna, carte libere per la rimozione: spesso e volentieri vi potrebbe essere assai più conveniente togliere prima la colonna, ma non è consentito;
b) integrare sempre tutte le file presenti. Nel caso in cui aveste

1 5 9 2
7 3
1
4

dovreste comunque calare otto carte prima di vedere di nuovo cosa è possibile togliere. Quindi potreste ritrovarvi così

1 5 9 2
7 4 3 3
1 4 8 4
4 8 5 6

in cui siete obbligati a metter giù una quinta fila sperando di togliere l'8 per poi togliere i 4...
Nell'esempio appena mostrato, se nell'ultima fila non ci fosse l'8 andrebbe tolta la colonna dei 4 lasciando libero il 5, MA è possibile la variante in cui - ferma restando la priorità della fila sul resto - colonne e carte libere sono considerate pari e quindi si può scegliere quale levare.

Ecco qua.
Questo sinora l'unico gioco che abbia realmente inventato e testato, circa dieci anni fa. Poi, certo, ci sono le varianti del Tokio, ma quel gioco non è mio, l'ho solo... variato.
Però, basta anche solo questo bieco solitario a fare di me un creatore di giochi, ogni volta che debbo ricordarmelo! ^_-
Buoni solitari estivi a tutti!


GrimFang

PS: per chi si domandasse perché "Ballo delle coppie", immaginatevi una festa, in cui chi rimedia scompare... E' un solitario che insegna molto sulla vita.
^_-

