L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

giovedì 24 aprile 2008

Godo


No, dico, ma quant'è bello?!
Io quando vedo un attore/attrice italiano/a in un film fantasy godo come un riccio. Mi si apre il cuore. M'illudo sempre che alla fin fine un bel colossal fantasy nostrano finiamo per produrlo davvero.
Intendo un filmone che possa permettersi questi effetti speciali


che non sono nemmeno tanto fuori dal comune, ma son fatti con cura!!!
Un filmone che anche visivamente dia una bella atmosfera, come questa


cupa, avvincente.
Senza, ovviamente, essere una grande minchiata come il film da cui provengono queste immagini, che è ovviamente "The Chronicles of Narnia: Prince Caspian". Lo so che è una minchiata perché ero al cinema a vedere il primo con alcuni di voi, e da un simile seme non possono che generarsi ulteriori cazzate.
Visivamente appaganti, ma cazzate.
Il che, è un grande peccato.
Anche "Le cronache di Spiderwick", visivamente anche più appagante di questo - per via dei bozzetti delle creature decisamente 'froudiani' (da Brian Froud) - è ancora nel limite della bella favola.
Va bene che il piatto spinge in quella direzione - nonostante o forse per merito di film come "Il labirinto del fauno" - però... Nessuno riesce a compiere il salto, il distacco.
I segnali, però, sono positivi.
Credo che nessuno voglia ripetere la minchiata di "Dungeons & Dragons".

Eppure, basta riflettere poco; tornare con la memoria a film come "La storia fantastica", "Excalibur", "Krull"... o ancora "Il drago del lago di fuoco", "Labyrinth", "Willow", "Legend"... Scoprire che persino Tom Hanks ne ha fatto uno, per la tv, "Mazes and monsters". Insomma, basta ripensarci un po' e non si può non convenire che stiamo sempre lì.
Ne sono stati prodotti, di film. Ho saltato persino tutti i Conan e "Yado".
Ma si viaggia sempre tra effetti speciali e trame un po' da favola che possano incantare i bambini. Sono ben pochi quelli un po' più, diciamo così, per adulti.
Non sto citando un sacco di titoli, magari fatemeli presenti voi aggiungendo commenti, anche magari di film più recenti (ad esempio un "Dragonheart") o non proprio del tutto fantasy come "Reign of fire".
Però c'è sempre quell'esitazione di fondo...
Quella che dice 'se devo produrre un film fantasy il target che mi può far tornare gli investimenti è quello dei bambini'. Al massimo se la rischiano verso la fascia più adolescenziale.
Ma sarà mica per questo che ci piacciono?
Intendo, sarà mica perché ogni volta che li guardiamo ci sentiamo adolescenti?
Sembra quasi che se uno deve fare un film fantasy un po' più serio - ah, avevo scordato "Navigator - Un'odissea nel tempo" e "Time bandits" e tutto quel genere lì - pensa sia meglio farlo del tutto medievale, allora (tipo "Braveheart").
Una cosa del tipo 'se in questa storia ci metto un drago, però, suona come una cazzata'. Cioè l'idea che il fantasy è poco serio. Ma siamo sicuri che è così?
Non voglio scomodare Tolkien, mi basta una riflessione generica: non è forse possibile, come "Il labirinto del fauno" fa, traslare in forma fantastica quelli che sono accadimenti e riflessioni su problematiche vere? Si può parlare di totalitarismi, ad esempio, parlando dei rapporti che intercorrono tra un tiranno e i ribelli ("Guerre stellari", "V per vendetta")? O di violenze sui minori o in famiglia, parlando delle angherie su un giovane apprendista o una figlia serva ("Cenerentola") o parlando degli intrighi di corte tra consanguinei? Tra Amleto e re Claudio?
Si può parlare della seduzione del Male mostrando la danza di una principessa che balla da sola credendo di essere in due ("Legend")? Si può mostrare ancora il Bene ed il Male?
Io sono uno che sostiene non esistano dicotomie così nette: per me il mondo è a sfumature di grigio. Ma sono anche cosciente che non si può crescere un bambino da subito così: all'inizio deve avere delle categorie etiche ben definite e irremovibili, poi sta a lui riuscire a ammorbidirle. Uno che non abbia principi saldi all'inizio rischia di non farseli venire proprio.
Ma la domanda era retorica: certo che si può.
Allora perché non si fa?
Problema di costi? Mah, i giocattoloni alla "Il Signore degli Anelli" (tutta la trilogia) vengono pur sempre prodotti. E allora, manca la volontà. La volontà e le buone sceneggiature.
Evidentemente, c'è l'idea che una simile operazione non paga, o almeno, non tanto quanto.
Forse, qualcosa pian piano si muove.
Forse il fatto che la forza di una fiaba è rimasta immutata, da che le fiabe esistono. Come dimostra "Cenerentola".

E allora, magari, quando andiamo al cinema a goderci una fiaba fantasy come, appunto, "Le Cronache di Narnia", potremmo anche smetterla di storcere il naso a priori; e al massimo spendere una lacrima se l'occasione è sprecata.
Buone fiabe a tutti,


GrimFang

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