L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

domenica 15 aprile 2007

Perché oggi

Devastation.
E' passata questa settimana e sono ancora vivo, roba da non crederci...
Veloce riassunto: dopo essere andato al lavoro giovedì mi sono visto con Sara per buttare giù qualche idea di massima per la sceneggiatura.
Ancora sto aspettando i files con gli appunti che mi doveva mandare. E dire che dovrei essere io quello che procastina le cose... (che finezza, eh? "procastina"... ma come mi vengono? ^__^)
Venerdì mattina invece, secondo e ultimo giorno di set.
Questa volta, un'ora più tardi e una sola fermata più distante: Cipro.
Riprese dalle 10 circa alle 15, previste.
Riprese reali, dalle 11 circa alle nove di sera, con tanto di corsa per acchiappare l'ultima metro!
Scene girate da me: una di massa alle 11, due individuali e una di massa alle 21. Nelle dieci ore di mezzo, fermo ad aspettare, in divisa della metro, che mi dicessero 'vieni che adesso ci servi tu'. Attività espletate nel frattempo: grattarsi la pancia, chiacchiere, farsi fare qualche foto con la mia macchinetta, tenere d'occhio la roba, e soprattutto guardare le belle ragazze che passavano, che a Cipro (la fermata, non l'isola! ...beh, anche all'isola, suppongo) sono sempre tante!
MA, soprattutto degne di nota sono state due cose: il cestino del pranzo, che contrariamente alla prima volta ho scofanato con ordine e costanza, rinunciando praticamente alla sola banana; e la scoperta che Corinna, folletto ventunenne mascherato da neoliceale, ha visto un sacco dei film che mi son piaciuti (anche le chicche!), e non vedo ovviamente l'ora di vedere con lei quelli che mancano!
Rientrato a casa a razzo, mangio un boccone veloce, preparo la borsa ed esco. Passo prima a casa di Jacopo dell'AnonimA (ho deciso di abbreviare così l'AnonimArmonisti) per beccare Sergio al quale mi ero dimenticato, nel pomeriggio, di chiedere indietro la macchinetta digitale che gli avevo affidato per le fotografie. E poi, fortemente stordito dalla giornata stressante (perché ci si stressa di più, a non fare un cazzo!), giù fino agli antipodi di Roma, dove sorge il teatro.
Prove, signori!
Le prove dello spettacolo per Ludika 1243 VII edizione, assurdamente con il copione finito!
Cioè, chiarisco, per tutti gli spettacoli fatti sinora a Viterbo, il copione ci arrivava tipo una mesata prima... Adesso, complice l'emergenza Granada, si è piottato sul copione e, visto altresì che alcuni se l'erano già letto martedì, le prove sono andate avanti in modo relativamente veloce.
Dico relativamente perché, cominciano intorno alle undici, alle due crollavamo tutti dal sonno e siamo andati a dormire a metà. Però il giorno dopo, dopo una colazione abbondante - anche se definirla abbondante, visti i miei scarni standard personali, è un crimine, perché dovrei quantomeno aggettivarla come luculliana! - ci siamo messi al lavoro e abbiamo addirittura fatto un filaggio!
Per chi non sa cos'è un filaggio, trattasi di una specie di prova generale dello spettacolo che si fa dall'inizio alla fine per evidenziare come siano collegate le scene e mandare a memoria il suo funzionamento: in pratica, come se uno stesse filando, appunto, tessendo le varie tessere tra loro.
Bene, questo massacro è durato fino a più o meno le due, quando - dopo aver avvisato che stavo scappando perché alle due e mezza dovevo essere dal Deso - ho terminato di fermarmi a chiacchierare dello spot anche con gli ultimi due. ^__-
Quindi, partito da lì verso le due e mezza, gh!, ho dato uno strappo anche a Federichino, e durante il viaggio si è parlato di:
