L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

venerdì 2 marzo 2007

Tempo...

Ha un particolare effetto rilassante, la risata da spossatezza.
L'ho provata oggi alle quattro in ufficio, in amabile chiacchiera con Maria&Maria, nell'ultima pausa caffé, seduti in giardino.
E' la risata delle piccole cose, dei racconti quotidiani che non devono essere per forza esilaranti, a volte nemmeno comici, ma solo raccontati bene, con buonumore. Ripeterli adesso, anche se li ricordassi, non avrebbe molto senso. Anche se sto provando a crearci su qualche vignetta di Stripcreator. ^__^
Sono momenti fatti di facce, di espressioni, di rilassamento: ne emergono delle risate tra le più contagiose, scroscianti, ebbre di felicità.
Perché?
Forse perché sono prive di scopo.
Nascono e muoiono lì per lì, ma ti lasciano dentro un sapore, un colore che ti mette di buonumore per il resto della giornata, salvo illeciti interventi. (Perché se qualcuno mi toglie il buonumore, per me è un atto illecito!)
Si miscelano alla chiacchiera, a descrizioni di colleghi ombrosi assunti perché strani, a cugini che in tenera età affittano Tex agli zii dimostrando di aver già ben compreso l'anima del commercio, a nipoti sedicenni che vanno al concerto di Vasco e alla domanda "ti dispiace se viene anche zia?" emettono il tipico rumore dei cespugli secchi che rotolano al vento nel vecchio west... di feste di San Valentino passate guardando dalla finestra la bolgia di coppiette nella pizzeria
sottostante, dopo aver accettato un invito da un amico ("Che facciamo a S. Valentino?" - allarme sul viso di lei - "Perché, dovremmo fare qualcosa?!") per vedere un film romantico... dove arriva un terzo amico così "per fortuna, almeno mi diverto"...
^__^
Lo so anch'io, come capite, che dette così non fanno quasi mai ridere.
Eppure è sempre bello riscoprirsi per un attimo fuori dal tempo. Il Tempo che impazza, scorre e scandisce i tuoi ritmi, i tuoi turni, della vita e del lavoro.
(Che concetto orribile, ma appropriato, quello di turno. E' il tuo turno, arriverà il tuo turno... in quante occasioni lo si usa per parlare della vita, quando invece è legato a doppio filo all'estetica del lavoro in fabbrica e della coda. Che brutto termine, turno.)
Non mi ricordo più, se lo sapete ditemelo, chi fece la famosa differenza tra lavorare per vivere e vivere per lavorare. Sarebbe ora di tirar giù una nuova equazione, che preveda il ruolo di Oberfuherer delle SS che ha il tempo sulla nostra vita... che ci ricordi che, in parte, + tempo per lavorare = - tempo per vivere. Senza che si possa considerare il tempo, in entrambi i casi, come inversamente proporzionale a se stesso!
Il tempo è solo un concetto-strumento umano, e non quello che ne abbiamo fatto: una specie di giudice / arbitro delle nostre attività. Il tempo è qualcosa che l'uomo ha inventato (come tutti i concetti) che sembra avere riscontro oggettivo nel reale: nato per misurare, è finito col misurarci.
Spero concorderete con me che questo non è un bene.
Così come non è un bene essere schiavi di altri simili, ma più tangibili, strumenti: il telefonino, la macchina, il denaro (ah, che male storico l'invenzione del denaro!), i programmi tv, persino i libri. Già, qualsiasi cosa, purché se ne diventi schiavo, ovviamente. Non sono qui a dirvi che i libri in sé siano un male, ovviamente. Ma non concordo per niente con una frase che ho letto l'altro giorno: "comprare più libri di quanti se ne possano leggere è qualcosa che avvicina all'infinito".
E lo dice uno che ha appena comprato quasi tutta la serie dei gialli medievali di fratello Cadfael, di Ellis Peters.
112 euro, mica cazzi!

E, a proposito di libri, oggi mi è successa una cosa bellissima.
Tra le insegnanti di recitazione del luogo dove lavoro c'è una piccola donna, bulgara, Eljana. E' una piccola, minuta, forte e splendida donna. Trasuda fascino personale senza mostrarlo. Credo - e lo dicono gli allievi - che sia un'ottima insegnante. Ma è soprattutto un grande essere umano. Pacata, all'apparenza lady di ferro, ma a differenza di tanti altri insegnanti che ti cagano solo se sei studente lei considera tutti come persona. Così, quando ha sentito che ho fatto uno spettacolo, e che dicevo che era andato male, ha voluto saperne di più, e ci siamo fatti una chiacchiera. Così, abbiamo parlato un poco dello spettacolo, delle impressioni, delle intuizioni, delle lezioni imparate. Anche del mio monologo. E, in questo piccolo momento di confronto - oltre ad aver messo meglio a fuoco le cose, per potergliele dire (temendo da pazzi il suo giudizio, perché non è tipa da avere peli sulla lingua) - ci siamo scambiati la promessa di, scusate la ripetzione, scambiarci dei materiali all'indomani - cioé oggi. Così le ho portato una copia stampata di fresco del mio monologo, e attendo con trepidazione la sua impressione, senza mettere le mani avanti come volevo fare (cioè avvisando che è una prima stesura), e lei in cambio mi ha regalato un libro di un poeta romanesco che non conoscevo affatto, nonostante pare sia un grande di questo tipo di letteratura. Si chiama Mario dell'Arco, tutte le poesie dal 1946 al 1995. E ve ne voglio proporre una, prima di salutarvi.

ER GATTO COLOR CELO (1985)

Steso per terra all'ombra der cipresso
l'occhi a la croce, un gatto - e più leggero
è sopra ar pupo er peso de la terra,
meno maligno er gelo.
Strano: era un gatto nero,
adesso è color celo.

E dopo questa, perdono peso le parole.

A voi,
con l'augurio di decidere un momento di staccare il cellulare, spegnere la tv, lasciare la macchina dove sta, sospendere tutto e prendervi del tempo.
Per godere, in silenzio.

GrimFang

Solo una postilla da aggiungere: l'avevo coniato giorni fa, ma si adatta da morire a Eljana. E al mio rifiuto dei maestri, di cui prima o poi, chissà, vi parlerò.
"La Conoscenza non fa il maestro; l'Umanità lo fa."

Nessun commento: