L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

martedì 9 ottobre 2007

I miei ragguardevoli sabato sera - parte seconda

Sono ovviamente ben lieto di aver suscitato il vostro interesse!

^__^

Chiaro che, per chi mi conosce, questa - per quanto sinora poca cosa - è una novità di bello spessore.
In fondo, per un assetato nel deserto (leggasi "single cronico da sette anni", e passa, purtroppo) anche una micragnosa goccia di acqua sporca può apparire chissà che. Però, considerato che queste due settimane - questi due sabati nel mio carnet - potrebbero anche essere indizio di un trend con cui prossimamente fare i conti, chissà...
Che stia entrando anche io nel mio tempo del giusto mix?
^__-

Adesso, riprendere il filo della narrazione, senza la suspance in cui vi avevo lasciato è certamente compito difficile.

"Non è ballabile" - mi fa, e quindi mi fissa provocante.

Io non accenno reazione, sorrido e basta.
Semplicemente perché non posso fare altro!
Primo, è la prima volta in vita mia che una ragazza mi rivolge una frase del genere; e la cosa non può che farmi piacere: non ho mai stimolato gli ormoni di una donna a un simile punto! ^__^
Secondo, ma che cavolo gli devo rispondere a una che ha appena detto che sta per violentarmi?!?
Ero basito, stupefatto, avevo un sorriso ebete/incredulo sulla faccia che dev'esser stato sicuramente preso per un sorriso di sufficienza da parte di uno che se la tira, perché, infatti

"Non credi che lo farò?"

e zac! Come una pantera si allunga verso di me, solleva una gamba e mi si mette a cavacecio e mi piazza la faccia a sette centimetri di distanza.
Io continuo a lasciarmi travolgere dalla situazione, gongolando all'inaspettata fortuna - nonostante lei non sia proprio una bellezza mozzafiato - di non aver fatto, al contrario di mille altre occasioni in cui ho finito col mandare in vacca tutto (e sorvoliamo sulle facili battute), assolutamente niente. Anzi! Glielo avevo pure accennato, in un qualche momento prima: "Io sono uno da cogliere", o qualcosa del genere.
Senza contare, poi, che proprio una decina di minuti prima, se non sbaglio, avevo visto la padrona di casa limonare col fidanzato - ergo era chiaro che quella era fuori discussione. Dunque questa ragazza, in fondo, era certamente la candidata numero uno - specie parlando di disponibilità! ^_-

Ma questa volta sento, qualcosa in me me lo fa pensare, che stare fermo e zitto continuando a sorridere non è più approprriato, che c'è qualcosa da fare.
Non so, forse ho raccolto senza accorgermene il suo tono di sfida, la sua provocazione.
Dentro di me qualcosa mi ha detto . Qualcosa mi ha detto .

Le ho preso la testa e l'ho baciata.

Così, con naturalezza, le ho messo delicatamente la mano destra dietro la testa, l'ho avvicinata gentilmente e l'ho baciata. Poi l'ho lasciata andare.
Io avevo messo la lingua, lei no.

Tornata ai sette centimetri di distanza, lei fa
"Ah. Io a questa festa non conosco nessuno; tu conosci tutti, e non te ne frega niente?"

Effettivamente, io non c'avevo proprio pensato.
Eravamo nel salone, insieme a tutti. Per carità, tutti intenti a farsi i cazzi propri, ma noi eravamo là, lei sopra di me, e c'eravamo appena baciati.
...e 'sti cazzi?
^__^

Tanto per cominciare si sbagliava: io là dentro conoscevo sì e no tre o quattro persone.
In più, di tutta la gente che c'era là dentro non mi dispiaceva affatto che si pensasse che lo davo via facilmente: hai visto mai...
E poi, anche se li avessi conosciuti, in quel momento proprio

"No, non me ne frega niente."

Non so come, lei si è tolta da sopra e io mi sono alzato, dirigendomi verso il resto della casa.
Ero convinto, giuro, che lei mi avrebbe seguito, visto che stavo andando a cercare un posto dove... ehm, ci siamo capiti.
E invece lei non mi segue.
Toh, ci resto male.
Prendo un bicchiere e torno di là.
Lei è sul divano al posto mio, e c'è spazio tra lei e quella carina. Indovinate dove mi siedo.
E nel frattempo la poltrona dove stava lei è occupata dall'americana - o brasiliana che era, mah - con cui lei prima aveva ballato.
Mi sdraio là, lei e l'americana cominciano un po' a ballare sedute, alzo le mani anch'io, lei poi prende il vestito dell'americana che lasciava un po' libera la pancia e le scopre l'ombelico, le fa il solletico, si gira verso di me, mi toglie la camicia dai pantaloni, scopre la pancia e fa il solletico anche a me, e poi...
Poi cominciamo a intrecciare le mani mentre seguiamo la musica - chi mi ha visto ballare sa che io ballo molto anche con gesti fluidi delle mani - e lei mi spinge verso le mani dell'americana... quindi mi spinge proprio a me verso l'americana... quindi mi ricordo cosa le ho detto a inizio serata, sulla fantasia del triangolo al femminile... quindi mi butta sull'americana...
E mi ritrovo sulle gambe di lei, tra lei e l'americana, che faccio il solletico sulla pancia di lei e sulla schiena dell'americana - la quale, in tutto questo, ha una faccia proprio sorniona e felice, al massimo incredula, ma in positivo, e accetta di buon grado tutto quel che succede.
E noi siamo sempre lì, in fondo al salone!!!

