L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

martedì 24 giugno 2008

Panico panico panico STOP al Panico

Don't panic.
Ok, panic.


Credo fossero le due scritte al posto di "Fasten seat belts" che comparivano ne "L'aereo più pazzo del mondo"...
Sono in videoteca e stasera vado in scena.
Ho le palpitazioni, quando ci faccio caso mi accorgo che ho tutti i muscoli tesi e sto sudando, e respiro male, ho la pappetta in bocca e mi sto cagando sotto. Non dovrebbe essere così, il lavoro dovrebbe distrarmi - soprattutto oggi che sono cicciati fuori con gran senso del tempismo "certi cazzi Mafà, che manco tu che sei del campo..." - e invece appena scatta un momento di pausa m'assale la tremarella...
Ecco perché sono qui a scrivere.
Scrivere questo blog mi rilassa; mi ricorda che le cose si susseguono in prospettiva, e riesco ad andare con la mente oltre al delirio che per me durerà fino a domenica. Oltre al caldo, che picchierà mentre monteremo i banchetti di legno degli stand. Oltre agli spazi negati, per cui quest'anno dormiremo per terra. Oltre all'immensa fatica quotidiana di Ludika, agli scazzi da stanchezza, alle incomprensioni da puntiglio. Oltre, oltre tutto questo.
Oltre all'anima de li mejo...

Ma questo blog mi calma.
Mi calma perché è e nasce come un diario, dove uno scrive, mentre scrive ci riflette sopra, lo rilegge dopo che ha scritto e scopre che, tirandole fuori su di una pagina, per essere condivise e per essere lette, senza remore, le proprie ansie e paure sono al 90% ingiustificate. Sono cose che viste così, da fuori, possono tranquillamente essere superate.
E oggi al bar non hanno neanche il decaffeinato... ma co' 'sto caldo non mi pare nemmeno il caso di prendere una camomilla... che poi m'abbiocco alla guida...
Maledetta aria condizionata: uno s'abitua alla temperatura interna e poi quando esce si becca un coccolone!
Toh, ho un gomito che mi fa contatto col piede...

E adesso si avvicina l'orario di staccare, e dirigermi a teatro.
Dove alle brutte c'è un letto per farmi una pennica - visto che stamattina sono stato svegliato di soprassalto dall'ingresso in camera di mia mamma, e visto che dormo nudo si tratta di uno zompo letterale dal sonno alla veglia per coprirmi le pudenda (non sapendo tra l'altro chi cazzarola sta entrando - tra l'altro la stessa identica cosa è avvenuta ieri) - e un boiler per farmi una pinta di camomilla.
Se c'è la camomilla.
Almeno, uscendo andesso posso prendermela con calma.

Come si dice a teatro, tanta merda!


GrimFang

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