L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

lunedì 21 maggio 2007

Uno spettacoloso weekend - Bertani Dai

Ed era ora!
Cacchio, tre post per tre giorni, ma se continuo così non la finisco più!!!
^__^
So già che la maggior parte di voi avrà cannato la lettura a una certa... tanto più che nella foga di scrivere non mi son nemmeno reso conto se il tutto sia o meno interessante.
Beh, perdonate lo sfogo, ma mi ci voleva un pochino, per ripigliarmi.
Domenica avrei dovuto stare a via Bertani, traversa tra via Mameli e piazza san Cosimato, a Trastevere (ah, che bello il conforto di Google Maps!), verso le 11 di mattina.
Considerato che alle tre stavo tornando a casa, era chiaro che non mi sarei alzato nemmeno con le cannonate.
Quindi, l'importante era stare lì in tempo per lo spettacolo e per godersi un po' la festa della strada.

Per chi non lo sapesse, il Bertani Dai è una festa, più che una manifestazione culturale, organizzata in primis dallo spazio B5 - Bertanicinque, nato come scantinato in un sottoscala dove svolgere attività artistiche e culturali, feste, eccetera. Uno spazio laboratorio, dove diversi giovani potevano fare causa comune per pagare l'affitto ed avere in cambio un posto dove poter lavorare ciascuno ai propri, diversissimi progetti.
Nulla di quanto ho scritto è esattamente esatto: è come l'ho capito e percepito io.
Ma se c'è un posto dove c'è voglia di fare, è il B5, che si è tra l'altro integrato benissimo nel suo territorio. Nel giro di pochi anni si son messi su uno spazio espositivo per mostre, conferenze, piccole performances di teatro e proiezioni video. Poi un altro spazio dove fare corsi pomeridiani di disegno per bambini e simili attività. E può anche essere che c'entrino qualcosa con la nuova libreria (almeno credo lo fosse) che ho visto per la prima volta proprio domenica.
Quindi, se c'è una cosa che non si può dire, è che stanno con le mani in mano!
Il Bertani Dai è la festa di via Bertani; di tutta la via. Negozi, teatri, bancarelle, ma soprattutto la gente (tra cui capita di ribeccare gente del liceo come Flavia o Husky, o la mia prof. di Geografia Astronomica, come m'è capitato quest'anno). E' questo il bello del Bertani Dai, la gente.
E' pieno, e mai come quest'anno... sì, Digia, anche di gnocca, ovviamente... dicevo, mai come quest'anno, che è stata la quarta edizione... Digia, smettila di mangiarti le mani, io sul blog vi avevo avvisato che c'era il Bertani Dai... dicevo, la quarta edizione è stata davvero la più bella.
Coi soliti casini, perché ad esempio mentre eravamo in scena con lo spettacolo è partito il concerto con le casse a un milione di watt, e siccome la via è lunga uno sputo, anche se erano dall'altra parte delle nostre voci non si capiva un cazzo.
Vabbè, ormai...
Ad ogni modo, la via era tutta piena di bancarelle, attrazioni, quadri, scenografie, strutture... e tavolini del ristorante l'Archetto II, il cui proprietario è un taglio oltre che una sagoma d'uomo. Un vero pezzo di pane buontempone! ^__^
Sono arrivato credo verso le tre e mezza, riuscendo a parcheggiare subito dopo che Gabriele, incontrato per caso, mi aveva avvertito: "Non c'è un buco!".
Solo ore dopo mi avrebbe fatto notare che ero in divieto di sosta.

Il pomeriggio è stato assolato e dolce; faceva caldo, e già in testa mi ronzava l'idea che forse prendere la casacca medievale di viscosa non era stata poi questa grande idea.
In più, invece di cambiarci nei sotterranei, come tutti gli altri anni, quest'anno ci è toccato un gazebo coperto di un velo tipo 'sacco di iuta' verde. Al quinto passante che si fermava a guardarci in mutande, sono arrivati i soccorsi con un telo aggiuntivo.
Là sotto già si crepava dal caldo, col telo in più e la casacca di viscosa...
Appena ho potuto mi sono fiondato fuori, per rientrare solo per espletare la necessaria fase del trucco. Poi via di nuovo! E all'ombra!
^__^
Una volta fuori ci siamo approntati alla riunione, ma due ragazze del laboratorio che Vania fa a Chieti (ma quando cavolo lo trova il tempo di andare fino lì???) e che sarebbero andati poi in scena la sera sono venute a 'ricevere istruzioni' dal regista su come prepararsi: cosa del copione si manteneva e cosa sarebbe stato cassato, e così via. Io non riesco a scollare lo sguardo dalla scollatura di quella con la maglietta verde, che sta tutta piegata in avanti e non sembra portare reggiseni di sorta, ma siccome se mi becca pare brutto, faccio vagare ogni tanto lo sguardo.
Così, mi distraggo un attimo e...

