L'artista mescola il sangue con la terra, per generare sempre nuova vita...

Sarà sicuramente potente, la vita. Piuttosto dolorosa, a mio avviso, a volte sorprendente, sicuramente intensa, vibrante, indubbiamente da vivere. Sempre e comunque.

Sara Tenaglia

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento

Terra, Pioggia, Fuoco & Vento
Fire cup

mercoledì 30 maggio 2007

Un tranquillo weekend ad Arezzo e qualche novità

Niente, neanche un commento...
Non so, me li aspettavo. In fondo l'ultimo non è stato un post facile, come ogni volta in cui uno si toglie un sassolino dalla scarpa.
Beh, a questo punto c'è invece da dire un grazie.
Giustamente, senza l'invito, senza la cortesia, senza i passaggi in macchina, senza tutto quello che c'è stato - nel bene e nel male - non avrei passato questo bel weekend.

Oddio.
Se il Digia avesse miracolosamente trovato da qualche parte quell'invenzione di Eta Beta che trasforma il russare in musica classica, avrei sicuramente dormito meglio!
La prima notte soprattutto!
Infatti venerdì sera non eravamo ospiti della casa principale (e non s'è nemmeno pagato, per cui, di lusso!), bensì della piccola depandance ancora da sistemare.
Una piccola casettina più in disparte rispetto al villone, ma già accogliente per temperatura, aspetto rustico, fan-ta-bu-lo-sa scaletta ripida in legno che porta a ballatoio in legno con balaustra che affaccia su spazio cucina-salotto (se solo vi azzardate a modificare quello splendore nella ristrutturazione, vi elimino! ^__^) che fa un sacco far-west... e infine accogliente per la 'cambusa' piena, la quale ha fornito un egregiamente saporito salame che il Digia (ma non da solo!) ha ben pensato di spazzolare.
Tra l'altro, datosi che in villa il venerdì sera c'erano dei tedeschi ospiti paganti, avevamo tutti ricevuto la consegna al silenzio - di più, all'invisibilità!
Ergo, siamo arrivati quatti quatti...
Eeeh, proprio quatti quatti: la macchina di Erika s'è incastonata nel brecciolino in salita ed ha fatto un fracasso d'inferno!
Comunque, ci siamo relegati nella casupola, anzi, attorno al tavolino di plastica di fronte al suo ingresso. Lì, appiccicati agli alberi, si potevano vedere le lucciole vicinissime... almeno, finché non si è accesa la luce esterna, cacciando le lucciole e chiamando le zanzare.
Ad ogni modo, io e Digia dormivamo di sopra: salivi le scale e dalla balaustra avevi accesso alla porta, che dava in una mansarda. Al di là del problematico accesso al bagno (situato al piano di sotto nella stanza in cui dormivano Deso, Biomaria ed Erika - Sara ed Elena già avevano la stanza in villa, perché era libera e con accesso separato) era confortevole: la prima cosa che vedevi era uno specchio antico, molto lungo e basso, con una pesante cornice dorata e la superficie offuscata dal tempo. Una meraviglia. Era alto praticamente lo spazio esatto dal tetto al pavimento, sul lato basso. Vedersi riflesso lì richiamava un po' le storie di fantasmi e le epoche passate...
Vabbè, il pavimento era in travi di legno piuttosto elastiche, praticamente il soffitto della camera sottostante. Con due caratteristiche fondamentali che ne conseguivano.
La prima, era che si sentiva tutto dal piano sottostante.
No, niente rumori strani... la prima notte Deso e Biomaria hanno passato le armi, erano stanchi. E poi, con Erika in camera... Vabbè che lei in un'altra occasione non è che abbia avuto riguardi, e si dormiva in tre nello stesso letto, però...
Ma questa è un'altra storia. ^__^
La seconda caratteristica è che, proprio a causa dell'elasticità del legno, ogni vibrazione nella stanza - passi, rotolamenti nel letto... - si trasferiva attraverso le assi fino al mio letto di ferro, che amplificava il tutto con effetto terremoto. Considerate che persino il mio battito cardiaco lo faceva vibrare.
Morale della favola, sono andato a dormire per ultimo, dopo essermi goduto la notte ed il buio, ed aver spedito due sms a due fanciulle... vabbè, vabbè: Cristina e Corinna. Sms in cui decantavo la pace della notte, le lucciole, la figata del posto eccetera. Insomma, vado a dormire e - tac! - Digia russa.
Adesso, per chi non ha mai sentito russare Paolo, va chiarito che ha un'occlusione nasale, e già quando respira da sveglio sembra Darth Vader. Figuratevi che razza di concerto esce quando dorme! Immaginatevi, quindi, che razza di vibrazioni mi arrivassero al letto ogni volta che apriva e chiudeva bocca emettendo fiato!
In più, per via della stanchezza assoluta (dovevamo partire alle 18, poi di riffo o di raffo è alle 22 che abbiamo finito di mangiare all'autogrill e alle 24 che stavamo ad Antecchia), al piano di sotto han cominciato il controcanto al concerto anche Erika e il Deso!
Nonostante tutto, però, sono riuscito a dormire.