io a lui - la trama della sceneggiatura che sto scrivendo con Sara, da lui molto apprezzata
lui a me - l'idea di un lungometraggio che vuole girare quest'estate perché vorrebbe che gli dessi una mano.
Si può fare, l'importante è che mi dica quando, per quanto tempo e quanto e quale impegno gli serve da parte mia... io i mesi estivi lavoro. E poi, me ne devo pure andare in Corsica!
Arrivo dal Deso sfinito, sfatto come uno straccetto.
Talmente sfatto che, pur avendo saltato il pranzo, non riesco a capire se ho fame o no.
Solo dopo aver sorseggiato un po' di latte riesco a capire che quello che volevo era proprio qualcosa di dissetante e fresco. M'ha detto bene, ho imbroccato cosa chiedere, ed era pure abbastanza nutriente da mettermi a tacere lo stomaco.
Impossibile giocare di ruolo, nada gana per i giochi da tavola... o si andava sulla Wii o sul film in dvd.
Ha vinto quel capolavoro che è "La Cosa" di Carpenter.
Anche e soprattutto perché Sara non l'aveva mai visto! (Incredibile... ancora capitano certe cose!)
Rivolgendomi ai presenti annuncio che è probabile che mi addormenterò, invece va a finire che di tutti il più sveglio resto io...
Vabbé, "La Cosa" è sempre un mito... e poi, l'inizio col cane che corre nella neve, è spettacolare!
Fatto sta che quando il film finisce mettiamo su il dvd dei contenuti speciali, il che, per quanto fossero interessanti ed il bravo 'Robottino' ci spiegasse perché era finito in ospedale alla fine della lavorazione, è stato piuttosto letale... diciamo che ci ha dato il colpo finale letargico. Così, ultima sigaretta col Digia e poi tutti a casa, che tra l'altro comincia a piovere.
Ergo torno a casa, parcheggio l'auto in garage anche se so che dopo poco la devo riprendere, vado su, e... devo decidere che fare. Dormire?
Ogni fibra del mio corpo dice di sì, implorando.
Mangiare?
Sarebbe una bella mossa tattica, perché dopo devo andare da Vincio e non è che sia proprio salutare la cucina da pub. In una simile condizione di stress mangiare un hamburger che trasuda salsa rosa con un contorno di noccioline e patate fritte confezionate... non è l'ideale, ne converrete.
Scrivere al computer e tutte le altre milleseicento faccende che prima o poi dovrò sbrigare inclusa quella di farmi la barba?
Insomma, alla fine riesco a fare un po' tutto tranne dormire.
Esco, vado all'Overtime, da Vincio.
E' un bel po' che non ci passo, perché non è proprio dietro l'angolo, da casa mia, ed è quasi sempre un impiccio parcheggiare. Senza contare che non navigo spesso nell'oro, e che andare tutte le sere al pub è un modo per non navigarci. Insomma, faccio qui un mea culpa per non esserlo andato spesso a trovare.
Perché sabato sera è stata l'ultima volta in cui Vincio era proprietario del locale. Si celebrava la sua... beh, gestione: tutto quello che ci aveva dato in questi anni di apertura, mandando avanti il posto per il piacere, manifesto, di farlo più che per la prospettiva di guadagnare.
E così è stato anche sabato sera, con tutto il ricavato in beneficenza ad un ospedale, accompagnato da una sua simpatica iniziativa per invogliare gli assidui vecchi frequentatori a continuare a frequentare il locale: per ogni euro che aggiungevi alla beneficenza tiravi il dado a sei facce di Formula Dé. Può fare solo numeri dal 2 al 4, e in euro era quanto ottenevi di sconto per le consumazioni da effettuarsi nel mese di maggio. Io ho 15 euro di sconto, quindi è assai probabile che ci torni. ^_^
