L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 8 settembre 2008

Inaspettate (e gradite)

Oramai è chiaro a tutti che sto godendo come un riccio. Che poi chissà come godono i ricci, ma visto il modo di dire dev'essere tanto. ^__^
Tanto assai.
^____^

Aaaahh, queste son soddisfazioni.
PORCHE soddisfazioni.
Infatti godo come un maiale, che almeno questo lo so, ha un orgasmo di trenta minuti.
Giuro. Non scherzo. Trenta minuti.
Ora, se fosse un maiale che al primo tocco se ne viene avrebbe una vita terribile.
Del resto, se fosse anorgasmico credo che sarebbe un porco suicida.
Vabbè, godo come un riccio, godo come un porco, insomma: godo.
Godo, godo, godo!!!
E son soddisfazioni che, purtroppo, non so se vi posso comunicare. Eh già, magari qualcuno di voi l'ha già saputo perché mi ha beccato online quasi in diretta... beh, con una cena di mezzo, quindi in breve differita. Ma non temete, ci vorrà poco a saperlo. Il tempo di...
Beh, in fondo non è tempo mio, ma altrui, cioè, anche mio, ma...
Ok.
Diciamo che devo rimettere mano a una certa cosa, perché si deve farla bella bella per la sua "prima uscita in pubblico".
^_______________^
Sarò criptico, ma l'ho detto.

Adesso, si sta facendo sentire il down di questa bella emozione.
E pensare cho oggi in ufficio stavo proprio rinco. Della serie mi parlano al telefono ed ho proprio tipo un nebbione nella testa che rende difficile rendere intelligibili le parole. Uno potrebbe dire colpa del poco sonno, del cibo, del caldo... invece mi sa che è proprio il posto di lavoro.
Al telefono con la mia responsabile, quella di cui vi dicevo non sempre bene, oggi stavo cottissimo. Però siccome in realtà i suoi momenti buoni ce li ha anche lei, ed oggi era cotta come me, ci siamo spaccati dalle risate per dieci minuti solo a constatare quanto stavamo fuori.
Roba da lacrime: tutto avrebbe potuto essere liquidato in tre secondi.
"Ciao, scusa ho sentito Flavia che chiede di sapere chi deve pagare le spedizioni a Torino e Milano delle casse che hai pronte: c'era qualche autorizzazione a riguardo? Hai delle mail?"
Invece sono stati dieci minuti di
"Ma non ce le aveva autorizzate?"
"Scusa, ma quella mail non me l'avevi mandata tu?"
"Ma che davvero? Oddio che figura, a Flavia ho detto che non sapevo niente..."
"Sì, mi pare di sì... però, ehm... non la trovo. Proprio io che ho tutte le mie cartelline ordinate... Non è che ti ricordi come si chiamava?"
"No... ma quando te l'ho mandata? Ma sei sicuro?"
"Oddio, mi pare di sì... Ce l'aveva detto, no? Questa roba va a Milano e Torino..."
"Si... questo me lo ricordo anch'io... ma quand'era?"
"Ah, non so... Quella volta che siamo andati a pranzo..." [il famoso pranzo col dirigente]
"Ah, allora la cerco..." (!!!)
"Sì, ce la dovrei avere anch'io..."
"Eccola!..."
"Come si chiama?"
"Richieste."
"La cerco..."
"Ok, allora te la mando..."
"Eccola qui..."
"Eh, io te l'ho mandata il 7 giugno... No, quella è quando me l'hai mandata tu... io t'ho risposto il 18..."
"Eh, sì..."
"Te la mando e la giri a Flavia... ah, ma te ce l'hai già, te l'ho mandata il 18..."
"Eh, infatti. Eccola qui. La giro io a Flavia..."
"Oh, sì... abbiamo risolto... Hey, ma non dice chi deve pagare le spedizioni."
E la cosa fantastica è che in quel momento abbiamo realizzato che ce lo ricordavamo tutti e due che non s'era mai parlato di questo!
^______^

Niente, l'abbiocco post-prandiale (che poi, avessi mangiato chissà che di diverso dal solito panino al prosciutto - mi verrà la gotta!) ha preso possesso di me fino all'orario d'uscita, quando mi stavo accingendo a raggiungere la metro, ma ho incrociato una ragazza (beh, magari era più vicina ai quaranta...) talmente carina che ho telefonato al mio amico e collega Stefano per sapere dov'era e ci siamo dati una punta davanti al centro commerciale - verso il quale la tipa, così, a intuizione, stava andando.
Infatti è entrata lì, e Stefano è arrivato cinque minuti dopo.
Ora, sono contento che il mio 'senso di ragno' funzioni ancora così bene, perché signori miei, entrare al centro commerciale di Cinecittà Due cinque minuti dopo una tipa e, sapendo solo da quale porta d'ingresso è entrata, riuscire a ribeccarla a colpo sicuro - dentro al negozio di Eldo... vuol dire che c'è proprio un radar che funziona da Dio!!!
^___^
Poi Stefano m'ha portato a conoscere Katia, la sua fisioterapista, che già una volta voleva presentarmi per farmi capire quant'era gnocca (e stavolta devo dire che ha sostanzialmente ragione). E dopo, alé, metro fino a casa.
Anzi, fino a una fermata dopo che dovevo prelevare dinero.
Poi mi faccio il marciapiede verso casa, all'incrocio semaforo rosso... mi giro un attimo, scambio di sguardi con una tipa...
E mi sembra che mi guardi nell'anima. Tac, arriva a fondo.
Sulle prime è una sensazione piacevole, bellissima. Ma poi, mentre faccio il sostenuto fingendo noncuranza sento come un crac al centro del petto, come se m'avesse rotto qualcosa. Quando attraversiamo è accanto a me, ma non la guardo; mi supera, e la seguo, deviando dal mio percorso. Prego che entri nel bar e non lo fa, ma si volta a guardare se la seguo. Si butta in pizzeria, non ci vado, perché mi sembra che potrebbe essersi spaventata. Tiro dritto, ne approfitto per fare un salto all'edicola che vende fumetti usati: mi manca sempre questo maledetto 185 di Nathan Never. Niente, chiusa.
Sono indeciso se continuare di lì o tornare indietro; sbaglio.
Torno indietro, e la incrocio subito, come se la stessi davvero seguendo (ma dai?) ed ora avessi invertito i miei passi per ribeccarla (e non era così?). Però più 'squallido' di com'era realmente. Ormai quel che c'era s'è perso, e tiro dritto.
...si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti
a trattenere.


GrimFang

2 commenti:

mò... ha detto...

Cioè
Tu vai a Cinecittà Due e nn dici nulla a piccolamò che in macchina ci mette 10 m inuti 10?!!??!!?
ma guarda questo!!

cmq...se te mi seguissi...io andrei dritta dritta a rifugiarmi tipo da polizia e/o carabinieri!
Ecco..

Non hai faccia rassicurante tu!
hihihihihih

Per ultimo....godo del tue ermetismo!smakkete!

GrimFang ha detto...

Bimba, io davanti a Cinecittà Due ci lavoro... Sei tu che hai una macchina senza freni come la padrona, e non ti sposti mai di un millimetro!
E poi, da quando mi son fatto i baffoni spioventi anni '70 la mia faccia è mooolto più rassicurante... ^___^
E adesso, goditi il mio ermetismo di pagina in pagina!!!
Eh eh eh...
:*