Australoamericana

me: sveglio?
Paolo: yes
che c'hai fatto con la roscia?
me: ieri sera sono andato al Pigneto
con degli amici
Paolo: e?
14.39 me: avevo mangiato pesante (tre fettone di formaggio col peperoncino)
quindi ho cercato di non bere
anche perché ero fottutamente stanco
Paolo: ma?
me: ma di riffo o di raffo gli ho offerto due shottini di whisky
e uno l'ho dovuto smezzare anche io
Paolo: a chi?
14.40 me: non lo conosci
fatto sta che a me il whisky manco piace
e invece quello un minimo l'ho gustato
forse perché andava a scaldare lo stomaco dove si combatteva per la digestione
14.41 Paolo: sennonche?
me: a proposito - ho scoperto che dal pigneto a casa mia a piedi sono 25 minuti
altro che dieci
sennonché chiacchiera qui chiacchiera là io ero sempre più stanco
14.42 ci alziamo per fare una passeggiata e cediamo il tavolo a - toh! - l'amica di Stefano che l'altro ieri non era venuta
vabbè
uno di noi tre se ne va
l'altro m'accompagna a far lo struscio per un pezzo verso casa
e ribecchiamo un altro che s'era fermato con noi prima
14.43 e mi offrono una Menabrea
e io metto la birra sul whisky dentro di me
e sono sempre più stanco
e insomma a 'na certa decido che devo tornare a casa, saluti e baci e ciao
arrivo a casa che sto male
sudo come un non so che cosa
14.44 mi asciugo e sono di nuovo sudato
cerco di fare tutto piano perché la tipa è già a casa che sta dormendo
sto abbastanza da cani, ma non posso farmi la doccia
mi sento tutti i sintomi del colpo di sole, ma il sole di notte non c'è
tachipirina e a nanna
14.45 per fortuna funziona
stamattina suona il telefono
io scatto, rincoglionito ma non abbastanza da non tenere presente che sono nudo e c'è la tipa in casa
14.46 quindi mi metto i pantaloni di corsa e vado al telefono
che smette di suonare mentre invece suona il citofono
anzi, è stato citofono-telefono-citofono
al citofono c'è il fratello di Gab che gli apro e sale
14.47 mi fiondo in camera per mettermi qualcos'altro ma risuona il telefono
eccheccazzo
ricorro di là, rispondo al telefono è il mio amico Simone che non mi chiama MAI a quest'ora, ma ha un'urgenza
14.48 mentre sono al telefono con lui suonano alla porta
apro, faccio entrare Ruggero, finisco la telefonata con Simone e finalmente me la presentano
...tra l'altro non so nemmeno più se si chiama Lori (Laurie) o una cosa simile
14.49 caruccia, non bellissima
Paolo: boccie?
me: pienotte
^^
Paolo: culo?
me: abbondantello
Paolo: gambe?
me: occhi azzurri
14.50 eh, gambe americane, che ce vòi fà
tozze
è alta meno di me
mi pare
14.51 comunque, io dico che sto ancora male dalla sera prima
e Ruggero mi racconta che lei stava peggio di me!!!!!
Ieri sera l'ha buttata di peso sul letto e lei s'è abbioccata così, vestita, è riuscita giusto a togliersi le scarpe
e io mi preoccupavo di non fare rumore!!!
14.52 Paolo: quando uno è un signore!
me: era ciucca brilla cotta al punto che lei di come è tornata non si ricorda niente!
potevo farmi una docciaaaaa!!!!!!
Paolo: potevi farti lei...
;-)
14.53 me: ...paolino tu lo sai che questa va sul blog, vero?
;)
Paolo: tutto va sul blog
14.54 me: certo, dall'inizio! ^^
14.57 comunque, non capisco un cazzo di quello che dice
14.58 Paolo: usa il linguaggio non verbale
il linguaggio della mazza
me: e della carota
14.59 Paolo: che programmi hai sto fine sett?
me: se non avessi avuto un problemino con gli alcolici ieri sera
15.00 stasera ci sarebbe stata la festa del vino bianco fresco a casa di uno che conosco
piena di giovani attrici
o aspiranti tali
15.01 Paolo: un'occasione che il nostro regista sceneggiatore attore non puo perdere
me: ah ah ah
e invece me sa proprio de sì, se qualcuno ha altro da proporre
15.02 Paolo: io non so
mi piacerebbe finire la partita a marvel heroes uno di questi giorni
me: senti vincio
15.03 io verrei subito
ho anche questi due giochi miei da provare
uno fino a 4, l'altro fino a 6
pià un altro paio di scatole da aprire e leggere il regolamento
15.04 Paolo: magari provo a mandare un mess a erika
me: vai!
15.05 Paolo: le dico come stan messi tra oggi e domani
15.06 me: ma chiamarla proprio?
la chiamo io?
Paolo: beh si
se ti offri gentilmenete
non posso rifiutare
me: chiamo vincio
15.07 Paolo: bravo
senti che ti dice
in caso poi si puo ridire anche al castagna e a maria
ma prima senti vinciolo
15.08 me: allora, m'ha detto che stasera lui tornerebbe alle 21.30-22
e di sentire erika se lei se la sente
ma lui cmq domattina lavorerebbe presto
domani sera già più facile
Paolo: senno famo domani
me: ma devo cmq sentire erika
15.09 te ce passeresti cmq stasera? (e poi anche domani?)
15.10 Paolo: secondo me se per loro oggi è un casino farei domani
tra oggi e domani
comunque si decida
io ci sono
15.11 me: eriz dice domani
Paolo: allora famo direttamente domani
mi sembra mejo
decidiamo a che vogliamo giuocare
cosi in caso lo dicamo pure al migliore, a maria
a mirko
15.12 me: marvel è da 4, i miei so' da 4...
Paolo: allora niente
me: vinz domani finisce alle 20.30
15.13 ma eriz dice se vogliamo passare cmq prima no problema
Paolo: famo nove
me: lei sta a casa il pome
Paolo: vediamo come sto combinato nel pome
diciamo nove for sure
magari prima
me: ok
Paolo: magari mangiamo insieme
ma pizza
15.14 me: pizza?
Paolo: che senno stamo sempre a scorcca cene
me: =P
Paolo: anche io ho una decenza
me: beh, i soldi che spenderemmo per la pizza li possiamo spendere in altro
TU? una DECENZA?
0__o
Paolo: ebbene si
ce l'ho
15.15 me: cavolo... dobbiamo aver davvero ravanato a fondo per trovarla
=)
Paolo: eh si
15.17 me: cmq, anche io penso che sto scroccando sempre cene
ma pur di non mangiare pizza...
Paolo: kebab?
me: oh!
si ragiona!
^^
però, il kebab migliore di Roma è sotto casa mia
15.18 Paolo: portane 4
me: e poi, bisogna accordarsi con Erika
15.19 se vogliamo ripagare le loro cene un misero kebab è un po' pochino
Paolo: alloa chiamaiamo il categring?
catering

11 minuti
15.31 me: ma dai!

