L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

venerdì 23 aprile 2010

Shopping!

Dopo tanto procastinare, mi sono sfavato i cabasisi - per coniare un neologismo - e mi sono deciso a muovere quel culo pesante e comprare qualcosina delle miriadi delle cose che mi servono.

L'ho messo anche come status su gmail, gongolando all'idea che qualcuno, come Erika ad esempio, possa totalmente fraintendere il senso di una simile affermazione: lo shopping per i maschi non è per niente simile a quello delle femmine! ^_^

L'altra sera godevo come un riccio nell'ascoltare Prince Faster a Radio Rock discutere dell'assoluta irresistibilità, per un maschio, di un negozio di ferramenta.
E citavano pure un negozio che conosco - e chi non lo conosce, a Roma - cioè Ferramenta Candia. Saranno millant'anni che sta lì.
E discutevano amabilmente del passarci le ore e dell'assoluta impossibilità di entrare in un simile paradiso del fai da te e del bricolage per professionisti e neofiti ed uscire senza aver comprato niente. A me, a dire il vero, non capita di sicuro di comprare una filettatrice come ha fatto Prince, o qualcosa che certamente non userai praticamente mai; sarà che sono ancora troppo giovane o poco addentro alle necessità di una casa - tipo una levigatrice, un trapano elettrico a batteria, un set di dodicimila cacciaviti a tutte le punte possibili più una.
Ma quanto comprendo bene questa situazione.
E' come quando entri in libreria: difficile resistere e non portar via almeno un segnalibro o un libricino millelire.

Ma non sono andato per shopping in ferramenta, e, anzi, ho comprato un paio di scarpe!
Tranquilli, non sto smentendo la premessa.
A parte che una donna, se entra in un negozio di scarpe, certamente non esce con un solo paio, soldi permettendo. Conoscete la scena: entra, fa impazzire la commessa, ne prova seicento e poi... Poi resta indecisa.
Mai visto una donna che alla fine è sicura di un solo paio.
E quindi, finisce col comprarli tutti e due, per mettersi il cuore in pace; e al massimo per potersi dire, ripetendolo tra sé come un mantra, "però forse erano meglio quelle altre", riferendosi genericamente a tre-quattro altri modelli che per capienza di portafoglio ha scartato.
Chissà, probabilmente questo è uno dei motivi alla base della preferenza femminile per gli uomini ricchi. Potranno sempre dirsi "sì, è un completo niente, ma almeno posso comprarmele tutte, le scarpe!". ^_-

Un maschio no. Uno come me entra da Cisalfa - dopo esserci capitato davanti per caso - perché pensa che questa volta non può ignorare che gli servono un paio di ginocchiere da usare per i trampoli!
E non è che ha un'idea precisa, un modello... entra e vede quello che c'è, e se proprio non fanno cagare, sceglie.
Poi però magari si ricorda che sono due anni che gira con le scarpe da tennis con uno sbrego laterale, e che continuamente pensa che un giorno o l'altro lo lasceranno scalzo.
Scarpe che poi, tra l'altro, ha amato tanto, al punto da decidere di non buttarle, ma di inchiodarle sui trampoli. Troppo comode e resistenti, adatte a ogni stagione; altro che tela grezza.
A tale scopo ero passato anche da Footlocker, negozio troppo fighetto per avere modelli funzionali, ma non di moda. E che prezzi, poi.
E se poi, da Cisalfa, noti delle scarpe che non sono proprio quelle che volevi (e ti maledici perché all'epoca dovevi capirlo e comprarne due paia, di quelle che ti piacciono tanto) ma un buon compromesso per l'uso teatrale e artistico che ne fai, beh, cacio sui maccheroni. E speri che ne saranno contente le spalle di Omar, perché hai scelto il modello con la suola più piatta che esiste.
Per chi non lo sa, io spesso e volentieri salgo in torre sulle spalle di Omar.
Sì, in piedi sulle sue spalle.
Ho trovato un perché al fatto che peso 50 chili.

E se nell'attesa che ti prendano le scarpe vedi una sweat-shirt del tuo colore preferito in offerta a 6 euro e 90, che fai, non la prendi?

