L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 5 marzo 2007

Voglio i Robottoni !!!

Week-end di delirio...
GiocaRoma è andata bene, anche se si è presa tutto il mio fine settimana, e stammattina mi sento uno straccio... livello di acidità del mio alito, PH3... praticamente somiglio a quel simpatico rettile di Jurassic Park che si pappa il ciccione.
Chiarisco subito che questo sarà un post lunghissimo e vi dico anche la motivazione del titolo: ieri sera alle 23:00 al pub Overtime (via dei Marsi 17) si è tenuta l'estrazione della riffa che metteva in palio 15 scatole di giochi, tra cui almeno un paio che mi facevano decisamente gola: su tutti, Ticket To Ride. Avevo comprato due biglietti, all'ultimo divenuti tre, ma non ho vinto nulla, purtroppo. In seguito all'estrazione del singolo sculatissimo vincitore (acquirente di otto biglietti su 400 venduti) sono stati estratti i premi di 'punizione' più che di 'consolazione': trattavasi infatti di Warangel e della versione di Warangel di carte (una zozzeria uno peggio dell'altro). Non ho vinto nulla, per fortuna, e gli sfortunati acquirenti (che avevano acquistato due biglietti soli, a testa, su 400) si sono presi quelle due belle monnezze. Che c'entra coi robottoni?
C'entra! Perché mentre aspettavamo l'estrazione ci siamo fatti una partita ad un gioco che assolutamente voglio! La plancia rappresenta un ambiente ampio, diviso in caselle quadrate, che presenta tratti di muro a fungere da ostacoli. A random, cioè a caso, vengono piazzati quattro robottini di quattro colori diversi, uno per settore della plancia di gioco. Questi robottini possono muoversi solo in linea retta finché non incontrano un ostacolo, che sia muro o altro robottino. Alcune caselle hanno su dei simboli, che sono riportati su delle pedine. I simboli hanno un colore e un disegno per essere facilmente individuati sulla plancia di gioco. Il gioco è piazzare il robottino del colore giusto sulla casella che corrisponde alla pedina estratta.
Esempio: esce triangolo blu, si individua la casella triangolo blu e bisogna portarci il robottino blu, nel minor numero di mosse possibili!
Infatti, la meccanica di gioco è questa: si scopre la pedina, si indica la casella di destinazione e nessuno fa niente!!! ^_^
Già, perché si gira una clessidra di tempo e ognuno pensa a quante mosse occorrono per portare il robottino a destinazione. E una volta che l'ha stabilito fa la sua offerta ad alta voce, tipo "ce lo porto in 8 mosse", in una sorta di asta al ribasso. Alla fine della clessidra, chi ha vinto l'asta dimostra come fa: se ha ragione intasca il segnalino, se si è sbagliato - grazie all'opportuno uso di segnalini a marcare la posizione di partenza dei robottini - si rimettono le cose a posto e prova quello che aveva detto il numero subito più alto, e così via. Chi vince s'intasca la pedina e chi ha più pedine vince. Ovviamente, si possono muovere tutti i robottini affinché vadano a fare gli ostacoli necessari a frenare al punto giusto la corsa del robottino prescelto.
E' fichissimo!!!
^__^