Quindi - al di là dei meriti intrinseci del luogo, quali panorama, piscina ed altro - va dato merito a chi un simile posto ce l'ha fatto scoprire ed apprezzare, e che si è prodigato per rendere piacevole il soggiorno.
Tra l'altro, regalandoci uno spettacolo gladiatorio degno di merito, quando in piscina si sono affrontati in una partita di pallamano completamente improvvisata la squadra formata da Sara, il Deso e Corrado (mi pare) contro quella formata da AndreaB, Fabrizio e Luciano... partita in cui valanghe d'acqua sono state sollevate in spruzzi riversati su di noi, ed in cui la prima squadra ha letteralmente umiliato la seconda sul piano del punteggio - nonostante, infatti, il miglior realizzatore sulla distanza (un vero cecchino) fosse Luciano. Oh, è riuscito a segnare tirando la palla dall'altro lato della piscina!

Per il resto, il tempo è trascorso in allegria, tra una partita di Lupus in Tabula in cui i due lupi (su ben 14 giocatori!) sono riusciti a fare i loro porci comodi arrivando entrambi indenni alla fine (si trattava di Luciano e AndreaG) e turlupinando gli altri in maniera incredibile, e una discesa a veder lo stagno, che non era poi niente di speciale.
Cibo da dover restare un paio di giorni a disintossicarsi dall'eccesso di carne e caffè con cremina special ad opera di Fabrizio.
E anche quando si è fatta la seconda notte da trascorrere con Paolo - stavolta nella stanza alla villa - nonostante egli mi abbia chiuso fuori casa è trascorsa tranquillamente.
Come?
Perché mi ha chiuso fuori?
Beh, eravamo andati a... vedere la stanza di Elena e Sara, ed io me ne sono andato prima, per starmene un po' seduto a godermi la notte per i fatti miei. Quando lui è rientrato ha supposto che, essendo andato via prima, fossi già dentro: siccome la nostra stanza era all'ultimo piano (la finestra centrale in alto guardando le fotografie della facciata della villa) lui ha chiuso tutto prima di salire e rendersi conto che non c'ero.
Me ne stavo bello bello a guardare la luna e le lucciole seduto su di un cippo (con la o!) di pietra - che col Deso si supponeva essere il resto di una panchina o un supporto per tagliare i tronchi - quando mi chiama allarmato e mi costringe in breve al rientro. Vabbè... un altro litro di sangue all'Avis-zanzare glielo potevo lasciare...

