L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

venerdì 17 luglio 2009

Las smutandadas

E' estate.
E potrei finire il post qui, salutarvi, firmare e andarmene che ci siamo capiti.

Ma è anche un momento dell'estate particolare, per me.
E' il momento in cui al lavoro da me fanno i provini.
I provini per entrare ai corsi di recitazione.
Dall'altro ieri fino a, con tutta probabilità, fine luglio, il mio posto di lavoro si riempie in modo inverosimile di aspiranti attrici tutte rigorosamente under 25.
Non tutte delle meraviglie, per carità.
Ci sono delle belle ciccione o delle ragazze brutte che, PURTROPPO, anche fossero brave o bravine hanno scarse chances di farcela.
Io questa cosa la detesto, anche perché di visi particolari, di gente come la Finocchiaro - che io adoro - per dirne una, ci sarebbe un gran bisogno; ed io come regista - perché no, in fondo un paio di regie le ho fatte - andrei a cercare le facce vere, non le facce fotocopia... ma soprattutto per la motivazione che intuisco: il termine Cinematografia ha sempre meno a che fare col mio posto di lavoro, cioè, con la scuola intendo. E molto di più il termine Televisione, invece. Televisione che si sta mangiando anche il cinema italiano, avvelenandolo col miglior pasto consumato sulle fiction che sulla botta una tantum del grande schermo.

***Digressione***
Che brutta cosa.
Mi sono affacciato alla finestra per l'immenso caldo che fa in questa stanza, alla ricerca del refrigerio minimo di questo sputarello di vento che c'è. E vedo due ragazze nella strada di fronte - che è privata e poco trafficata - che si posizionano tra due macchine e si guardano attorno circospette.
Purtroppo avevo già capito.
Cerco il binocolo, lo prendo e continuo a pregare di vedere la fiamma di un accendino.
Avranno meno di diciott'anni.
Un accendino, ti prego, dimmi che state rollando.
Ma quando vanno via si guardano l'un l'altra per controllare se è sporco il naso...
Che brutta, brutta cosa...
***fine digressione***

Dicevo, dunque, che questo periodo dell'anno il mio posto di lavoro fiorisce, e non in senso della flora, bensì della fauna! ^_^
Il primo giorno, a dire il vero, non c'era tutta 'sta gran bellezza. Ma, dovendo aspirare, qualcuna di quelle signorine s'era vestita di conseguenza; e così, in (pochi) panni aspiratorii, rendeva manifesta la propria voglia... aspiratrice.
Insomma, ce n'era più di una vestita come una zoccola. ^_^
Ma no dai, sono ingiusto. Sono semplicemente tutte in tiro, com'è anche banale supporre dovendo affrontare una selezione.
Se una ha un bel corpo e una marcia in più perché non dovrebbe sfruttarla? Voglio dire, la mia macchina arriva solo fino alla quinta...
Tanto più che i posti per cui concorrono non sono mica come quelli di un ministero: qui se cercano sei donne e sei uomini non può capitare come per il posto unico in cui il maschio può anche reinfilare i documenti nella cartellina ed andarsene a casa, sapendo di non poter competere con quello stacco di coscia biondo in minigonna e reggiseno rinforzato.
No, qui donne contro donne e uomini contro uomini. E nella più stupida tradizione italiota, passano i migliori compromessi tra canoni estetici e canoni...
Ero indeciso se provare con una pessima battuta sulla Rai o una raffinata di tipo musicale.
Canoni intellettivi, diciamo così. Qualità, capacità, insomma.
Le scarpe vere non le prendono mai. Hanno un nome da difendere, insomma.
Vabbè, ciancio alle bande, il motivo da cui l'oggetto di questo post è quella ragazza bruna, anzi proprio mora, con una corta e larga gonna verde, che attendeva il suo turno svaccata sulla panchina - fortuitamente di fronte alla mia, a diversi metri di faccia a me - cercando di rilassarsi.
Il che, a quanto pare, implicava la refrigerazione delle parti basse grazie alla circolazione delle correnti d'aria consentita dal divaricamento totale delle cosce, con conseguente accesso al panorama da parte del sottoscritto e dei 30° circa davanti a lei, inclusi nell'angolazione delle gambe.
Peccato che in quei 30° c'ero solo io, col sangue al naso e un piccolo accenno di aritmia cardiaca dovuta alla totale sorpresa e gratuità della cosa. Evviva le cose a buffo.
La motivazione dell'epistassi, in realtà, era soprattutto dovuta alla necessaria evidenza, anche per un miope come me, della mancanza del supporto intimo tipicamente indossato dalle persone in qualsiasi stagione - o per lo meno che si suppone dovrebbe essere portato in una occasione come quella!
Invece, l'allegra fanciulla ne era priva: prima di cedere all'evidenza, in effetti, un miope come me dubita sempre - pur dovendo fare i conti con subitanee rigidità delle membra tutte (lo stesso principio dell'infarto, ma con risultati spesso apprezzati dagli uomini anziani - che certamento lo preferiscono al rigor mortis, anche perché quest'ultimo si ottiene una volta sola, e senza poterci più provare gusto).
La prima cosa in assoluto, è discriminare se si tratti invece, subdolamente, di quei maledetti trompe l'oeil che sono i capi di biancheria intima color carne. Capita spessissimo di avere delle vertigini e un senso come di perdita del controllo per qualcosa di sicuramente sexy, ma di portata erotica assai inferiore.
Ma in quel caso una certa macchia scura, cisposa, sembrava a tutti i sensi eliminare l'opzione biancheria color carne. Beh, biancheria tout court.
Specialmente considerato che, una volta rientrato in stato altrove-catatonico, incrociando Matteo avveniva il seguente scambio di battute
"Hai visto quella con la gonna verde?"
"Quella senza mutande? Li mortacci sua..."
di cui non ricordo esattamente chi abbia detto cosa, ma le parole sono state quelle.

