L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

domenica 22 giugno 2008

Nazionale. Senza filtro.

Siamo fuori dagli Europei.
Ai rigori con la Spagna, dopo una partita ch'è stata un mattone indigesto, tutto a piazzarsi sullo stomaco. Non tanto perché abbiamo perso - quello un po' me lo aspettavo - ma per come e con chi. La Spagna degli ultimi tempi trasuda spocchia: mai quanto i francesi, ma trasuda spocchia. Un po' come "la Spagna è il Real Madrid", squadra che mi sta sul cazzo.
Potenzialmente assurdo, visto quanto, di contro, mi piace la terra spagnola, la gente.
E poi, fatemi perdere con una squadra che ubriaca di passaggi, che ha una disposizione in campo da dio, che conosce gli schemi e si trova a memoria nei passaggi. Non con una squadra identica alla mia, stessa disposizione in campo, stessi svarioni e stessi tiri lunghi da metà campo... Cavolo, alla fine sembrava una gara di durata: siamo usciti perché eravamo quelli più stanchi.
E questo non va giù.
Anche perché, diciamolo, la Spagna ha fatto schifo.
Un gioco morto, in cui l'unica emozione era il segnale di bip dell'elettrocardiogramma che suonava ogni tanto. Spreco, spreco, spreco e brutto gioco: e poi a me, quando ci graziano di falli e di rigori (che c'erano, sacrosanti) vincere non mi piace più, mi rovina il gusto. Deve accadere qualcosa che rimetta il gioco in pari, sennò mi pare di aver barato.
E poi, avevo tanta voglia di vincere per affrontare la Russia. Quella sì che è una squadra che m'è piaciuta: ha persino buttato fuori l'Olanda, che era la mia favorita per quest'anno. E uscire con la Russia non mi sarebbe affatto dispiaciuto.
Perché la Russia è una di quelle squadre che se vince sembra che non ci crede.
"Ma che, davvero abbiamo passato il turno?"
Glielo leggi in faccia, e ti fa piacere vedere quei ragazzi felici: perché è entusiasmo vero, per una partita che non è mai vissuta come routine, una partita come le altre. Certo, anche loro avranno contratti, quotazioni che saliranno tanto più quanto vanno avanti, ma mantengono quell'aria di onestà e di franchezza, di semplicità che tanto adoro nel calcio. Hanno tutta l'aria della squadra che, se esce, se ne va col sorriso, soddisfatta di poter dire "siamo arrivati fin qui".
E in fondo è questo che è implicito nel termine giocare.
Ecco, io non me la sento di dire "siamo arrivati fin qui"; non tanto perché siamo i campioni del mondo, ed uscire ai rigori è segno di una sostanziale parità, ma perché nonostante il fair play è stata una partita del cazzo. E se c'è una cosa che adoro, specie adesso ch'è merce rara, è il fair play, che rende bello il gioco del calcio.
Quello che ho visto fare a Buffon stasera, quando risollevava gli spagnoli, quando dava pacche e sorrisi agli attaccanti avversari che fallivano o si metteva in mezzo a placare gli animi come un papà bonario con un figlio capriccioso. Quello era bel calcio.
Vederlo prendere le quattro pappine che ha preso ai rigori, invece, un po' meno. Si vede che non c'era di testa. Più stanchi, appunto.
Stanchi come me, che sono esausto, estenuato dal caldo e dal mal di testa: troppe sigarette e troppa televisione. In effetti, ho visto tutto il gran premio di Magnycourt - che mi ha dato tre belle soddisfazioni: vittoria Ferrari, doppietta con la vettura di Kimi in quelle condizioni e terzo posto di Trulli, che vuoi di più dalla vita? - ma non mi sono limitato a quello. Perché subito dopo facendo zapping ho trovato "Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova - si sospettano moventi politici" - con un titolo così lungo non poteva che essere un film suo - che non avevo mai visto e di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza (no, dico, Giannini, Mastroianni e la Loren su di un solo film), e subito dopo, a ruota, "Ricette d'amore", che avevo già visto, ma che ho sempre trovato carino...

E a dare il colpo di grazia, rendendo il mattone letale, ci si è messo il compagno di mia sorella, che si è voluto vedere la partita con me. Dovevo vedermela al pub, ma la voglia di uscire, spendere denaro e benzina (tra l'altro senza aver ripassato il copione manco oggi), m'è passata.
Ora, io non ho nulla in contrario al fatto che tu veda la partita con me, a patto che si rispettino un certo tipo di regole: la prima è capire se la conversazione che fai è gradita o meno al tuo ascoltatore. Sciropparsi tutta la partita in compagnia di uno che non guarda lo schermo, scuote la testa, e commenta sarcastico a ogni errore che facciamo... e così me la rendi un supplizio!
Tutto il tempo a dire che non ci meritiamo di vincere, che siamo una squadra che fa schifo, e "buttatela dentro 'sta palla!" e "questi ci mandano fuori, la vedo male"... sono tutte cose che so anch'io, che cacchio, ma così me le fai digerire male! Di tutte le cose proprio l'ultima che voglio è sentirmele dire ad alta voce mentre m'aggrappo a una speranza, sennò che cazzo ci sto a fare davanti al televisore?!? Ma non potevi andare da un'altra parte? Non c'è tuo figlio che piange di là (e quando è uscito la Spagna non ha segnato)?
^__^
Sentivo che non era proprio un uccellaccio del malaugurio, ma ci si avvicinava tanto. E' quando è tornato sui rigori che ho capito che avevamo chiuso. Tanta gente a inseguire una palla, l'aura negativa che spandi si disperde, ma se c'è una persona sola a tirare...
E mi sbaglia De Rossi, poi!!!
E ancora, se non capisci se la tua conversazione è gradita, almeno cerca di non coinvolgermi! E se lo fai, fallo con delle domande, curiosità, non per chiedermi conferma se condivido il giudizio che hai espresso (cioè che siamo delle merde) e sul quale so che non cambierai opinione!!!
Non puoi tenermi l'intera partita, più supplementari, più rigori a cercare di difenderli anche se giocano male pur di non sentirmi che sto lì a tifare cacca!!! Ma lasciami soffrire in silenzio, no?!?
Bah.
La prossima volta se c'è anche lui preferisco non vedermela, la partita. M'ha avvelenato il gusto.
Comprendo il tentativo di condividere qualcosa col sottoscritto, ma il calcio me lo lasci stare.
Anche perché farò di tuo figlio un tifoso romanista.

E dire che venerdì scorso ero pieno d'entusiasmo, a giocare a calcetto.
A due settimane dalla prima partita dopo anni, già me la sono cavata meglio col fiato; ho fatto un paio d'interventi in anticipo su passaggi lunghi che erano da incorniciare, le solite 'impallate' in difesa (non so come mai, ma quando contrasto la palla di rimbalzo va sempre a finire sui piedi di un attaccante avversario - questa volta era Franco), una serie di recuperi palla come mai in vita mia, gli errori che non mancano mai - mi sono mangiato un gol fatto sotto porta, con la palla che mi è passata tra le scoordinatissime gambe - ed ho addirittura segnato!
Un gol importante, quello del 3 a 3, siglato con incursione da un corner nella penultima azione della partita, quando già le squadre della partita successiva scalpitavano per entrare. E dire che quando loro avevano chiesto se qualcuno di noi poteva restare a giocare che gliene mancava uno io ci avevo pure scherzato:
"IO no, che sono a rischio enfisema!"
Ma niente da fare: ho provato ad aggrapparmici anche stasera, immaginando un gol di rapina di Del Piero - io!!! Che se c'è un giocatore che mi sta(va) sul cazzo è lui, considerato quanto detesto le prime donne che si scordano che il calcio è un gioco di squadra...
Di certo non potevo sperarlo da Toni, che stasera era un fantasma.