E' triste invece dover parlare di nonni che se ne vanno, soprattutto dopo aver parlato qualche tempo fa qui sul blog di nonni più o meno in salute che se la cavano...
Domenica è toccato alla nonnina messinese della mia ex, Fabiola.
Se n'è andata con qualche scossone, ma in fondo penso serenamente. Perché, al momento della sua dipartita, aveva tutta la famiglia intorno. Era molto, molto tempo che stava male, ma Bibi mi ha raccontato di come fosse molto lucida e, nelle lunghe pause tra un attacco di dolore e l'altro, anche tranquilla e sorridente.
Anche Mag ha la nonna che sta male, e dovrebbe essere tornata proprio oggi dopo esserla andata a trovare. Spero che stia bene e si sia rimessa in salute.
Ma la malattia dei nonni, il loro decesso, ci spiattellano in faccia la morte - quella che per tutto l'arco della nostra vita tendiamo ad esorcizzare. E la morte della persona cara, quella che colpisce sempre a tradimento - perché anche se è annunciata da anni, o da mesi, ti rifiuti di farci i conti - è sempre sconvolgente. E la cosa pazzesca è che più vai avanti negli anni più ti piglia male.
Forse perché, per una sorta di cabala alchemica, quella fantasia di bambino diventa sempre più solida nel profondo della tua mente, e ti convinci che tuo nonno, tua nonna, tuo padre, tua madre, chiunque sia, è immortale. Ma la tua parte razionale non lo accetterà mai e così, quando capita, ti trovi straziato in due, tra la tua parte adulta che capisce, che giustifica, che comprende, e quella testarda e bambina che protesta, punta i piedi, s'impenna e grida alla terribile ingiustizia.
Fabiola l'ha presa bene, per quanto si possa prendere bene l'asportazione di un quarto di cuore, è una donna forte. Io al posto suo l'avrei presa più vigliaccamente, addormentando ancora di più in una nuvola bianca di distanza la mia parte emotiva.

