L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

martedì 6 maggio 2008

Lettera a Magali

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Cara Mag,
qui in videoteca lo stress non è poco, anche perché spesso e volentieri mi trovo a dover fare tutto da solo, come oggi.
Senza contare poi che sono stato ripreso per il mio 'eccesso di disponibilità' verso il pubblico, nel senso che ho fornito con un po' troppa leggerezza informazioni sui materiali in nostro possesso... E la cosa è proprio proibita, più che essere un intoppo di procedimento burocratico.
Vedi?
Uno pensa che mostrarsi gentili, disponibili e collaborativi sia un punto di vanto del suo mestiere, e invece scopre che se fa così rischia di far scoprire magagne e pezzentaggi del proprio posto di lavoro (vabbé, mica solo questo... il problema reale è che non si sa mai chi c'è all'altro capo di un telefono o di una casella email, e se si tratta di una verifica poi passiamo davvero i guai).
Così, sono costretto a trattenermi, a restare sul vago, a nicchiare, negare, lasciare le cose in sospeso. Buh. Com'è distante dal mondo perfetto che ognuno in cuor suo s'immagina.
E poi, qui, il nuovo governo sono giorni che baccaglia (nelle persone di Gabriella Carlucci e Luca Barbareschi, vatti a vedere chi sono) contro il CSC e come vanno le cose da noi...
Si profilano tempi duri, ma in fondo interessanti. Se c'è qualcosa che ha schiacciato la fondazione fino ad oggi è stata una sorta di immobilismo perpetuo, dove mano a mano sono sparite le virtù e sono rimasti i soliti vizi. La calata dei barbari, anche nell'impero romano, ha portato una ventata di nuova vita e vitalità, ed in fondo il medioevo non è stato così brutto come lo si dipinge: c'era tanta ignoranza, sì, ma c'era anche forza, fede, devozione, ed altissima musica e cultura. Magari in ambienti ristretti; ma è nel medioevo che qui in Italia sono nati i presupposti per i comuni ed il rinascimento.
E allora vediamola così questa ventata di destra sull'Europa! Cadrà anche Zapatero, prima o poi, quindi è inutile pensare di sfuggire a tutto emigrando in Spagna! ^__^
Prendiamo quello che c'è di buono dai barbari, mischiamo la cultura e gettiamo i semi sotterranei per trasformare i barbari in cittadini. E' questo che sbaglia la sinistra di tutta Europa, pensaci: sono tutti arroccati sulle proprie posizioni, pronti a difenderle sterilmente.
Nessuna nuova proposta, nessun nuovo slancio, nessuna progettualità che rimetta in discussione alla radice il 'chi si è'. Poi dici che un nuovo cittadino non si sente riconosciuto dalla "vecchia" sinistra!
Non so se da voi in Francia, da te a Marsiglia riesci a trovare traccia di quegli stessi processi che a me, qui, mi fanno dire che è così. Una volta mi giustificavo le vittorie della destra con la scarsa diffusione della cultura, col basso livello intellettuale, il movimento d'opinione della casalinga di Voghera (che da noi è un po' l'equivalente delle casalinghe di tutta Italia, vai a capire perché), ma non può più essere così. Devo ammettere che all'epoca ho sbagliato: un uomo di cultura non è che la perde tutt'a un tratto e rincoglionisce votando a destra; se ha cambiato parere ci dev'essere un perché, e profondo. E non mi basta sentir parlare di ansie di sicurezza fomentate dai giornali, perché per me, per uno col mio livello intellettivo, questa paura non basta: so che col mio voto anche a sinistra riuscirei a gestire questa emergenza, e non sento il bisogno di uno stato autoritario per fare fronte a questi che sono problemi passeggeri, e non strutturali. La mancanza endemica di un posto di lavoro, soprattutto fisso, quello sì che è un problema strutturale. E allora, se vedo la gente che sposta il voto a destra sarebbe troppo facile pensare che sono tutti imbecilli, che c'è un vento che trasforma in fessi che sta soffiando per tutta l'Europa; il voto a destra vuol direun'altra cosa.
E secondo me vuol dire quell'ansia di far recepire a tutti che le cose devono cambiare - il famoso "nuovo" che le destre sanno meglio incarnare perché son sempre state minoritarie in Europa - perché la società è GIA' cambiata, non è che STA cambiando. Perché è cambiato tutto il panorama di riferimento: sociale, lavorativo, fiscale, informativo, sindacale, sanitario, dell'immigrazione... e chi più ne ha più ne metta. Le vecchie istituzioni sono obsolete: e di fronte a una sinistra garantista e protettrice dello 'status quo', dei vecchi valori (difesa giusta! Ma pur sempre difesa di qualcosa di vecchio!), dello Stato, delle istituzioni, eccetera non può che vincere una destra vitale e distruttrice, non garantista, becera, a volte ottusa, ma comunque portatrice di un assunto - après moi le deluge.
Non è affatto imbecille pensare 'prima radiamo al suolo tutto, poi ricostruiamo'. Perché anche in me c'è l'idea che è più facile ricominciare da capo dopo aver fatto terra bruciata di tutto ciò che c'era prima piuttosto che cambiare piccole cose, lentamente, ogni volta vincendo i milioni di resistenze di questo e di quello, ogni volta cercando di mettere d'accordo tizio e caio... Uno stillicidio.
Uno stillicidio che per anni ci ha condannato all'immobilità. Alla morte clinica.
Sono almeno dieci anni che non siamo più vivi. Siamo mantenuti in coma vigile, farmacologico. La sensazione è questa.
E allora sai che c'è? Con la destra al potere, questa volta - che non è come le altre per via del potere TOTALE di cui dispongono - questa volta io respiro. Mi sento meglio, più libero.
Libero di agire, pensandola all'opposto di loro, di ricostruire un pensiero forte dalle macerie della sinistra - senza permettere che siano i VECCHI politici a provare a ricostruire un fantasma, un fantoccio zombie di quello che era un partito idealista ed orientato al progresso, al futuro, ma che da almeno vent'anni non è più così.
Adesso sta a noi muoverci, e creare qualcos'altro. Qualcosa che butti i semi là dove la destra fa terra bruciata, perché il terreno è pronto a germogliare.
Questa mail l'ho scritta talmente tanto bene, spiegando bene le cose che sento che mi sa che la faccio diventare un post sul mio blog!!! ^___^
Ti abbraccio, su con la vita!
Un bacio,


GrimFang

PS: che poi, vista così, anche la vittoria di Zapatero fa parte della stessa ventata di barbari: si tratta di una forza che, in un paese franchista fino al 1975 e poi governata dal centro cattolico di Aznar è - a tutti gli effetti - il nuovo che annienta lo status quo precedente. Vediamola in quest'ottica la scelta di ritirarsi dall'Iraq, per un paese che è sempre stato fortemente militarista!

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