Gh!
Scusate la crudezza della prossima descrizione, forse un po' intima, ma io - che non sono affatto scemo - faccio di tutto per scivolarle tra le gambe.
Una volta che sono in posizione, lei ha allargato le cosce per farmi scendere, metto in atto quel che ho pensato.
Io sono magro, molto magro.
Ho le ossa sporgenti.
Una volta in posizione, pianto il piede per terra e comincio a spingere verso dietro. E lei comincia a muoversi di bacino, facendomi "saltellare". In realtà sono piantato talmente bene in terra e spingo così forte che in realtà è solo un movimento oscillatorio. Per me, che me la ridevo.
Sfregatorio, per lei.
E lei commenta pure, rivolta all'americana
"E gli piace pure!"

In effetti la scena, vista da fuori, era lei che faceva inequivocabili gesti maschili di bacino, ed io che le stavo sopra - decisamente un'immagine equivoca. Eppure, sotto, accadeva tutt'altro.
=)P
L'americana, in tutto questo, non aveva capito un cazzo, suppongo, e continuava a ridere beata mentre comunque io ero lì disperato a domandarmi cosa potevo fare per cercare in qualche modo di coinvolgerla.
In quell'istante arriva Stefano per salutarmi, che mi vede e fa
"CON DUE, addirittura!?!"
Io me la taglio, perché essere beccato in queste situazioni fa bene al proprio mito maschile. =)P
E infatti la voce s'è già sparsa.
Ma il saluto di Stefano che se ne andava ha anche comportato che la capricciosa lei sotto al mio sedere di lì a poco mi abbandonasse per andare a sbarrare il portone al mio amico che se ne andava, lasciandomi con l'americana con la quale non ero riuscito a stabilire un vero contatto.
In pratica, dopo questo sono rimasto più da solo e quando, un po' di tempo dopo che Stefano se n'era andato, non ho più visto questa ragazza in giro - pur certo che non se ne fosse andata via - la stanchezza ha preso il sopravvento e me ne sono andato a casa.

Ovviamente, il giorno dopo ero galvanizzato.
Vado in fiera più tardi - se no collassavo, e non avevo alcuna intenzione di arrivare devastato dalle due hostess - e, avendo un po' di tempo libero prima di cominciare, vado in giro a fare delle foto.
Chiaramente, erano tutte scuse per fotografare quelle due hostess: che il trucco usato con Nicoletta potesse rifunzionare?
Certo, l'email non è il telefono, però...
Fatto sta che giro, giro, e non le trovo. Porca p...ana.
Tra l'altro il sabato, parlando con Diana, lei mi aveva espressamente chiesto se il giorno dopo mi travestivo. In pratica - avendo lei visto Vania, e forse addirittura avendomi equivocato con lui (quando aveva la faccia pittata) - voleva vedermi in maschera teatrale, non in cosplay. Da giullare.
Tempo di decisione impiegato: quello dell'accelerazione da 0 a 100 in una Ferrari.
Avevo infilato le scarpe medievali nella borsa e poi mi sarei vestito con quello che trovavo là. Meglio se c'era una calzamaglia per mettere in bella mostra il pacco! ^__-
=)P
Scherzi a parte, mi sono messo in maschera e mi sono oscenamente truccato da solo.

Sorvolo sulla giornata quel tanto che basta per restare in tema - ah, alla fiera sono venute anche alcune yogurtine a dare una mano: Valentina, Isabella, Elena, Carlotta... - e vi dico subito che le ho ribeccate, insieme, al momento perfetto per far loro una foto.
Non solo gliela faccio, ma è proprio Marianna, la rumena, a chiedermi se poi gliele mando via email - e Diana l'ucraina immediatamente si accoda. E in più Marianna mi chiede se gliene posso fare una in piedi. E quindi anche Diana.
E quindi...
...quindi vengo INCREDIBILMENTE ringraziato per essere stato l'unico a filarsele in tutti quei giorni.

Siamo pazzi?

In quattro giorni di fiera, NESSUNO s'è fermato a chiacchierare con loro, a fargli compagnia, a elargigli sorrisi.
Siamo una patria d'imbecilli.
Troppo abituati al guardare ma non toccare fuori dalla nostra portata. Pieni di nerd dalla censura preventiva.
Caduti in basso gli stalloni italiani, eh?
Roba da far rivalutare i manzi da discoteca: almeno quelli ci provano.
Questo deve diventare un promemoria per me, che finora sono sempre stato dalla parte dei nerd.
^__^

Quindi le ho salutate, le dico
"Poi quando staccate fate un salto da me? Ho lo stand là dietro, così ci salutiamo."
e Marianna mi ferma, mi guarda e mi fa
"E se poi non ci dovessimo vedere?"

Credo di aver spalancato la bocca come un babbalone.
tra l'altro aveva in maniera decisamente probabile ragione. Alzo le spalle
"Allora, intanto ci salutiamo adesso!"
E vai con abbracci e baci.

Onesto: la paura delle ragazze slave che cercano il fesso (e sono indubitabilmente tale) da sposare un pochino c'è.
Non so chi me l'ha messa a suo tempo in testa, ma è pur vero che si conoscono storie così, e se ne conoscono tante.
E' anche fuor di dubbio che abbia fatto più colpo su Marianna che su Diana - sebbene quest'ultima, da brava giovane pianista, sia estremamente timida.
Ma sono uscito da questi due weekend decisamente arrembante e galvanizzato.
E anche voi al posto mio lo sareste.


GrimFang

PS: stasera ricomincia laboratorio, e spiegherò a tutti cos'ho scritto sinora e come sarà il copione.
Vediamo come andrà!
Nel frattempo, s'è deciso che il primo venerdì di dicembre rifarò lo spettacolo su "La scoperta de l'America" di Pascarella al "Baffo della Gioconda", associazione culturale/pub di San Lorenzo, e che metterò in scena il mio monologo come regalo di compleanno per mio padre, il 10 gennaio (se ce la faccio). Stiamo a vedere...

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