Ad ogni modo, le chiacchiere in camera alla villa - quando mi hanno preso per il culo... beh, a dire il vero non me, ma Corinna, che mi ha risposto all'sms dicendo che le sembravo immerso in una poesia di Pascoli... - e il pomeriggio passato nella 'biblioteca' ad ascoltare musica, sfogliare libri moderni ed antichi e chiacchierare... di cinema, ovviamente... anche per la naturalezza con cui è avvenuto, conoscendosi da sconosciuti, sono tra i ricordi migliori che mi porto appresso.
Assieme alla corsa sotto la pioggia battente, e alla tranquillità dei momenti che ho preso per me.
Anche quelli di psicomagia. ^__-


Saltando di palo in frasca, oggi ho consegnato un soggetto esteso per un cortometraggio di quindici minuti.
Si tratta di un adattamento, o quantomeno di una derivazione da un racconto di Philip K. Dick che non ho letto (o almeno, non recentemente) di cui ho discusso direttamente con il regista, Dario, che studia qua. Si tratta, in effetti, del mio primo lavoro su commissione, cioè su di un'idea che non è nata da me, ma da qualcun altro.
La figata pazzesca è che Dario prima ha chiesto agli studenti di sceneggiatura di qua. Poi, siccome non se lo filavano, oppure non lo hanno convinto le proposte che ha ricevuto, per puro caso, discutendone con Roberta - che è amica mia, nonché studentessa di recitazione che lui aveva già scelto come attrice protagonista - dietro di lei consiglio si è rivolto a me per avere un confronto proprio sull'idea, senza altre pretese. Solo che l'idea a me è piaciuta, ho cominciato a scrivere e in pochi giorni ho chiuso.
Credo, immodestamente, che sia venuto bene. Sicuramente da rivedere, adattare, correggere. C'è da discutere. Ma, come gli ho detto, "se non mi dai 8 su 10 mi offendo".
Speravo lo leggesse immediatamente, ma son pur sempre 10 pagine, vedremo domani che dice.
Inutile dire che mi titilla molto l'idea di riuscire dove gli studenti di sceneggiatura di qui hanno fallito.
Un vezzoso narcisismo, ma divertente.
^__^

Martedì ho accompagnato Camilla - sempre di recitazione - a vedere una casa da comprare nel mio quartiere, zona Monte del Gallo. Trecentonovantamila euro, lo scrivo lungo che fa effetto, ma è praticamente regalato: negozio da convertire uso abitazione, circa 120mq su due piani; pianterreno e primo piano. Un loft, praticamente.
Peccato per le finestre, un po' scarse: quella al primo piano è praticamente un buco, e sotto ci sono le due vetrine da riconvertire. Ne potrebbe uscire una bella casa, ma bisogna vedere se il gioco vale la candela - anche nella prospettiva di abitarci per anni.
A me, personalmente, una casa senza aria naturale (quel posto ha già la condizionata a pompa di calore un po' ovunque) non riuscirei a reggerla a lungo.
Comunque, lascio Camilla a casa e vado a mangiar fuori a Grottaferrata, che è la festa di mia zia Lilla, che fa sessant'anni (sorella di mamma). Mi siedo al posto libero di un tavolo di signori tutti over 60, simpatici, e di che stanno parlando?
Aste immobiliari.
Dico, non mi son mai cagato l'acquisto di una casa per tutti i miei anni e proprio il giorno in cui vado a vedere un locale in vendita cicciano fuori questi discorsi in maniera perfetta?
Chiaramente, abbiamo discusso anche di questo locale, della compravendita, della speculazione eccetera eccetera. Di dove poteva essere l'inghippo del venderla al valore catastale.
Poi, pace, si torna a casa.
Stavo distrutto dal sonno, ma bella serata.