Per quanto riguarda GiocaRoma, sto uno straccetto.
Dalla mattina alle 11:00 fino all' 01:30 circa di sabato (e poi quella postilla di cui vi ho detto nel post precedente) e domenica sempre dalle 11 circa (arrivando in straritardo e facendo saltare il mio mitico evento di Tennis d'Insulti) fino alle 20:00 circa. Record: con Roma paralizzata dal traffico di fine-domenica-di-sole per arrivare da Cinecittà a casa mia (quasi lato opposto di Roma) cioè al quartiere Aurelio, un attimo! L'angelo delle intuizioni stradali è sceso ad illuminarmi: via delle Capannelle, Appia, Appia Pignatelli, giù fino a via Latina e poi Terme di Caracalla, Circo Massimo, Lungotevere, ponte inglese, Porta Portese, su per il Gianicolo, via Aurelia Antica e casa mia: 30 minuti in barba a GRA, Appia bloccata e caos-rientro da Ostia su Colombo e Ostiense! ^__^
Della manifestazione, sicuramente mi resteranno impressi i modellini di trabucco, la macchina da assedio simile a una catapulta/fionda, con i quali potevi lanciare palline addosso a un castello costruito con mattoncini di carta gialli e pieni di miniature (soldatini) sulla cima. Mi sono rivelato un cecchino, e quando è venuto un consigliere comunale del X municipio a vedere come andava la fiera è 'ito in fissa' al punto che, quando i nipoti (figli? mah) gli hanno detto "anvedi quella che zinne!" era così concentrato che ha detto "zitti! Sto a mirà".
Poi, il gioco coi dadi, i numeri e i vermi (lanci dei dadi cercando di fare il numero necessario a impossessarti del tassellino corrispondente che riporta un certo quantitativo di vermi, chi ne ha di più a fine partita vince). L'emozione di aver rivisto - e il rammarico di non averci giocato - una scatola di Blue Max su di un tavolino (scontri aerei della prima guerra mondiale su di un foglio di carta ad esagoni). La bionda quarantenne che andava al tennis club, che quando camminava aveva il culo che era un metronomo perfetto. E, sicuramente, il mio live d'improvvisazione, Freeform Experiment. Un successone.
S'erano iscritti fin da subito sette giocatori più un'altra decina come pubblico. Si sono presentati in quattro. Ma, dopo un quarto d'ora di sbandamento ecco 9 giocatori e 2 di pubblico. E si comincia!
Il live consisteva in questo: giocatori allo sbaraglio! ^__^ Il pubblico avrebbe deciso cosa dovevano fare e loro avrebbero dovuto farlo con pochissimo tempo per organizzarsi. Io avevo già preparato qualche 'prova' per essere sicuro nel caso in cui il pubblico fosse stato latitante o non molto propenso a partecipare. Ma, essendo il pubblico ridotto a tre persone, me compreso, ho organizzato in modo che una delle squadre fosse fuori con noi per valutare i punti da attribuire alle altre due squadre in gioco. E' andata benone.
La prima serie di prove era 'interpretazione' legata al gdr. Ne sono uscite tre versioni più o meno 'classiche', con le quali hanno fatto i conti due squadre per volta.
Alla prima è toccata la situazione 'supermarket/invasione di zombi'. Si sono rapidamente organizzati ed hanno tirato fuori questa scena in cui una vecchina, la cassiera e la guardia privata del supermercato (squadra A) dovevano fare i conti con due rapinatori e... non ricordo cosa facesse il terzo (squadra B), il tutto rendendosi conto - una volta 'in scena' - che fuori arrivavano gli zombi! E' finito coi due rapinatori chiusi fuori con gli zombi e la commessa che batteva il conto della spesa alla vecchina scassapalle.
Alla seconda è toccato il 'fantasy classico/dungeon/stanza del mostrone finale'. La squadra B e la C hanno messo in piedi gli stereotipi perfetti, il ladro che tasta le trappole, il kender imbecille che le fa scattare, l'elfa con l'arco eccetera finendo però con l'affrontare un demone, per così dire, in pantofole, con movenze abbastanza 'ricercate'. Esilaranti un paio di gag, tra cui quella del kender che viene spedito nell'antro oscuro e, alla domanda "cosa c'è lì dentro?" risponde "niente, tutto normale..." e - una volta che tutti sono dentro - aggiunge "...a parte quella statua di demone colossale".
Ai terzi (squadre A e C) è capitata la 'fantascienza/avaria del computer/allarme intruso'. Indimenticabile la ragazza che faceva il computer di bordo, e la ragazza, Stefania, poi risultata vincitrice con grande distacco di punti, che faceva il robot-alieno-invasore parlando con voce meccanica anche quando diceva "Scan-sa-ti" per poi mollare uno spintone tremendo al suo compagno.
Poi è stata la volta delle fiabe. Ogni squadra, singolarmente, doveva interpretare una fiaba scelta da pubblico e avversari. E' prevalsa, più che la difficoltà della fiaba, il gusto dell'immaginare come l'avrebbero fatta.
La squadra C se l'è dovuta vedere con Biancaneve. E qui, che i punti li prendevano le singole persone, Stefania ha strafatto! Faceva, contemporaneamente, la Strega, Biancaneve e lo Specchio (che era una pozza d'acqua) nonché una sorta di narratore, letteralmente trascinando il Principe (che faceva il gay ed era lui il più bello di Biancaneve/Strega) e il Nano più alto del mondo (che era veramente sul metro e ottanta e camminava carponi). E alla fine, morale della storia Biancaneve/Strega scappa con un marcantonio gigante di cacciatore, riuscendo a sottrarlo alle grinfie del Principe gay.
Subito dopo, la squadra A se l'è vista con Cappuccetto Rosso. Danilo, al comando "qualcuno entri in scena!" ha lanciato avanti Cappuccetto Rosso. E' entrata la mamma che gli ha affidato il cibo, poi è arrivato il lupo (accanto a me: "ma sta camminando come una scimmia!" - Cappuccetto Rosso: "E tu chi sei? Il lupo?" - Danilo: "Veramente sono più uno scimpanzé") che, all'intervento di una guardia forestale che ricordava essere vietato dare cibarie agli animali, scippava la povera Cappuccetto delle cibarie, creando il la per la sublime scena successiva a casa della nonna:
Nonna (facendo la vecchina, sì, era la stessa ragazza del supermarket) - "Mi hai portato qualcosa?"
Cappuccetto (restando in sospeso e allargando le braccia) - "Eeeeh... no."
Nonna (dopo una micropausa) - "...Che purciara de fija che m'aritrovo."
La squadra B se l'è vista con Hansel e Gretel, che uno di loro NON conosceva! Niente paura, Gretel lo prende sottobraccio e lo porta in scena spiegando "Vedi Hansel, adesso ti racconto la fiaba che è la tua storia..." e parte a raccontare. Hansel ha giganteggiato, facendo il perfetto cretino. Grandioso il pezzo con la strega che fa "Puoi mangiare tutto ciò che vuoi" e lui "Marzapane!" e lei "Non ce l'ho. Vuoi canditi?" e lui "Marzapane!" e lei... "C'ho le pareti, di marzapane. Non so, vuoi qualche mattone?". Per commentare qualche sviluppo dopo "Porca vacca, mi tocca chiamare i muratori!".
A questo punto, le squadre si sono rimischiate, dividendosi in tre nuovi gruppi da tre.
E stavolta, le prove da affrontare sarebbero state diverse.
Ai primi tre, è toccato fare Shakespeare.
Così, abbiamo avuto modo di vedere Stefania/Romeo cantante metallaro cercare di fare la serenata a Giulietta innamorata di Mercuzio capellone effemminato al punto di essere equivocabile con la serva di Giulietta. Finale: Romeo e Mercuzio si mettono insieme e Giulietta scappa calandosi dal balcone.
Ai secondi è capitato di dover parlare in rima.
Prova abortita perché ha causato la defezione immediata di uno dei giocatori.
Ai terzi, mentre pensavo a come sostituire la prova per i secondi, è toccato improvvisare una scena basandosi su tre parole dette dal pubblico: valle, cassapanca e circo.
"Benvenuti al Circo della Valle" e poi è bastato fare il numero del prestigiatore nella cassapanca, con gustosi numeri da parte della valletta/o, telefonate all'assicurazione e motoseghe al posto della sega perché bisogna modernizzare.
I secondi hanno recuperato con tre variazioni sul medesimo tema.
Hanno scelto lei e l'amante a letto, torna il marito.
Prima versione: classica, lui torna, la moglie è sudata, non si beve la calla, apre l'armadio e gonfia di botte l'amante.
Seconda versione: il marito torna, l'amante si rifugia nell'armadio, la moglie gli racconta una calla ma lui è preoccupatissimo, le offre da bere, la moglie accetta per mandarlo in cucina ma lui non se ne va, chiede se ci vuole lo zucchero, poi se vuole il limone, poi se già che c'è vuole un massaggio, un'aspirina... esasperata, la moglie apre l'armadio e tira fuori l'amante; il quale, uscendo, tende la mano e fa "Salve! Ho sentito tanto parlare di lei!" ^__^ Presi dunque in amabile conversazione, la moglie scappa uralndo e i due maschi finiscono col fare l'amore!
Terza variante: comincia come le precedenti con lei che dice "E' stato bellissimo, non è mai stato così", arriva il marito ma, l'amante gongola nel suo letto e - mentre si svolge il litigio generico tra moglie e marito - lui precisa "Scusate, questa è camera mia..." ^__^ Al che il marito fa "Mi scusi, andiamo via subito" e, rivolto alla moglie, "Non puoi andare in giro senza occhiali, ti mancano otto diottrie!!!"