14 minuti
15.46 me: intendevo che si può portare pure qualcos'altro
misto affettati, ciliegine di mozzarella, coca cola, birra....
io una bottiglia di chinotto ce l'ho, ma non ricordo se gradiscono
cmq, c'è un vento magnifico qui, quasi una tromba d'aria
^_^
15.47 Paolo: una trombata d'aria
me: (vado a cucinarmi qualcosa ch'è anche il caso di mangiare)
=P

venerdì 23 luglio 2010

Senza ritegno

Paolo: ehi tu porco
levale le mani di dosso!
me: EH NO!
^^
non l'ho conosciuta ancora, ma stamattina son passato davanti alla sua stanza
e dormiva con la porta aperta
e ha un grandissimo culo!!!!!
^__^
Paolo: ma di che stai a parlà?
io mi riferivo a mia sorella!
non mi hai forse detto di averla vista ieri sera?
me: ah ah ah!
io parlo dell'australoamericana!
^^
Paolo: è culona?
ma in senso buono o cattivo?
me: beh, se sei appena sveglio la mattina e come prima cosa vedi una massa di capelli rosso castani un paio di hot pants e due belle chiappe che le contornano, secondo te è in senso buono o cattivo?
^________^
Paolo: buono direi
sarà una estate torrida
me: estate?
se ne va fra tre giorni...
-_-
cmq, ieri troppa gnocca
isola tiberina da star male
prima Lalla con Amòw (l'amica sua Vale) e l'altra amica Eleonora
(non so se è chiaro, ma ho cambiato "argomento")
poi ho beccato Ale con la ragazza, e c'era pure tu' sorella
(e c'era pure una cameriera roscia con 8 chilometri de gambe e gli shorrts)
(e c'era pure il tavolino dirimpetto a me tutte donne in minigonna)
Paolo: basta che non fai apprezzamenti su mi sorella
me: ah ah ah
e invece sì!
è carina!
Paolo: comunque tocca passarci assieme all'isola tiberina
porco
me: la mejo della famija
(...gesù, me la ricordo alta un metro -_-)
e dovevi farti sentire!
ieri stavo con Stefano e Marco
(e altra gnocca)
Paolo: la gnocca non ha nome


Così.
Un frammento dal recente passato. ^_-


GrimFang

mercoledì 21 luglio 2010

Non c'è verso

Niente.
Sono usciti i risultati di RiLL e non sono tra i finalisti.
Ammetto di averla presa un po' male.
Certo, so da me che questo non significa che non so scrivere, ma sapere che i miei racconti non piacciono e non ce la fanno a passare - a parte quel momento di grazia ch'è stato MiniMart, che era fottutamente di genere, ma ben scritto - la selezione di lettori competenti, quali i selezionatori di RiLL sono, beh, lascia l'amaro in bocca.
Che poi, sono due edizioni che mi pubblicano come "vincitore" di S.F.I.D.A., e pensare che se MiniMart non fosse finito in finale quella volta non avrei nemmeno potuto parteciparci!
...come se non riuscissi a scrivere qualcosa di bello senza i vincoli dei cinque elementi.
[Cinque elementi perché S.F.I.D.A. te ne fornisce cinque e ne devi usare almeno tre, per chi non lo sapesse]

In più, ci tenevo a far filotto quest'anno con tre pubblicazioni consecutive, ma non tira aria.
Perché per la S.F.I.D.A. di quest'anno sono molto indietro e ne ho scritto solo uno.
Beh, due, ma l'altro è profondamente da rivedere.
E meno male che ho il mio one-man comitato di lettura, che mi blasta senza pietà - com'è giusto che sia - per migliorare i racconti.
Beh, Paolo, Ellekades non dev'essere la cosa migliore che ho scritto come pensavi...

Ma forse il problema è essere originali.
Sempre che non esserlo sia un problema.
I miei folletti cybertecnologici, quelli indipendentisti irlandesi e persino la fine del mondo come lo conosciamo in Italia non hanno fatto breccia. Almeno, non abbastanza.
E mi sorge anche l'orribile sospetto che qualche mio testo di S.F.I.D.A. - che fino a questa edizione non era anonima - possa essere stato avvantaggiato "per simpatia". ...meno male che non sono tipi da farlo.

Che dire?
Tigna.
Entusiasmo indomito e tigna. Ecco che mi serve per farlo.
Scadenza 31 luglio, arriviamo.
Buena vida


GrimFang

lunedì 12 luglio 2010

Questa poi...

In effetti, può bastare poco.
"Oggi sei felice, eh?" - mi fa Daniel, lo studente colombiano, mentre vado via dall'ufficio.
Ma no, dico, è che fa piacere rivedere un amico che non vedo da molto.