Ieri sera, festa della mia "non-cugina" Reby.
Una botta di gente, gnocca a grappoli ma quasi tutta sotto i 25.
...beh, diciamo 23.
Una quarantina di persone, con Orsetta che impazziva a fare le foto e mio cugino acquisito (il link tra me e Reby) Leonardo che, a 17 anni, s'è vergognato di farsi la foto con una grandissima gnocca amica della cugina che lo aveva conosciuto da piccolo e voleva tenersi un ricordo... e che poi s'è tagliato come un animale quando a tarda notte il discorso ha preso la piega del sesso, del porno, delle prestazioni personali e del perché, dai racconti di Lele, le donne umbre sono decisamente disinibite. Tra l'altro pare che in Umbria c'è un canale tv per camionisti che trasmette porno 24h su 24.
...devo andare a vivere a Foligno...
Comunque, gran bella serata, durante la quale conosco tale Francesco che s'intriga al mio lavoro; ne parliamo un po' e poi gli chiedo il suo.
Eccola là.
Procuratore alle aste immobiliari. Un altro che vende e compra. Due volte in due giorni, non potevo e non posso crederci: persino Camilla, quando oggi gliel'ho detto, non ci credeva.
Ovviamente, s'è parlato anche lì del locale, dei 390mila, del perché, della difficoltà di ottenere un cambio di destinazione d'uso a San Pietro, della possibile fregatura di azioni legali quali il pignoramento, taciute al momento della vendita...
Tra l'altro m'è piaciuto un sacco, ora che ci penso, essere scambiato per il ragazzo di Camilla. era evidente che ci avrebbero preso per una coppia... gh!
Anyway, la festa a casa di Reby, fatta perché parte per 4 mesi a prepararsi l'esame di ammissione a odontoiatria, è stata una gran figata. Nonostante la presenza dei suoi (e anche di miei) parenti nell'altra stanza. Peccato perché non c'era anche il fratello Marco - in Ersmus a Malaga e poi in viaggio in Messico, il poverino - che mi sarei spaccato.
Insomma, ho tirato le tre prima di andar a dormire, salutando gli ultimi rimasti - Lele ovviamente che teneva banco, e poi Orsetta e un'altra ragazza che non ricordo come si chiama e Jonathan (credo) - sulla risposta alla domanda "qual'è il posto più strano in cui l'avete fatto?".
Beh, ha vinto la ragazza di cui non rammento il nome.
In strada in Spagna, a Siviglia, in pieno giorno in una via un po' trafficata, riversa di pancia sul cofano di una macchina e presa da dietro.
Da sobria.
Non è da Oscar, ma è certamente nel palmarés!
^__^
E con questa vi saluto, vostro


GrimFang

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao Enrico,
anche io adesso leggo il tuo blog!
Non commento su quello che hai scritto sul weekend,anche se c'ero, perché conosco tutti molto poco e magari potrei sbagliare con delle mie considerazioni..
Dico che per me anche é stato un bellissimo weekend, posto meraviglioso e grazie a tutti!
Ma una cosa ti voglio chiedere, la psicomagia....é ispirata alla Psicomagia di Jodorowsky?
Un bacio
elena

GrimFang ha detto...

Benvenuta!
^___^
La psicomagia... eehhh, in parte sì.
Già da prima avevo delle convinzioni (o mi piaceva pensare così) sull'esistenza di qualcosa che può, diciamo così, orientare gli eventi partendo da sé... per brutalizzare il tutto. Quando mi dissero che Jodorowsky aveva definito il termine "psicomagia" in un libro avevo immediatamente deciso di acquistarlo...
Poi, però, una volta preso dallo scaffale della libreria, prima di comprarlo l'ho aperto... e l'ho posato.
Mi turbava.
Si vede che non era ancora il momento, ma prima o poi lo leggerò.
Magari prima butto un'occhio su quello che ha scritto sui tarocchi. Così pian piano mi adeguo a Jodorowsky...
Io sono uno che ha letto "La profezia di Celestino" iniziando con "Hey! Ma questo già lo faccio / lo penso", continuando con "Questo mi piacerebbe" e finendo con "No, questa è una cazzata"... =)P
Buona lettura!

GrimFang