E dire che tutto era partito in ufficio, dal ricordarsi che in edicola ho saltato un paio di numeri di qualche fumetto.
Metto in Google le parole "fumetteria, Roma" e guardo cosa c'è nelle vicinanze. Equivoco L'Olimpo del fumetto - dove poi ho rimediato l'1 di Valter Buio e il 6 di Rourke, ma non il 5 (che ora che vi scrivo mi accorgo di avere già, che culo), e confermato che non ho perso un numero di Cornelio - per il negozietto di fumetto nuovo/usato che in realtà dev'essere più verso Numidio Quadrato, scopro un negozio che non conoscevo e che puntualmente è chiuso, e me ne segno un altro paio. Già che ci sono, mi dico, vediamo se riesco a far percorso unico e raccattare un po' della roba che mi serve, tipo smalti e chine colorate per dipingere le miniature. Ma "miniature, Roma" tira fuori negozi d'arte che vendono icone, e devo precisare "miniature fantasy, Roma" e scartare i risultati che comunque mi parlano di fantacalcio e roba che sembra non entrarci un cacio.
Allora provo comunque con "articoli da disegno, Roma" e via così, segnandomi quello che esce in zona Tuscolana-Casilina-Torpigna.
E le scarpe proprio non le ho cercate!!!

Ma visto che uno comunque se la fa a piedi, ai negozi ci capita davanti.
E se no, chiede: a L'Olimpo del fumetto ho chiesto gli smalti per le miniature, e sono loro che mi hanno rigirato al me sconosciuto Gorla, praticamente dietro l'angolo. Un gran bel negozio di - guarda caso - articoli da disegno, che col ciufolo che mi era uscito su Google.
Sempre meglio chiedere! ^__^
Qui, gli ho ammollato, non senza un piccolo rimpianto nel cuore (e nel portafogli), 32 euro sull'unghia per dieci boccette di china colorata. Rimpianto, perché l'acquisto è dovuto solo alla perdita ormai conclamata della mia sacchetta grigia con tutte le chine (20 boccette), pennini e pennelli. CENSURA.
E meno male che mi sono trattenuto dal comprare gli smalti - almeno so che lì costano 4 euro a vasetto, e vasetto grosso, e posso fare il confronto col bilancino-braccino corto degli strozzini dei negozi di modellismo. E posso comunque chiedere consiglio a Gnottapan, che le miniature le decora, più che dipingerle.
Così come ho fatto da Cisalfa: in quella sede, divide il locale con ELDO, dove ho visto che con 120 euro ti porti a casa un hd esterno da 2 TB.
No, dico, 2 Tera.
Non credo di sbagliare se dico che l'hd Lacie da 500 GB che mi son fatto regalare a gennaio 2009 era venuto una cosa come 90. Poi dici come passa in fretta il tempo tecnologico. Dico solo che gli hd esterni da 500 GB che stavano in vetrinetta sui 50 euro, erano più piccoli del mio cellulare.
E avevano pure una linea di design migliore. -_-
Devo solo decidermi e sbrigarmi prima che entri in vigore la tassa Bondi - la simpatica tassa che ricade sull'uso possibile di qualcosa, non su quello reale.
Come a dire, ricarico sulla RCA il fatto che con l'auto potresti farci un incidente, buttarla a mare, darle fuoco, farci un attentato...
Evviva la genialità della gente al comando: vent'anni fa a Bondi gli hanno mandato un segnale radar, se ascolti bene la testa gli sta ancora suonando...

Quindi eccomi qui, soddisfatto (e sudato) per i miei acquisti sportivo-teatrali, fumettosi e hobbystici! Che poi, di miniature ne ho comprate altre (oltre le millanta già possedute e non colorate) un paio di mesi fa; oggi ho comprato le chine da passare sugli smalti (che mancano - quelli che ho più che secchi sono archeologia), i pennelli non so in che stato sono... ma poi mettersi sul serio a dipingerle, quella è tutta un'altra storia!
Un po' come la filettatrice di Faster...


GrimFang

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