L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 18 agosto 2008

Il mio primo telecinema

Et voilà, sono nella SFIDA.
Come credo di avervi accennato, sono stato eliminato dal trofeo RiLL: nessuno dei miei tre racconti ce l'ha fatta. Peccato. Sarò sfiorato per sempre dal pensiero che quello che non ho mandato, il quarto, potesse essere invece scelto...
Adesso staremo a vedere per quel che riguarda la SFIDA: i racconti sono stati ultimati in fretta e furia e non sono stati mandati nella loro stesura definitiva (che dovrei stampare e spedire in questi giorni, comunque). Solo se saranno selezionati potrò rimetterci mano. Per questo la vedo un po' male pure qua; ma non ho proprio avuto tempo di farli bene, tra Farnese, Avignone, Cly, il portatile rotto, internet che non funziona, i casini in ufficio...

Già, i casini in ufficio.
Ieri ho fatto il mio primo telecinema, ovvero l'operazione di passaggio da supporto pellicola a supporto video. Intendiamoci: col termine si indica, generalizzando, qualsiasi operazione coinvolga le apparecchiature in quella stanza, quindi non ho affatto messo le mani sulla pellicola, bensì mi sono limitato a duplicare due dvd inserendo in uno il logo della Fondazione e nell'altro il timecode (il contatore con quei numeretti che corrono sotto all'immagine e indicano fotogrammi, secondi, minuti e ore in cui ci si trova). Che c'entra coi casini in ufficio?
Beh, che si tratti di un casino dovrebbe essere intuibile dal fatto che io non dovrei proprio occuparmi di questo, non essendo un tecnico addetto. Io di quelle macchine, al di là del minimo intuito, non capisco nulla. Ma, se me ne sono occupato io, ci sarà un perché...
La più grossa cazzata del mio quadriennale impiego presso la Fondazione, l'ho fatta venerdì 8 agosto.
A dire il vero, dovrei farla risalire a tutta la settimana prima, da quando sono tornato in ufficio dopo Cly, il 5, e mi son trovato gli appunti sulle cose da fare messi in bella vista dal collega, partito per le ferie.
Sopra di essi, spiccava in bella vista una circostanziata richiesta di telecinema per la Cinémathéque Française, da effettuarsi entro il 18 agosto. Il fatto che fosse circostanziata, mi levava qualsiasi appiglio cui appellarmi nel caso l'avessi dimenticata, come puntualmente ho fatto il venerdì.
Infatti, non avevo minimamente tenuto conto che, dei due tecnici, uno era già in ferie fino a settembre, e l'altro ci andava l'8, appunto. Quando me ne sono reso conto, l'8 mattina, l'altro tecnico, Loredana, era già impegnata a lavorare su delle urgenze. Impossibile rimediare alla cazzata.
Passata buona parte della mattinata a macerarmi sul mio essere un topo in trappola nella mia stessa cazzata, scrivevo e spedivo una mail - in copia conoscenza a tutta la mia dirigenza - in cui ammettevo la cazzata e me ne assumevo la responsabilità.
Ehm...
...
...e usavo dei toni, diciamo così, un po' "melodrammatici".

Devo prendere l'abitudine a contare fino a cento e rileggere con calma quello che scrivo.

Fatto sta che, subito dopo aver premuto invio, mi chiama il tecnico già in ferie - un caso, voleva sincerarsi che fosse tutto a posto - e, saputo dell'inghippo, si offriva di guidarmi passo passo via cellulare, lunedì mattina. Cioè ieri.
E siccome quando uno fa le cazzate è bene che rimedi, ero addirittura orgoglioso di poterci mettere una pezza!
Quindi esco dall'ufficio, vado a pranzo e...
E becco quelle della Diffusione Culturale (dirigenti e non) cioè coloro che avevano fatto quella richiesta, che mi guardano e ghignano.
"Così, ti sei cosparso il capo di cenere?" - sghignazzano.
Non so, forse sono arrossito, ma ho indicato il cranio rasato e ho ribattuto
"Magari ricrescono!"
Ecco come, ieri, mi sono messo di buzzo buono a collegare cavi, scovare chiavi, accendere e spegnere macchine e interruttori e rifare un lavoro due volte perché il collega s'era scordato di dirmi una cosa a inizio lavorazione...
^__^

Ma torniamo ai racconti.
Stamparli e spedirli è sicuramente una priorità. Uno dei due, MASADA, sicuramente lo rifinisco prima di stamparlo; l'altro, dovrebbe essere riscritto daccapo, e non lo posso fare.
Ma le altre priorità, già si sono accumulate.
Ho un corto da scrivere e da tirare fuori dal limbo: L'Angelo e il Diavolo.
Ho un copione di teatro da finire, specie dopo esser tornato da Avignone: La favola degli Zanni e dell'Untore.
Ho un romanzo ancora senza titolo da terminare. Un romanzo che si porta dentro tutto quello che di profondo mi ha cambiato negli ultimi anni.
Ho un "articolo" da scrivere per la prossima pubblicazione di Elish - niente di che, si tratta di riflessioni su di un ciclo di avventure che abbiamo giocato partendo da un progetto di Gabriele su "storie di fantasmi giapponesi a Roma", che diventerà un albetto spillato, di bassa qualità.
Ho un vero e proprio "mappazzone" da scrivere sui Tarocchi di Elish, e sul loro metodo di lettura, inventando dal nulla i complessi Tarocchi degli Astromaghi. Anche per questo sto leggendo "La via dei tarocchi" di Jodorowsky.
E sicuramente, giochi da tavolo a parte, c'è altro che non assomma alla mia mente in quest'istante. Compresa la partita da organizzare per il Digia che parte e si trasferisce per mesi a Parigi.
Non c'è che dire, è ora di darsi da fare.


GrimFang

1 commento:

mò... ha detto...

...quindi non ti chiedo di scrivere anche la mia biografia, vero?:o)