L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 12 luglio 2010

Questa poi...

In effetti, può bastare poco.
"Oggi sei felice, eh?" - mi fa Daniel, lo studente colombiano, mentre vado via dall'ufficio.
Ma no, dico, è che fa piacere rivedere un amico che non vedo da molto.

Ma è sbrigativa, prova a riassumere, per non perdere tempo; non è una frase che renda esattamente l'idea.
Il fatto che fino a pochi istanti prima fosse stata una giornata grigia, oppressa dalla cappa pesante di afa che ci ha occluso le vie respiratorie, e reso difficile tanto il lavoro quanto lo stare svegli. E che poi, oplà, uscendo, ti trovi davanti Mario.
Mario uno dei quattro autori di Elish.
Quello sposato con Mara, padre di Martin e... accidenti me l'ha detto e l'ho di nuovo scordato! Marco? Tanto è sempre con la M e immagino con un numero diverso di lettere rispetto agli altri della famiglia.
Mario lo conosco anche da prima che nascesse Elish, perché il gruppo era quello.
Poi lui, Taiyo, Vania ed Emiliano hanno scritto quel gioco, e, senza scherzi, la nostra vita è cambiata.

Cavolo.
Non ci avevo mai pensato prima, ma è maledettamente vero.
Se oggi sono qui, e scrivo questo blog, che ha questo nome, che ha l'intento di focalizzare la mia energia creativa, è perché quel lontano giorno loro hanno creato quel progetto e io ci ho creduto. Non tanto perché prosegue ancora, ma proprio perché ci ha insegnato a tutti - almeno, a tutti noi - che creare è possibile.
Che è possibile essere indipendenti, agire in maniera ludica per la libertà - di gioco, e tramite quella anche della più generale. Il gioco è maestro di vita: ci sono delle regole da rispettare, altrimenti non ti diverti. Ma queste stesse regole possono essere interpretate, modificate, rimesse in discussione: rese vive.
E c'è da chiedersi qualcosa, se oggi molte di quelle persone fanno teatro, cinema, scrivono, producono musica e la fanno a loro volta.
Se contrariamente alla narcolessia nazionale uno come Vania lotta contro i mulini a vento (non perché non esistano, la polizia che ha messo i sigilli a Ygramul ne è uno ben reale) per tenere aperto il suo spazio teatrale, o uno come Taiyo produce i dischi propri e del fratello con la sua etichetta AltoEnt, made in casa e a dispetto di tutte le major va pure bene.

O se uno come Mario, oltre all'attività informatica e all'hobby della regia abbia prodotto il suo primo film horror, con l'aiuto di Emiliano e Taiyo (più altri) la cui regia, caso nemmeno poi così assurdo, è di Edo. Nemmeno così assurdo perché Taiyo compariva in "Tao", di Edo. Quello che reputo il miglior corto del Centro da me visto sinora.
Edo che era compagno di corso del mio collega Stefano (quello che adesso vive a Torino e lavora a Ivrea) con cui ho condiviso la più bella delle mie andate al Festival di Venezia. Edo che un sacco di volte che passava al Centro mi raccontava dei suoi progetti e delle sue regie, fra cui non ha elencato questo.
Edo che venerdì scorso mi ha chiesto come poteva fare ad acchittare la sala cinema per una proiezione oggi, cioè per Mario.
Che giri strani che fa la vita.

Proprio quando per uno scambio di email male interpretato via Facebook, Taiyo ha capito che io volevo fare la regia di un video per il fratello. E che quando s'è chiarito che in realtà volevo solo dare l'idea in realtà è finita che mi sono davvero proposto per girarlo.
E, chiaro come il sole, mi sto strizzando sotto dal cagotto paura da quando l'ho detto.
Ogni tanto penso che avrei bisogno di un mini-me molto deciso che mi prenda a calci nel culo per farle davvero, le cose.
C'è uno standard alto da mantenere, per i video di Jesto.
Ma è anche vero che posso mantenerlo alto tematicamente, perdendo un pochino in qualità tecnica, magari... -__-
Non lo so.
Meglio continuare a non pensarci.

E mio fratello che mi ha fatto sentire la musica che fa, e mi ha chiesto di scrivergli un testo.

E la SFIDA di RiLL che attende...

E i tre giorni ad Amatrice ad agosto, che spezzano il mio periodo di ferie. E Sara che mi aspetta in Inghilterra...

Mamma mia quanto si fa complicata.
Come ho detto a Mario, sembra che la vita stia diventando un mini-me pronto a prendermi a calci in culo.
Come dite? Magari?!


GrimFang

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