Almeno ieri, ho variato un po', e mi sono concesso una mezza giornata "di vacanza".
Sì, perché s'era rimasti d'accordo di andare ad Ostia a casa del Deso e Maria, a cena, e di giocare un po' a qualcuno dei giochi da tavola che mi sono aggiudicato all'Asta Nostra di Giocaroma.
"Pornstar" è rimasto nella scatola, perché in fondo mi premeva di più giocare a Lifeboat, che mi avevano straconsigliato. E poi, per quell'altro ci vuole il Digia, sennò il divertimento è a metà. ^__-
Visto che a casa era impossibile studiare il copione causa troppe distrazioni, ho fatto la bella pensata di anticipare il tutto e partire prima, così non avrei nemmeno accusato troppo lo stress del viaggio, potendomi riposare.
Dopo essermi perso per una decina di minuti prima d'imboccare la via del mare, sono arrivato ad Ostia che ero una vasca di sudore (visto che era il 21 giugno, il termometro segnava "Benvenuti in estate"). Ho messo a stendere la canotta, ma con l'umidità alla sera, quando l'ho ritirata, era uno straccio da strizzare.
Solo che, una volta lì - con Maria che se n'è andata a giocare a pallavolo a Roma (io pensavo che fossero allenamenti saltabili, invece era proprio una partita) - tra il sole, l'aria di mare... voglia di ripassare zero. E anche quando, con tanta buona volontà, il Deso ha detto:
"Dai, adesso ti aiutiamo a ripassare il copione e qualcuno ascolterà con attenzione tutte le tue battute e ti darà una mano: Luca!"
incastrando l'ignaro ragazzo di Lyra ed andandosi a fare la doccia (e Luca avrebbe fatto lo stesso scherzo a Lyra un giro di vite dopo), ero proprio io che non ne avevo testa e voglia. Erika, che poteva ripassare con me, non c'era ancora, e quando è arrivata s'è fatta una doccia e siamo usciti.
Passeggiata nutriente, direi, visto che il sottoscritto (che è un grissino, se mi metto di lato non mi vedi e se mi punti una torcia elettrica contro mi fai le radiografie) s'è scofanato in brevissima sequenza un gelato pistacchio noce e liquerizia (la noce stonava perché allappava), seguito da un krapfen al cioccolato ed un caffè. Poi sigaretta, una puntata al tabaccaio per comprare le Camel da tenere nel cruscotto e un gratta e vinci che abbiamo grattato tutti e non abbiamo vinto niente, ed infine la puntata in rosticceria per comprarci la cena.

In tutto questo, più o meno dopo il krapfen, il Deso è stato posseduto dallo spirito di una vecchia divinità greca con le alucce e in forma di puttino, il miglior amico di Pollon, per intenderci; ed ha fatto una telefonata a Sara, la sua collega, per informarsi su cosa facesse per la serata. Datosi che la fanziulla era impegnata, la cosa moriva lì.
E invece no, perché appena dopo essere rientrati a casa con la spesa, ed aver poggiato i nostri augusti culi sulle splendide sedie in tek della terrazza del Deso - e quando dico appena intendo proprio appena - la fanziulla richiamava per invitarci tutti a prendere l'aperitivo con loro. Il Deso giustamente faceva notare la storia dell'appena e delle auguste chiappe quando nuovamente quella antica divinità che poi fu anche latina, cambiando il nome con un altro che se gli cambi l'accento significa "avido", s'impossessava nuovamente di lui, spingendolo persino a sollevarsi (n.b.: il Deso s'era sciroppato il secondo troncone di trasloco dalla mattina, era a pezzi) ed a raggiungere il bordo terrazza per vedere - quasi fosse dotato di vista magica - dov'erano e se per caso era in fondo proponibile non solo a me,ma anche ad Erika, Lyra e Luca, di rismazzarsi le scale e uscire quando in realtà ci si stava già tutti predisponendo per la cena.
Il senso da ospite e padrone di casa deve aver giustamente vinto questa battaglia e la cosa è sfumata nuovamente. Si vede ch'era destino.
Però è carino che la fanziulla abbia rilanciato a sua volta.
Si vede che in fondo non ci ritiene la gabbia di matti che siamo. ^__-

Alla fine abbiamo giocato a Lifeboat, ma senza Maria che doveva ancora tornare e che è arrivata a partita iniziata. A me è piaciuto molto, ma sicuramente abbiamo tutti pagato il fatto che fosse la prima partita e che ci fosse da consultare spesso le regole, perdendo molto il ritmo di gioco. E anche qualche piccolo dubbio sul regolamento ci si è messo di mezzo. Poi, il fatto che Luca dovesse accompagnare sorella ventottenne e ragazzo all'aereoporto all'alba, mi pare in partenza verso Mallorca o similia, ha un po' troncato le gambe alla serata.
Martedì si va in scena e poi dopo a Ludika, a Viterbo; ma dopo questa settimana, di sicuro ne troveremo di tempo per giocare.
Soprattutto appena torna il Digia da Parigi!!!
Eh, già, perché mi sa tanto che come il Digia torna e viene a giocare andrà calcolato per due...

MA QUESTO MERITA UN POST A PARTE, no?

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GrimFang

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