L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

giovedì 7 agosto 2008

Dovrei

Decisamente ne dovrei scrivere di cose.
Dovrei parlarvi di Farnese, di avignone, di Cly. Dovrei dirvi della tipa sulla metro che si leccava le labbra solo quando era sicura che guardavo, e sfiorava sensualmente il palo di metallo detto 'apposito sostegno', la quale mi ha fatto capire che io sono un MINCHIONE con tutte le maiuscole e che non ho la più pallida idea di cosa si aspetti una donna dopo che ha mandato simili messaggi ben poco equivocabili. E' finita che quando sono sceso ha abbassato gli occhiali da sole per fissarmi negli occhi, ed io ho sentito su di me il peso della patente di COGLIONE DOC.
Dovrei raccontarvi di Farnese in cui per tre giorni dovevo fare il cartomante medievale: leggere i tarocchi (quelli di Elish) e trovare le vite precedenti. Dei tre tavolini (uno sulla strada di passaggio, uno sull'angolo tra la strada ed il vicolo, il terzo alla fine del vicolo, sotto la "Madonna del Buon Consiglio") a me è toccato il terzo: per due giorni non è venuto nessuno da me, a parte un singolo signore che poi tra l'altro ha anche sparso la voce sullo scoprire le vite precedenti. Ma quando la domenica Erika se n'è andata e siamo rimasti solo io e Federicone - ed io mi sono spostato al tavolino sulla strada - ho avuto la giornata piena, tra tarocchi e soprattutto vite precedenti. Tra cui un maxi-gruppo di ragazzi e ragazze sui diciott'anni, che praticamente m'hanno monopolizzato la giornata.
La prima era incredibilmente torda: era così stupida che io stesso stentavo a crederci. Eppure dall'aspetto non sembrava. Ha cominciato lei perché l'hanno messa in mezzo, ed ha fatto da apripista. Poi ce n'era una che era monomaniaca di Gianna Nannini, ma ha fatto un sacco di domande interessanti. Era molto carina. E ancora un altro paio di ragazze, e poi si siede questa, pure caruccia, e che a un certo punto, tra le domande (è un gioco che si fa ponendo delle domande la cui risposta può essere un "sì") chiede:
"Facevo la prostituta? Scopavo?"
Io le chiarisco che 'scopavo', se le fosse venuto un "sì" avrebbe anche potuto significare che faceva la donna delle pulizie; e lei serafica chiede
"Facevo tanto sesso?"
E le esce 'sì'. Al che i suoi amici ridono, rimarcando il fatto che "figurati se non usciva sì".
A braccio, le sue domande a raffica seguenti sono state di questo genere:
"Scopavo bene?"
"Facevo le pompe?"
"Ho mai scopato coi vecchi?"
Il sottoscritto ha perso l'uso reale della favella fino a fine serata, e le parole hanno continuato a uscire per forza d'inerzia.
Dovrei raccontarvi che a Farnese sono rimasto un intero pomeriggio/sera da solo al tavolo perché Federicone è andato a fare lo spettacolo, dove ha ingoiato un po' di petrolio durante il mangiafuoco, s'è fatto prendere dal panico e s'è fatto portare all'ospedale. Di come poi per una settimana abbia sudato oltre i limiti umani ed abbia avuto cagotto continuo.
Dovrei raccontarvi di come a Farnese, l'ultima notte utile (quella di sabato) Federichino e Gabriele abbiano tirato su il cortometraggio che vi ho appena postato, girato in una delle case in cui ci hanno ospitato.
Dovrei raccontarvi dei cornetti caldi sulla piazza di notte, e dei gelati che io non ho preso e che Alessia, studentessa di scenografia, ha detto essere uno dei motivi per cui lei va a Farnese.
Dovrei raccontarvi della casa in cui dormivamo io, Cianna e Momo, che aveva la cucina e una piscina di cui abbiamo abbondantemente usufruito.
Dovrei raccontarvi del mio arrivo a Farnese con Momo, quando guardando dei giullari da lontano dico
"Quelli forse sono i nostri"
poi guardo meglio e ne vedo uno giocolare con le palline e faccio
"No, non è dei nostri, troppo bravo"
per poi scoprire che invece era proprio Cianna.