Come avrete capito, dalle 15:50 circa, quando abbiamo cominciato, alle 17:30 circa quando abbiamo finito, siamo stati piegati in quattro dalle risate. C'era un discreto pubblico che si fermava a vedere che cavolo stessimo facendo di così divertente. Alla fine, Stefania è stata costretta all'assolo, interpretando una cantante al suo concerto che però è anche un agente segreto che deve disinnescare una bomba nucleare che esploderà tra due minuti.
E' finita con, più o meno, la sua frase "Scappate! Tra poco esploderà una bomba nucleare a 300 metri. ...Vabbé, siamo tutti morti, ma è stato bello!"

Che giornate, dunque.
Edo finalmente s'è letto il mio monologo, e mi ha mandato un sms in cui si complimenta e promette di discutere di alcuni appunti che ha da farmi (benissimo!), e conclude
"Devo dire che sei un affabulatore. Bastardo! :-)"
Vuoi vedere che mi si è commosso? Ad ogni modo, questa frase non lascia dubbi: gli è davvero piaciuto!
E oggi a lavoro ho anche beccato Eljana, che mi ha detto che lo ha letto e che lo trova bello e interessante, e, da qui a cinque minuti, ne vuole discutere...
Quindi, ragazzi, vi lascio.
Vado in pausa caffé con il cuore in tumulto.

...mi sa che prendo un Hag.

^__^


GrimFang

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