Il bello è che, il giorno dopo, ce n'era un'altra con lo stesso 'vizio' di tenere le gambe larghe quando si indossa la gonna.
Questa volta però, non c'era dubbio sull'infame effetto color carne della sua biancheria! =)P
Poi, invece, è andata scemando.
Sarà il fatto che il caldo è andato diminuendo... e c'è meno bisogno di far prendere aria alla frasca.
Ad esempio oggi c'erano ragazze bellissime - tre davvero, davvero carine - e ce n'era una che sedeva svaccata davanti a me, a cosce spalancate. Però non so se indossasse o meno biancheria intima.
Aveva i pantaloni!
^____-


Domani si parte per Avignone. Si torna lunedì.
Ho una tenda nuova da tre posti, un sacco a pelo nuovo più estivo del mio, un tappetino nuovo per non rifarmi la schiena sul terreno, una scatola di preservativi 'nuova' con tre tipi diversi di profilattici e circa 190 euro di meno.
Poteva andarmi peggio.
Si parte alle sette del pomeriggio, dal CIM di San Giovanni. Sì, con noi vengono i mattacchioni di Vania, anzi, a onor del vero siamo noi che andiamo con loro.
Vania ci ha detto di portare i vestiti dell'Inferno. Il viaggio è lungo, decideremo a bordo cosa andremo a fare. E poi, una volta tornati, toccherà vedersi per preparare lo spettacolo per Cly, che è il weekend dopo.
Il 30, invece, scadono i termini per l'invio dei racconti per la SFIDA di RiLL. Tre sono pronti, uno va tagliato, uno lo sto scrivendo. Speriamo di chiuderlo...
Già, perché è il più problematico (a parte quello che era talmente problematico che non l'ho scritto): riguarda Elish, nel dettaglio riguarda una cosa che ho inventato proprio io in Elish.
I guerrieri bibliotecari.

...e già so che qualcuno di voi sta sorridendo.
^__-


GrimFang

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BBBibbbibbbbbbbliotecariiii




PS: Ah Henry ma che ce fai con un binocolo in ufficio?

GrimFang ha detto...

^___^
a sorpresa, su Rieduchescional Channel!!!

Il binocolo ce l'ho a casa, mica in ufficio!
...ma lo sai quanto ce metto a scrivere un post, io? ^_-