La serata, poi, è stata una classica "à la Vinciò", per dirla alla francese. Gioco di massa, tre squadre, nessuno esente, un unico premio in palio: si trattava del suo gioco, Crash!, che ho sempre voluto avere... Inutile dire che abbiamo vinto noi, ma io non sono stato il fortunato che l'ha preso.
Però mi sono consolato facendo la conoscenza di Azzurra, all'uscita del locale. 'Picciotta vintina', per dirla alla Camilleri, simpatica, estroversa, si è fatta fare una 'lettura cromatica' di com'era vestita, e l'ho 'svestita' (metaforicamente ^__^) in pieno.
Tanto che lei, rimasta intrigata, si è presa il mio numero di telefono e il mio indirizzo email, nonostante, proprio negli ultimi minuti, mi avesse presentato il suo ragazzo. =(
Quindi, a nanna che erano le quattro e poi oggi dovevo essere alle 12.30 a Vetralla, a festeggiare la cresima di Chiaretta.
Ovviamente, ho fatto stramaledettamente male i calcoli, toppandoli di circa un'ora (ma anche di più). Morale della favola, mi sono trovato ad attendere il treno alla stazione di Valle Aurelia in una giornata spettacolare di sole con indosso una giacca di fustagno che mi aveva convinto a mettere mia madre e vestito elegante (e scoprivo lì per lì al telefono che si sarebbe trattato di pic-nic e non di giornata in casa), con borsone appresso (dentro c'era tanto di maglione e ombrello), a dover aspettare il treno per Vetralla delle 13.07. In seguito a una marea di telefonate apprendo che
1- si tratta di pic-nic
2- il posto dove si tiene è piuttosto assai distante dalla stazione di Vetralla
3- Mauro e Marty non sono ancora partiti
Quest'ultima notizia mi getta nello sconforto, perché avviene pochi minuti dopo aver scelto di NON salire sul treno per Bracciano ed arrivare quantomeno all'Olgiata, dove potevo telefonare al Degio (non Digia, Degio: sono due diverse persone) e farmi quattro chiacchiere con lui che non vedo da tempo. Ma soprattutto perché su quel treno erano invece salite tre giovani fanciulle ceche (credo, a giudicare dallo sproposito di consonanti c, z, e k e stavano su di un testo fotocopiato che stava leggendo una di loro) con le quali mi stavo facendo gli occhi dolci fino all'ultimo momento... e perdipiù lottando (erroneamente, col senno di poi) con il mio istinto che mi diceva di salirci comunque.
Fatto sta che prendo il treno delle 13.07 ma per andare fino a Giustiniana, dove poi mi han preso in macchina Mauro e Marty. (tra l'altro mi han telefonato che ero appena sceso dal treno per chiedermi se potevo prolungare fino a Olgiata, pensa un po'....)
Vabbé, dopo aver inutilmente girato a lungo alla ricerca del punto esatto del pic-nic (geniale Marty che si fa dare tutte le indicazioni esatte al telefono, poi mette giù e se le scorda immediatamente, facendoci prendere la strada sbagliata) arriviamo, e c'è ancora da mangiare! Cibo sul quale ci gettiamo come disperati, scoprendo anche di essere arrivati giusti giusti per la carbonara, servita dopo tutte le altre pietanze (dolci esclusi). Insomma, salsicce come antipasto.
^__^
Bella giornata, grandi partite a schiacciasette e... e presenza di Anna dai capelli rossi, una donna che mi fa sangue in maniera industriale, presente però con entrambi i figli e con il compagno, per cui "guardare, ma non toccare"! ^__^
Diciamocelo: se ho intignato così tanto per andare è perché immaginavo che c'era lei!
=)P
E poi saluti, baci, abbracci, e via tutti sulla strada per ritornare!
Quindi, dopo tutto questo sproloquio di fatti di cui vi può importare poco o niente... ebbene, capirete perché posto oggi, dopo non essermi fatto vivo nei giorni scorsi!
^___^
Un abbraccio di saluto,
vostro


GrimFang

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