...e vedo un'amica dell'università.
Non solo, mi ricordo pure come si chiama! Carmen...

Ovviamente, è decisamente carina, che domande.
Ovviamente, mi fiondo immediatamente a salutarla.
Et voilà, si ricorda di me - anche se forse non di come mi chiamo. Così ci mettiamo a parlottare, che cosa hai fatto, che ci fai qui, non ti riconoscevo pittato, eccetera eccetera.
Scopro che lei è tornata da poco dall'Africa, dove per quattro mesi ha lavorato a un progetto proposto da lei in prima persona, e per altri due mesi s'è girata il continente nero per diletto. Dal Mozambico, mi pare, s'è fatta un bel giro fino in Sudafrica e poi di nuovo su a Roma. Prima dell'Africa invece, subito dopo la laurea, ha fatto qualcos'altro, un lavoro che non le è piaciuto.
Io, io mi sto svegliando nel 2007 da un immenso letargo, non privo delle sue ragioni e dei suoi frutti, e non mi sono ancora laureato.
M'informa di aver appena beccato Marco Sconvolt, altro amico dell'università - che più tardi avrei beccato anch'io, se la memoria non m'inganna, più un altro ragazzo, sempre università, Lorenzo, ch'è un accanito giocatore di Gurps, il gioco di ruolo che vanta il minor numero di gente che io conosca che lo giochi regolarmente - e improvvisamente Martina, un po' bruscamente, mi richiama all'ordine per la riunione.
Solo che non è vero, Vania ancora parla con quelle due.
Non so, di solito le loro sono boutade del tipo 'e basta!' per sottolineare la mia propensione ad abbordare qualsiasi ragazza carina, ma questa volta sembrava quasi gelosia. Sarà perché Carmen era comunque un'amica dell'università, mica una sconosciuta su cui mi ero buttato a pesce...
Ma questa volta, per voi lettori, c'è una novità.
Già, perché stavolta, per un caso fortuito, anche voi potrete vedere di chi sto parlando.
Foto liberamente presa in rete dal sito della nostra facoltà, signori, ecco a voi Carmen, delizioso concentrato di pepe!

