L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 16 giugno 2008

Come je sto

Accartocciato, sudato, tremante.
Un resto umano.
Sto così.

Stretto. Soffocato. Abusato.
Sono trenta giorni che dormo in un salotto. Anzi, nel mio letto, ch'è come un divano: quelli che entrano, ci si siedono tutti. Avevo una scrivania, una volta. Delle penne.
Tutte sparite. E' comparso un evidenziatore che non è mio, in compenso.
Non ho una chiave alla porta, non ho un chiavistello alla camera. Non posso chiudermi dentro, non posso chiudere gli altri fuori. I muri sono di gesso, le porte fanno passare tutto.
Il piccolo Attila ha strappato uno dei miei poster preferiti, ma sul mio letto non ci può essere arrivato da solo.
Anche oggi ero solo in ufficio. Alle 5.40 qualcosa m'ha svegliato, poi c'hanno pensato tutti dalle 7 alle 8 a fare casino in corridoio. Perché io non esisto, non lavoro, non ho diritto al riposo.
M'hanno risvegliato alle 9 meno un quarto, e addio anche ultimo quarto d'ora di sonno.
Un inferno.
Non ho un momento per me, al massimo al cesso.
Ma alle volte neanche lì, visto che per far le cose in tutta calma mi tocca aspettare che qui tutti abbiano finito e siano tra le braccia di Morfeo. Chissà se a qualcosa a che fare col suo nome la parola morfologia... forse perché nel sonno tutti cambiano faccia?
Vado in scena tra una settimana, non so un cazzo del copione.
Faccio fatica a concentrarmi, continuo disperatamente a chiedermi come cazzo facevo gli anni scorsi. Non ho più energia, la spendo tutta e non mi ricarico, non ho più testa, dovrei fare anche tante altre cose...
Ma i due computer sono qui, tutti entrano per farsi un paio di Spider o altri solitari di Windows, per controllare la posta, connettersi a internet, o fare due passi, come fa mio fratello. Il pomeriggio papà dorme sul mio letto (la notte dorme da mio fratello, per fare spazio), la sera ci si svacca mio fratello, se non c'è niente che lo attiri in televisione.
Non posso nemmeno più sdraiarmi sul mio letto, nemmeno quello è più mio.
Straniero in casa posso capire, ma straniero nella propria stanza...
Mia sorella usa tutto quello che capita e non rimette mai a posto: ha usato la mia penna usb (no dico, ma chiedere permesso prima di farsi gli emeriti stracazzacci miei?) e la mia spillatrice l'ho ritrovata in sala.

Devo correre avanti e indietro per riprendere i frammenti della mia esistenza, per ricondurre all'ordine, all'uno, tutto quello che viene quotidianamente calpestato, stracciato e violato.
Non so come faccio a reggere, tra questo, il lavoro al massacro e l'ansia di tutto quello che a breve - troppo a breve - sarò chiamato ad affrontare.
Mi sento come un motore fuso.
Impossibile fare progetti, ritrovare entusiasmi... persino la situazione economica è fallimentare.
Con tutti i soldi che ho dovuto sborsare tra anticipi del volo per Avignone, anticipi dell'affitto per LuccaComics&Games, e altri che non mi ricordo mi trovo con meno di uno stipendio in tasca e con l'orribile sensazione di aver lavorato praticamente gratis da febbraio (ovvio che non è così, ma nello stesso periodo dell'anno scorso ne avevo ben di più).
Eppure, da due, tre settimane non sono andato al cinema o a mangiar fuori che un paio di volte... Non mi sono dato alla pazza gioia. Non so neanche più cosa sia, la pazza gioia: il mio fegato si rifiuta di assecondarmi se provo a fornirgli un promemoria. Non ho più l'età, nel senso che me ne sento il peso due, tre, quattro addosso... La quarta età qual'è, quella dell'ultracentenario?
Faccio fatica persino a pensare, e mi sento debole, debole...
Talmente debole che a volte non ce la faccio nemmeno a parlare.
E questo dovrebbe dirla lunga su quanto mi sento debole.

Sono le 23:10, i pesci si spegneranno tra mezz'ora. Stasera mi sono abbioccato sul letto da dopo cena fino a dopo le dieci, cioè almeno due orette.
Sono rincoglionito ed ho un maledetto bisogno di dormire, ma domani devo arrivare a lavoro puntuale, che ho due prenotazioni. Oggi tornando a casa con una collega in metro le ho spiegato la mia situazione. L'ha definita "un incubo". E m'è venuto da ridere, ridevo e le davo ragione, e le spiegavo che quella risata era figlia del più completo esaurimento. Come la battuta grevissima che ho fatto a Ilaria senza pensarci oggi, quando le amiche le facevano spiritosi commenti su come mangiava il gelato... ed io ho fatto "Vabbè, mica lo sta mangiando così: [mi prendo la testacon una mano sulla nuca e la alzo e la abbasso su di un gelato immaginario]"
Meno male che poi si sono spaccate di risate tutte e tre, perché ho spiegato come stavo ed è risultato evidente...
A tocchi.
Buonanotte, e speriamo che queste due ore di coma non mi guastino il riposo...


Grim fu Fang

4 commenti:

mò... ha detto...

...mamma mia!
Descritta così è effettivamente allucinante!Anf!
SE avessi tempo e SE avessi un pc, ti direi di venirti a rifocillare al momolocale qualche sera..
ma come sai anche dall'altra parte di roma i casini non mancano...però...ecco...
una volta un amico mi disse
"Mi piaci perchè sei sorda"
e nn sai quanta forza mi da questa frase quando mi sembra che tutto intorno sia "troppo"
Ecco...prova ad essere un pò sordo anche te!
E per lo spettacolo...SAREMO MERAVIGLIOSI!!!

GrimFang ha detto...

^______^

Momo, grazie di esistere.

Sarà per quello che me piace tanto quella pubblicità del B.O.A. su RadioRock, con Ludwig Van Beethoven che capisce "...davanti ar fienile de Mosca"?

^___^

mò... ha detto...

ehehehe!
pò esse!
cmq...so che avrei altri modi per fartelo sapere...ma...vabbè, qua sto!:o)
Visto che hai nominato radiorock...il martedi notte ascolto i tuoi sms...e tutti i martedi notte piglio il cell per mandarti una risposta via radio...e tutti i martedi notte mi ricordo di non avere il nuovo numero!
ahahahahah
sto folgorata!:o)

GrimFang ha detto...

Mamma mia quanto sei... Momo.
Stai proprio folgorata: il telefono che è cambiato è quello fisso per parlare con loro, non quello degli sms!!!

^___^

Momo, come sei Momo!