Dovrei raccontarvi di Massimiliano il nano, il figlio di Serenella, con cui ho condiviso tutti e tre i viaggi e che è pestifero, adorabile e insopportabile al tempo stesso, col peso di tutti e due gli anni che porta. Di come chiamasse spessissimo "Ico, ico!", di come si svegliasse di soprassalto pretendendo sua mamma per poi chiedere insistentemente "Ciucci!" o addirittura "Voglio quella" riferendosi alla tetta materna. Di come ogni volta che faceva un pasticcio - tipo infilare le mani nello scappamento del camper, come ha fatto a Cly, alla domanda "Che hai fatto?!" rispondesse subito "Niente", per poi cercare di scappar via senza dare nell'occhio come fosse Bart Simpson. Di come fosse assolutamente impossibile fargli entrare in capoccia che se la mamma sta guidando NON PUO' CAGARSELO neanche di striscio (gli ho anche spiegato che rischiavamo di morire tutti, ma lui niente, capriccio e "Ciucci!"), di avere rispetto per le cose degli altri, del fatto che non può sempre averla vinta lui (come in effetti è stato, a parte qualche sonoro scapaccione e qualche bonaria 'punizione' da me e Gab che lo pigliavamo per i piedi e lo tenevamo a testa in giù). Di come fosse in 'combo' con Alessandro, di due anni più grande di lui, che è venuto con la mamma sia a Farnese che a Cly, che invece è un bimbo molto più posato ma forse un pelo più 'represso' perché molto obbediente alla mamma.
Dovrei raccontarvi di come la mamma di Alessandro, Anna dai capelli rossi, sia un pezzo di femmina strepitoso; del discorso su pornografia e fantasie sessuali che abbiamo avuto a Farnese, del test dei colori che abbiamo fatto in viaggio per Cly, da cui è emerso che voleva fuggire dal tran-tran quotidiano e che aveva bisogno di passione; di suo figlio che mi prende come adulto di riferimento; di lei che mi definisce "profondo e sensibile" e poi imbrocca il mio ascendente e il mio segno zodiacale come mai nessuno è riuscito prima; di come alla fine sia chiaro che è troppo forte il senso della famiglia in lei, ed il rispetto di questo senso in me.
Dovrei raccontarvi del viaggio massacrante in camper fino a Vetralla e poi di lì in macchina fino a Roma: partenza da Cly alle 5 di mattina, arrivo a casa alle 20e30.
Dovrei raccontarvi di Valentina che a Ludika s'è fratturata il naso, prima era cascata col motorino, dopo ha avuto altri cacchi e tornando da Avignone le s'è infiammato il tendine, per cui a Cly era zoppa.
Dovrei raccontarvi della mia prima volta in Val d'Aosta, di com'è fatta Cly, delle casette dai tetti di pietra levigata e dall'aspetto di case di gnomo, del sole pazzesco che menava come un fabbro fino al pomeriggio quando s'alzava un vento fresco, fortissimo. Della passeggiata in notturna da cacarsi sotto, della riunione in camper fino a tardissimo il sabato e la domenica mattina il nano che si sveglia alle sette e manda in vacca il riposo di tutti. Del pannolino vuoto che non era vuoto, dello spettacolo infiorettato che ci dovrebbe rendere tutti orgogliosi, del drago Morrigan più terribile che si sia mai visto, della parola usata un po' a cazzo da Gabriele, del serpente Lalla...
E infine dovrei raccontarvi di Avignone. La splendida, magnifica Avignone.
Dovrei.

...ma mica lo so se ce la faccio!
^___^


GrimFang

4 commenti:

Neo ha detto...

Bello tornare da queste parti.
Lo stile non si impara!

Kisssssssssss

GrimFang ha detto...

Grazie!
Lo stile... è tempo che ci ragiono.
Dovrei farci un post, presto, per approfondire l'argomento!
Stay tooned!
^__^

Kissesssssss

mò... ha detto...

Mica lo sapevo della tizia porca di farnese!:o)
cmq..si, dovresti scrivere un sacco di cose perchè mi piace leggerti!
ma la cosa più bella di tutte è che certe cose dovresti viverle, e mi pare proprio che lo fai..

mi manchi un pò sai?
bacissimi umidicci

GrimFang ha detto...

Bwaaaaahhhhhhhh!!!
Mi manchi anche tuuuuuuu....
ma se aggiusti un po' la mira riesci pure a beccarmi.
=)PPP

Baci!