Ma è sbrigativa, prova a riassumere, per non perdere tempo; non è una frase che renda esattamente l'idea.
Il fatto che fino a pochi istanti prima fosse stata una giornata grigia, oppressa dalla cappa pesante di afa che ci ha occluso le vie respiratorie, e reso difficile tanto il lavoro quanto lo stare svegli. E che poi, oplà, uscendo, ti trovi davanti Mario.
Mario uno dei quattro autori di Elish.
Quello sposato con Mara, padre di Martin e... accidenti me l'ha detto e l'ho di nuovo scordato! Marco? Tanto è sempre con la M e immagino con un numero diverso di lettere rispetto agli altri della famiglia.
Mario lo conosco anche da prima che nascesse Elish, perché il gruppo era quello.
Poi lui, Taiyo, Vania ed Emiliano hanno scritto quel gioco, e, senza scherzi, la nostra vita è cambiata.

Cavolo.
Non ci avevo mai pensato prima, ma è maledettamente vero.
Se oggi sono qui, e scrivo questo blog, che ha questo nome, che ha l'intento di focalizzare la mia energia creativa, è perché quel lontano giorno loro hanno creato quel progetto e io ci ho creduto. Non tanto perché prosegue ancora, ma proprio perché ci ha insegnato a tutti - almeno, a tutti noi - che creare è possibile.
Che è possibile essere indipendenti, agire in maniera ludica per la libertà - di gioco, e tramite quella anche della più generale. Il gioco è maestro di vita: ci sono delle regole da rispettare, altrimenti non ti diverti. Ma queste stesse regole possono essere interpretate, modificate, rimesse in discussione: rese vive.
E c'è da chiedersi qualcosa, se oggi molte di quelle persone fanno teatro, cinema, scrivono, producono musica e la fanno a loro volta.
Se contrariamente alla narcolessia nazionale uno come Vania lotta contro i mulini a vento (non perché non esistano, la polizia che ha messo i sigilli a Ygramul ne è uno ben reale) per tenere aperto il suo spazio teatrale, o uno come Taiyo produce i dischi propri e del fratello con la sua etichetta AltoEnt, made in casa e a dispetto di tutte le major va pure bene.

O se uno come Mario, oltre all'attività informatica e all'hobby della regia abbia prodotto il suo primo film horror, con l'aiuto di Emiliano e Taiyo (più altri) la cui regia, caso nemmeno poi così assurdo, è di Edo. Nemmeno così assurdo perché Taiyo compariva in "Tao", di Edo. Quello che reputo il miglior corto del Centro da me visto sinora.
Edo che era compagno di corso del mio collega Stefano (quello che adesso vive a Torino e lavora a Ivrea) con cui ho condiviso la più bella delle mie andate al Festival di Venezia. Edo che un sacco di volte che passava al Centro mi raccontava dei suoi progetti e delle sue regie, fra cui non ha elencato questo.
Edo che venerdì scorso mi ha chiesto come poteva fare ad acchittare la sala cinema per una proiezione oggi, cioè per Mario.
Che giri strani che fa la vita.

Proprio quando per uno scambio di email male interpretato via Facebook, Taiyo ha capito che io volevo fare la regia di un video per il fratello. E che quando s'è chiarito che in realtà volevo solo dare l'idea in realtà è finita che mi sono davvero proposto per girarlo.
E, chiaro come il sole, mi sto strizzando sotto dal cagotto paura da quando l'ho detto.
Ogni tanto penso che avrei bisogno di un mini-me molto deciso che mi prenda a calci nel culo per farle davvero, le cose.
C'è uno standard alto da mantenere, per i video di Jesto.
Ma è anche vero che posso mantenerlo alto tematicamente, perdendo un pochino in qualità tecnica, magari... -__-
Non lo so.
Meglio continuare a non pensarci.

E mio fratello che mi ha fatto sentire la musica che fa, e mi ha chiesto di scrivergli un testo.

E la SFIDA di RiLL che attende...

E i tre giorni ad Amatrice ad agosto, che spezzano il mio periodo di ferie. E Sara che mi aspetta in Inghilterra...

Mamma mia quanto si fa complicata.
Come ho detto a Mario, sembra che la vita stia diventando un mini-me pronto a prendermi a calci in culo.
Come dite? Magari?!


GrimFang