^____^


Adesso, voi al posto mio non sareste tornati all'istante da lei, anche un po' scocciati dall'interruzione?
^__^
Bene, arriva il momento di andare in scena e, sì Deso, decisamente contento di averla tra il pubblico!
Alla riunione pre-spettacolo Vania ci dà dei tagli e mischia anche un pezzo del nostro primo spettacolo, quello di tre anni fa. Alessio, che non c'era, ha una decina di minuti di tempo per impararsi una canzone che facciamo tutti insieme proprio uscendo, pardon, entrando in scena.
Piccola prova tutti insieme, in cui la gente un pochino sclera - almeno un paio di persone - mentre il sottoscritto è tutto per godersela, e alle brutte buttarla in caciara. Che cavolo, mica è uno spettacolo vero e proprio! E' una vera e propria libera giullarata, per quanto fatta in sette (l'ottava, Wanda, mica s'è cambiata! E' rimasta a goderselo da fuori... s'è solo fatta lanciare per aria) in uno spazio che era quattro metri quadri scarsi, per di più affollati di ragazzini. ^_^'
Ma tant'è...
Si va in scena e voilà, panico diventa gioco, al limite ti senti triste perché pensi che la gente non si sta poi divertendo tanto... anche i bambini, non so, me li sarei aspettati più vivaci. Quando gli sorridevi, tutto pittato e mascherato, ti guardavano come se fossi l'Orco Sospetto, quello che poi viene la polizia e lo portano via in manette e poi lo ammazzano in carcere, dove può capitare...
Non so se mi sono spiegato.
Beh, quindi per me, forse qualcosa non ha funzionato.
Meglio di noi lo spettacolo di Saltymbanco, nemmeno quello fatto tutto, ma loro eminentemente per il volume a cannone delle casse del palco. Almeno lì, la storia di pirati se la sono un po' seguita tutta, fin dov'è arrivata.
Ok, fine spettacolo (era bello perché noi e Saltymbanco eravamo spettacoli fusi, il nostro chiudeva dando il 'la' al loro), riunione e poi a cambiarsi - con delle decisamente fuori luogo ragazze a metterci fretta, non era proprio il momento di venirci a stuzzicare - e poi, liberi.
Ancora col trucco in faccia - che mi sarei levato solo al momento di andar via, praticamente - becco la mia prof. del liceo, Elisa Di Rocco, con figlia e nipoti al seguito.
E' andata in pensione da un anno, e le cose al liceo Mamiani non sembrano che andar di male in peggio.
Io, il primo anno di liceo lì, l'ho fatto ancora col mitico preside Attilio Marinari.
poi ne ho visti cambiare un paio, di cui uno il famigerato Giangiuseppe Contessa. Un burocrate, in fondo. Ma nulla in confronto ai manager rampanti di ora.
Che non sanno un tubo su come si fa il preside, poi.
Sapete che mi ha raccontato? C'è stato un preside che, sottoposto a inchiesta dal ministero, si è sentito dire dall'ispettrice inviata a controllare "Lei non è in grado di fare il preside, non sa nemmeno da che parte si comincia". L'hanno mandato via. Cos'è finito a fare? Il preside, ovviamente, ma a Formia! Come dire, Roma il grano, Formia loglio...
Quello che c'è adesso dice che non vale niente.
Probabilmente, quando se n'è andata lei ha avuto una crisi di panico... lei era la vicepreside.
^__^
Il resto del pomeriggio lì è stato molto bello, con tutti gli amici che fanno parte o gravitano attorno al B5, come la Blond, il Guesio, Baciocchi, Constantin e Ioana, Sara (ah, vero, eravamo nove, e due non hanno fatto lo spettacolo!), Boccis, Alessio, Gianluca, e chi più ne ha più ne metta... e poi, con Carmen, nonostante la Blon l'avesse appena conosciuta, si è allargata di una tacca la cinta che lega in modo assurdo le nostre amicizie comuni!
Io e la Blond non si capisce come abbiamo un fracco di amici comuni. Uno, Michele - che c'era, domenica - è il figlio della migliore amica di mia madre, con cui condivido il giorno del mio compleanno (per chi c'era quest'anno al teatro Ygramul si ricorderà del pennellone lungo col pizzetto alla cui salute abbiamo brindato, era lui), e che lei ha conosciuto un Capodanno in Molise! ^__^
E poi Lucio, Baciocchi... la lista è davvero lunga.
E dire che a noi due ci ha presentato Sara.
Al Bertani Dai c'era anche il presidente del trofeo RiLL, con Valeria, la disegnatrice delle copertine di Sognando Mondi Incantati, che ho scoperto essere una delle ragazze cui l'anno scorso ho fatto un massaggio, mi pare... scatenando una reazione di Bruckino... a proposito, chissà lei che fine ha fatto...
Ad ogni modo, andarmene da lì 'anzitempo', mi è dispiaciuto un sacco.
Ma c'era una punta precisa al ristorante cinese su via Nomentana, molto buono, con gli altri del laboratorio. Sono stato davvero scisso, ma non mi andava di pisciarli a buffo, anche se poi m'è toccato aspettare quasi un'ora, prima che fossero tutti.
Ah, dimenticavo Stefano, che pure se con Saltymbanco ha fatto la sua parte con noi al momento giusto... quindi eravamo otto in scena e due fuori. Dovete proprio venire a vedere Stefano che fa la 'Sura del Terremoto'... vale la pena.
Beh, con questo è tutto.
La cena cinese è andata bene, a parte qualche 'scortesia' da parte loro che a una certa (le undici) stavano chiudendo.
Poi dritto a casa e ninna, come adesso, che domani - pardon, stasera - si va in scena!
Con tutto che è il compleanno di mia mamma, e mi salto la cena di famiglia...


GrimFang

PS: a proposito di coincidenze pazzesche. Mia mamma è nata il 22 maggio del 1939. Oggi ne parlavo col mio amico Stefano Landini, regista, di cui trovate il link al sito e al blog del suo film qui di fianco. Quel mio collega di lavoro che corre appresso a tutte le sottane e che mi ha ceduto il testimone visto che sta per sposarsi. Quello che sta sempre in giro insieme a me, tanto che ci hanno soprannominato Pulce&Poiana, Squalo&Barracuda, e ci tirano appresso frasi come "Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ma chi è lo zoppo dei due?!" e siamo più o meno identificati come il più grande pericolo di tutte le donne single e non dell'edificio...
Indovinate un po' in che giorno e in che anno è nata sua madre?
^______^

Nessun commento: