L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

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Fire cup

domenica 15 agosto 2010

La donna ideale.

Si chiama Claudia, fa la barista in un bar vicino Santa Croce di Cittareale, sulla Salaria, ma studia biotecnologie a Milano. E' nata a Cittareale.
E questo è tutto quello che so.

Fa strano incontrare una donna che corrisponde quasi in tutto alla tua donna ideale.
Diciamocelo: quanta gente nell'arco della vita ha una simile opportunità?
Chiariamo, non sto parlando di amore.
Ovvio - voi lo sapete - m'innamoro di tutte, quindi figuriamoci di questa. Ma io sto parlando di un'altra cosa, della visualizzazione che, immagino, ogni maschietto almeno una volta ha fatto di come dovrebbe essere per lui la donna perfetta.
Per me, la questione è maledettamente difficile, perché non ho mai avuto gusti precisi. Definiti. Perciò, è chiaro che si possa creare una sovrapposizione, o una contrapposizione. Un contrasto.
Però, su tutte le figurazioni che mi sono fatto, va detto che una certa preferenza andava alle ragazze castane, slanciate, coi capelli lunghi raccolti in una coda.
Basta fare due più due, per capire che questa Claudia è così.
Ed ha anche un naso - a me piacciono molto i nasi - non proprio aquilino, ma dritto, che le stava graziosamente sulla faccia. Decisamente, un gran bel naso. E del buon gusto, perché le scarpe che indossava erano belle, senza essere appariscenti, ma assolutamente... con stile.
Poi dicono che gli uomini non osservano i particolari.

O ancora, quando le ho detto che aveva quasi tutte le caratteratteristiche della mia donna ideale...
...sì, gliel'ho detto.
Perché?
Che c'è di male a dirlo? Ah, capisco, voi pensate che forse, anche solo per cinque minuti, s'è riaffacciato il GrimFang di una volta, quello che pensava che un complimento sincero può mettere in imbarazzo sulle prime, ma poi resta.
Quel GrimFang che non si faceva prendere i crampi allo stomaco ogni volta che faceva il filo a una donna; il GrimFang che non associava direttamente l'assoluto ignoto futuro all'aprir bocca di un momento...
Chissà.
Magari per cinque minuti cinque s'è riaffacciato.
Comunque, visto che s'era scordata di riempire le zuccheriere e noi stavamo quasi facendo un pasticcio (io e Giuseppe, il chitarrista) per mettere lo zucchero nel caffé, lei m'ha chiesto se una delle caratteristiche era proprio quella. L'essersi scordata di riemprle.
Non credo di essere riuscito a farle capire quanto fosse vero quel che aveva detto.
Per me, quello era un tratto in più. Un punto importante.
La mia donna ideale, è una mezza casinista.
Non riesco a fare a meno di trovare questa caratteristica semplicemente adorabile, in una donna.
La donna con la testa un po' da un'altra parte.
Irresistibile.
Sarà che son cresciuto con film in cui questo corrispondeva a donne dolcissime, come Shirley MacLaine o Meg Ryan nel remake di "Nata ieri"... e di conseguenza a grandi amori romantici.
Mah.

Comunque, l'effetto è strano.
Stai lì, a guardarla, e ti diverti a osservare i tratti che non hai mai enumerato, e che finora erano state solo singole asserzioni generiche: mi piace la donna così, così...
E vedertela davanti. Capire che è reale.
Guardate che questo è il punto.
Poi magari non la desideri come altre donne, che prenderesti alla Clark Gable per un bacio incendiario dietro al banco. ...o altro. Magari non c'è passione esplosiva, trasporto, solo una grande, intensa soddisfazione.
La guardi, e capisci che da qualche parte, in questo mondo, quello che uno sogna esiste; o perlomeno qualcosa che ci va tantissimo vicino. Puoi tirare le somme e scoprire che magari non è quella la donna che hai sempre voluto - o meglio - che hai sempre detto di volere... Oppure confermerti nella tua opinione: sì, è più o meno così.

Sapete?
Ringrazio di non aver avuto più tempo per conoscerla.
Non perché, come molti di voi penserebbero, conoscerla avrebbe potuto creare insanabili distanze con le mie aspettative e quindi disilludermi. No.
Per l'esatto contrario.
Perché sarebbe stato ancora peggio scoprirla migliore di quel che appare, e passare il resto del tempo a pensare che la mia donna perfetta è davvero così, e vive a Milano.


GrimFang

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