L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

giovedì 2 luglio 2009

Ciao Karl

Dal portale di Yahoo:

"E' morto a 97 anni uno dei più grandi caratteristi di tutti i tempi.
Karl Malden se n'è andato, dopo una carriera lunga e importante, portandosi via l'ultima scia di polvere di stelle della Hollywood che fu. A 97 anni, l'attore, celebre per il talento camaleontico, in grado di interpretare con credibilità ruoli di buono e di cattivo, ha ceduto il passo alla sua età, che l'ha portato ad essere l'ultimo, grande rappresentante del mitico Actor's Studio.
Volto 'complicato', con naso largo e occhio magnetico, Malden trovò il successo grazie alla sua capacità di calarsi in ruoli sempre diversi, che gli fecero anche vincere un Oscar - come attore non protagonista - per la sua interpretazione in 'Un tram che si chiama desiderio' di Elia Kazan, dove il protagonista del film - che era anche suo amico nella vita - Marlon Brando, si fermò alla nomination.
In seguito, i due 'amici' recitarono insieme in un altro film di Kazan, 'Fronte del porto', dove Brando non mancò l'appuntamento con l'Oscar, mentre Malden, pur non premiato, consegnò alla storia del cinema una performance memorabile. Marlon volle Malden anche ne 'I due volti della vendetta', l'unico film che il grande attore diresse nella sua vita, a testimonianza del forte legame e della stima che c'era tra i due.
Nella sua lunga carriera, Karl Malden fu scelto anche da Alfred Hitchcock (nel film 'Io confesso'), e John Ford (in 'Il grande sentiero'). Paradossalmente, negli anni '70 il suo volto ricevette nuova fama grazie a un telefilm, 'Le strade di San Francisco', dove l'attore collaudato tenne a battesimo un giovanissimo Michael Douglas.
Nei primi anni '70 l'attore fu chiamato in Italia, dal maestro dell'horror Dario Argento, per dare vita all'indimenticabile personaggio di un cieco enigmista ne 'Il gatto a nove code'.
Da alcuni anni, Karl Malden si era ritirato a vita privata, insieme alla moglie, Mona Greenberg, sposata nel 1938. La loro unione è stata una delle più longeve della storia del cinema."

Karl Malden era uno di quegli attori che mi ha fatto bonaria compagnia, comparendo in un numero esorbitante di film visti da piccolo e da più grande, e riapprezzati ogni volta che li rivedo.
Ero un fan sfegatato de "Le strade di San Francisco", dove il suo viso astuto perennemente col cappellaccio in testa faceva da contraltare al giovane Michael Douglas - allora assai più sopportabile di adesso - e alla sua irrequieta voglia di fare. Era l'epoca de "Alla conquista del West", dei pomeriggi a casa con gli appuntamenti fissi alla tv, "Magnum P.I.", "Chips", "Riptide", "A-Team"...
E' morto a 97 anni, un'età più che ragguardevole, e con 71 anni di matrimonio alle spalle (minchia!).
S'è ritirato dalle scene in tempo per non farsi vedere da vecchio, come lo mostrano impietose le foto adesso, e lasciare di sé quella immagine che, a quarant'anni come a sessanta, era sempre praticamente identica: le guanciotte, il sorriso e quel naso a patata, come un marchio di fabbrica.


GrimFang

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