L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

mercoledì 10 settembre 2008

Pazhalste!

Ho visto "300" e finalmente posso continuare a dire che è una gran cagata, ma con cognizione di causa!
Solo i titoli di coda e la scena dell'oracola seminuda che sembra immersa nell'acqua sono da salvare. Certo, riprende bene il fumetto di Miller, ma non si può proprio dire che aggiunga quando invece leva a man bassa!

Curiosità: come vi dicevo sia Istanbul che Gab si son mossi mentre davo vita al post sullo stile. Ho scritto un post sull'abbordaggio, e vengo abbordato sulla metro. Però da tre gay che andavano al concerto di Madonna.
Cosa devo scrivere per trovarmi una donna?
Un racconto sulla torbida relazione tra due omosessuali?

Oggi invece sulla metro ho incontrato un tipo che suonava la chitarra: non uno di quelli che passano col cappello e fanno le solite tre canzoni, ma uno seduto, un passeggero, che ha accennato "Il ballo di San Vito" di Capossela, "Malarazza" e un altro paio di canzoni del genere. Ah, sì, "Lu rusciu te lu mare". E' stato molto bello, perché alla fine io mormoravo il testo cercando di capire dove saltava - un po' a cazzo - con le strofe, un'altra canticchiava e insomma, c'ha messo allegria.
Invece stamattina, sempre sulla metro, sono saliti un gruppo di turisti russi, puntualmente tutti attorno a me. Ero già lì che mi ripassavo "spaziba" e "pazhalste" in attesa del momento in cui sarebbero scesi, ma quando poi è accaduto non ho tirato molto fuori la voce; ne ho puntato uno e l'ho detto.
A) aveva mezzo metro di spazio, per cui dirgli "prego" era un po' forzato.
B) non hanno mai parlato di me, quindi perché avrei dovuto dirglielo se non per rinverdire i fasti di "Metti una sera sul 46"? (cavolo, inizio ad autolinkarmi un po' troppo spesso...)
Insomma, m'ha sentito ma non credo abbia proprio capito. Ha risposto "Prego" in italiano, e
- Prego.
- Prego!
non è una conversazione che funziona.
Comunque, in realtà era un segno del destino (che non esiste quindi la frase è ironica).
A lavoro le lezioni non sono ancora ricominciate, ma qualcuno che bazzica c'è. Ad esempio, c'è chi sta girando un corto, e nella sua troupe ci sono due costumiste carine e un paio di assistenti di qualche tipo con le bocce davvero grosse. Senza contare qualche altro bel visino che non si sa a quale titolo sta lì.
Questo pomeriggio, mentre stavo risistemando (un mazzo come una capanna) l'inventario per togliere quelle due-trecento videocassette da spedire a Ivrea e altrettante da mandare a Milano in comode scatole di cartone da imballare, alzo lo sguardo ed entra questa qui, attrice del corto: magra, capelli neri ed occhi azzurri come il mare di Sicilia. Sullo stile di Natasha Hovey in "Acqua e sapone", ma non così ingenua. Credo di aver leggermente spalancato la bocca e lei, in un italiano un pochino distorto mi chiede le condizioni del prestito o della visione.
Le ho praticamente risposto in automatico mentre mi beavo della sua vista e bevevo la mia saliva, e lei mi dice che è bielorussa. E che vorrebbe vedere tutti i film - li ha già visti, ma li vuol vedere in lingua originale - di Marcello Mastroianni e Adriano Celentano [sic].
Finiamo a parlare delle capacità recitative di Celentano e del mio dubbio che lei li abbia visti proprio tutti i suoi film - perché mi sa che qualcuno tipo "Bingo Bongo" o "Jackpot" non ci sono arrivati in Bielorussia - e lei mi rivela che il suo preferito è "Il bisbetico domato" con la Muti. Però conclude dicendo che "...forse voi non capite, è un grande attore".
Strano, perché volevo proprio vedermi "Yuppi du" che hanno dato a Venezia... =)P
Poi arriva Stefano (che deve avere il radar) per invitarmi a pranzo, insomma si parla ancora un po' poi lei mi ringrazia, si volta - le poltroncine blu, visto il suo deretano, han fatto partire un applauso - e io lancio un sonoro "Pazhalste!".
Si gira, mi sorride, ripete "pazhalste, sì", e va via. Mi sa che è tipico dei russi ripetere prego dopo un prego, vé?
Doveva tornare nel pomeriggio per vedersi qualcosa e invece è sparita.
Chissà, magari la prossima settimana...
Ma è una pia illusione. Il corto in cui recita finisce domenica.


GrimFang

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